lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


Il calcio d’agosto ha poche cose interessanti.Una sicuramente : fa riflettere su ogni notizia specie quelle che provengono da fuori dal campo.

E’ stato un week end pieno di notizie  poco liete per tutti gli appassionati.

La drammatica e devastante morte di Dani Juarque, capitano dell’Espanol di Barcellona, non la prima in un calcio sul quale personalmente continuo ad alimentare dubbi. Per carità non sulla qualità del gioco, ma sui controlli medici. Puerta e Juarque ci hanno lasciato la vita, De la Red si è salvato a stento. Sono leciti dubbi e domande ? Credo di si. Perchè non posso credere all’approssimazione dei controlli….

Resta il fatto che un altro ragazzo è morto.Non uno qualsiasi,ma uno sportivo che dovrebbe essere più che tutelatro nello svolgimento della sua attività professionale.

Dubbi e tristezza.Tanta.

Come quella che ieri ha inondato Wembley prima del Charity Shield.Immagini splendide in bianco e nero.Giornate grigie e piovose.Vecchie partite in stadi gremiti.”Craven Cottage” e poi anche Wembley, quello originale con le Torri,la casa della Nazionale inglese.Poi le immagini a colori dai tempi dell’Ipswich Town,il suo capolavoro da allenatore.Una FA Cup e una Coppa Uefa nell’80/81.Aveva creato una squadra splendida dal nulla. Che in Inghilterra dominava e insegnava calcio.E come sempre succede arrivava seconda.

Cooper,Mills,McCall,Thijssen,Osman,Butcher,Wark,Muhren,Mariner,Brazil,Gates.

Una squadra piena di nazionali del Regno Unito e olandesi.Che capitò alla Roma nel primo turno di Coppa Uefa 82/83.Sir Bobby Robson aveva già assunto l’incarico di Selezionatore della Nazionale al posto di Ron Greenwood che non era entrato nei primi 4 a Spagna 82 pur con una squadra di altissimo valore. La Roma passò il turno a fatica malgrado il 3-0 dell’Olimpico.Nel match di ritorno al “Portman Road” fu l’urlo strozzato di Sandro Ciotti ad annunciarci un meraviglioso gol di Aldo Maldera su punizione che valeva la qualificazione al turno successivo. Finì 3-1 e Tancredi fu il migliore in campo.

Sir Bobby Robson ha vinto dovunque abbia allenato.

E l’applauso che tutta Wembley gli ha dedicato ieri è l’applauso di tutti coloro che hanno amato quel calcio inglese le cui prime immagini venivano furtivamente trasmesse in Italia da qualche Tv Privata e che ci portavano in un mondo fatto di un calcio bello e leale.Leale come Sir Bobby Robson.

L’ultimo ricordo è dedicato ad un giocatore ai più sconosciuto venuto a mancare in un giorno felice per la società che lo ha lanciato nel grande calcio.

Orlando Rozzoni giocava nella prima Lazio retrocessa in Serie B nella stagione 60/61.Un anno disgraziato per i biancocelesti.Vince 5 partite su 34,due in casa e tre fuori.Una di queste è il derby di ritorno.Quando i miei mi raccontavano di quel derby lo facevano sempre con incredulità.Ne derby succede di tutto e segnano i più impensabili. Orlando Rozzoni visse il suo giorno immortale il 19 marzo 1961. La Roma aveva vinto gli ultimi 5 derby di campionato e con risultati anche roboanti,come nell’andata 0-4 con 3 gol di Manfredini e 1 di Orlando.E inseguiva l’Inter a 5 punti insieme a Juventus e Milan.Segnò subito Luigi Giuliano,capitano mai troppo apprezzato di quella bella Roma,ma tra il 22* e il 26* Rozzoni capovolse il risultato.

La Roma non recuperò e Rozzoni entrò nella storia malgrado la retrocessione.

Memorie : per riflettere, ricordare e conservare quello che di bello il calcio ci ha dato e ci continua a dare.