venerdì, Giugno 20, 2025 Anno XXI


Si è disputata mercoledì all’Olimpico la finale della Champions League in cui si sono affrontate il Barça ed il Manchester United, dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che in Europa arriva fino in fondo chi gioca, non chi chiacchiera e chi bega.
Dalla finale della Coppa più prestigiosa d’Europa c’è tanto da imparare, ma soprattutto molto su cui riflettere.
I Flick e flop Romanisti, la grande rivoluzione juventina, le beghe milaniste, la faccia tosta di Mourinho, i milioni infiniti di Moratti sono in un’altra pagina, in un’altra storia.
Forse è stato il nostro calcio a cambiare pagina, a rivolgere altrove lo sguardo rispetto ad un’Europa che gli cresceva accanto rapinandogli i sogni.
Ora che il sogno è stato qui, abbiamo la certezza che noi siamo altrove, alle prese con chiacchiere, veleni e contestazioni.
A Roma è stato riservato da Monsieur Platini, re del calcio europeo, solo il vecchio titolo di «Città Eterna», all’Olimpico, al nostro Stadio, il ruolo di palcoscenico calcato dai veri attori della commedia del calcio.
Sperando che «andasse tutto bene», quasi che l’unica cosa da attendersi da noi fossero problemi di ordine pubblico.
Questa notte di Coppe e di Campioni, questa notte magica ci ha messo di fronte alla vera magia italiana: il nostro calcio è sparito…
Ma io sono romanista e non smetterò di sognare la Coppa con le orecchie, anche se il prossimo futuro ci vedrà competere per quella vecchia Coppa Uefa ora ribattezzata Europa League.
Io ci sarò a tifare la mia Roma, a sostenere la mia squadra, a guardare incantata quel rettangolo verde e quell’undici in maglia giallorossa, sempre con la stessa emozione, con la stessa passione che questa finale ha suscitato nei cuori di quelli che vi hanno assistito, qualunque sia l’avversario o la competizione, perché «è il momento di esserci, perché la Roma ce lo chiede, perché la Roma ne ha bisogno, perché noi siamo la Roma e ci dobbiamo essere, adesso e sempre», come dice un grande romanista, per riprenderci il nostro posto nella Storia del calcio.

DAJE ROMA DAJE

L’A.S. Roma è il nostro grande amore
la sosteniamo lottando con ardore
ovunque andrai ci troverai al tuo fianco
per questa maglia combatto e me ne vanto

Daniela Lofaro