Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da fila 60 mercoledì, 25 Marzo alle ore 11:08
Franco Sensi aveva capito che con Zeman saremmo sempre rimasti la squadra più bella del Campionato ma che alla fine i trofei li avrebbero alzati gli altri.Non bastava essere semplicemnete molto forti sul campo,occorreva anche un certo “rilievo politico”. Fabio Capello era l’uomo giusto e fin dal primo giorno del suo arrivo tutti noi sapevamo che “qualcosa” di molto importante sarebbe arrivato. Dalla Rivoluzione Francese al Congresso di Vienna. Se dovessi fare un paragone storico direi che il passaggio da Zeman a Capello è paragonabile a quel momento storico. Per quelli della mia generazione era un tuffo nell’infanzia.Io Fabio Capello lo avevo visto giocare con la “sacra maglia”.Era stato uno dei primi idoli di una Roma molto diversa ed aveva suscitato grandi manifestazioni di protesta la sua cessione alla Juventus con Spinosi e Landini in cambio di Vieri,Zigoni,Viganò e dell’inarrivabile Luisito Del Sol, interno di grande caratura internazionale e vero faro di quella Roma di inizio Anni 70. Fabio Capello : la mia prima partita allo Stadio, un Roma Vicenza 5-2 dell’aprile 69 con sua doppietta. Quella vittoria a Torino contro la Juve che resistette fino all’81 quando rivincemmo con gol di Falcao. Le partite col Gornik e quella splendida e “monetinata” Coppa delle Coppe del 69/70.Un derby vinto 2-1 con la maglia Lacoste Rossa. Tutto questo era per me Fabio Capello. Franco Sensi non bada a spese e la Roma è una squadra di alto livello in quel 99/2000.Abbiamo una fisionomia ben precisa.La squadra è ordinata e sta bene in campo. Non è spumeggiante ma le partite anche di un certo spessore spettacolare non mancano. Alla 3*giornata espugnamo Venezia 1-3 con gol veneto di Dejan Petkovic,giocatore messosi in luce con la Stella Rossa Belgrado ed ingaggaito dal Real Madrid.Prestato al Siviglia,gioca poi nel Racing Santander da dove poi vola in Brasile a vincere un paio di campionati con il Vitoria Bahia. Lo ingaggia il Venezia ed il nostro segna in quella stagione soltanto un gol,contro di noi. Solo 14 presenze e poi il ritorno in Brasile al Flamengo dove vince moltissimo. Renato Olive del Perugia ne segna 6 di gol in quella stagione di cui 3 a noi, 1 all’andata in un netto 3-1 per la Roma, ma ben più importante è la doppietta nel ritorno.Partita molto contestata dove la Roma va sullo 0-2 anche grazie ad un gol bellissimo di Nakata, ma poi Totti viene espulso da Borriello e il Perugia fa 2-2. E’ una Roma che viaggia bene e che alla 12* batte 3-2 il Lecce in casa grazie ad un autorete di Pivotto al 90* su tiro di Candela ma che ha dovuto subire gol da Pivotto stesso e da uno svizzero bravissimo nel calciare le punizioni : David Sesa. Inutile dire quanti gol segna Pivotto in due stagioni di Lecce… Stefano Torrisi in tre anni di Parma segna 2 soli gol…non sto a dirvi contro quale squadra segna con un tiro dal limite che s’insacca all’incorocio dei pali.Quel Parma Roma fu pesantemente condizionato da un terrreno inverecondo ed indegno di un campionato di Serie A, così come lo fu l’arbitraggio di Treossi che poi scopriremo avere tanti amici nel calcio….. E che dire di Josè Maria Romero Poyon , Josè Mari per gli amici. Ci segna con l’Atletico Madrid,poi viene ceduto al Milan e alla prima partita replica dopo pochi secondi dall’ingresso in campo.Gol totali col Milan : 2. Lo ritroviamo in Coppa Uefa nel 2004 col Villareal e …inutile aggiungere altro. A parte il vecchio bucanire Salvetti del Verona che segna un gol inutile all’Olimpico quell’anno ne ricordo soltanto un altro.Lo segna Fabrizio Cammarata,scuola Juventus, nel 2-2 di Verona in una giornata di diluvi purificatori,Colline del disonore, rigori fasulli e pomodori pelati… Samuel,Emerson,Batistuta. Possono bastare per una cavalcata vincente e “sforbiciante”. Ne vendettero migliaia di quelle magliette blu col Forbicione arancione. “Dar petto t’ho scucito lo scudetto”. Il 17 giugno 2001 la Roma è Campione d’Italia per la terza volta.E che gioia scucirlo ai “Pippa Nera” che, mi sia concessa la digressione filosofica, per fare la stessa cosa devono prima aspettare che lo rivinciamo noi...”Pippa Nera” what else ? E’ una cavalcata inarrestabile che vive il suo momento decisivo forse a Torino quando rimontiamo 2 gol alla Juventus e questo è un segno inequivocabile.Quell’anno ogni partita ha una sua storia e alcuni personaggi le segnano in modo netto. Hakan Sukur era sull’orlo di una crisi di identità, ma gli bastano pochi minuti il 1* novembre per segnare alla Roma uno dei suoi ben 5 gol interisti. E’ ovvio che di fronte a simili fatti giunga la prima sconfitta del campionato. Pierpaolo Bisoli invece ci aveva già segnato col Cagliari uno dei sui ben 5 gol in 7 anni, ma a Brescia fa meglio. Il 50% della marcature lo riserva alla Roma, ma nella ripresa Gabriel Batistuta sistemerà le cose a modo suo. A gennaio un piccolo momento di appannamento.Contro il Bari in casa stentiamo parecchio per pareggiare la rete di Giuseppe Mazzarelli,difensore svizzero autore quell’anno di ben 2 reti.Una punizione da almeno 40 metri che beffò un disattento Lupatelli.Lo “score” del nostro ve lo risparmio ma sembra che da allora abbia “segnato” soltanto 12 euro dal fornaio sotto casa…. Pochi i gol di Yllana,centrocampista del Brescia, che ci spaventa prima che la Roma chiuda 3-1 la partita con le rondinelle. E che dire del siluro all’incrocio dei pali di Baiocco in quel gelido e “grandinato” Sabato Santo del 2001…meglio non aggiungere altro. La festa inizia il 17 giugno….Abbiamo tutti un ricordo speciale di quell’anno.Il mio è il fruscio delle bandiere il giorno di Roma Parma. Non ho più visto tante bandiere giallorosse insieme…Spero di rivederle presto. Il quarto scudetto sfuma a Venezia dove pareggiamo 2-2 con due rigori di Montella negli ultimi cinque minuti contro gli arancio-nero-verdi già retrocessi.Uno dei due gol veneziani lo segna Ivone De Franceschi che in tre anni di Venezia segna soltanto quel gol…Quando si dice “un predestinato”… La stagione 2002-2003 sarà per sempre ricordata come quella in cui una squadra da scudetto fu spedita in fondo alla classifica perchè si voleva dare una lezione a quel Presidente che aveva tentao la scalata alla Presidenza della Lega e che era stato pugnalato alla fine da alcuni suoi pretoriani. Roma Inter fu partita nella quale il signor Racalbuto di Gallarate fu protagonista di una direzione di gara provocatoria nei confronti di tutti i giocatori della Roma. Quelle direzioni di gara nelle quali a te fischiano tutto contro e gli stessi falli mai a favore.Quelle direzioni che ti fanno avvelenare e che mai nessuno mette in risalto o ti fa mai vedere. “La gestione” della partita come la chiamano quelli bravi. La Roma merita la vittoria ma su un corner inesistente segna di testa Okan Buruk al 90*, giocatore turco basso 1.69. Due soli gol al suo attivo in Serie A…e uno è per noi…Evidentemente però quell’anno i turchi dell’Inter avevano con noi un conto in sospeso.Nel fiammeggiante 3-3 del ritorno segna anche Emre Belozoglu,3 gol in 78 presenze con i nerazzurri. Paolo Tramezzani gioca soltanto mezzo campionato con l’Atalanta in cui coleziona 11 presenze ed un gol,contro la Roma in un Atalanta-Roma 2-1 ricordato per l’espulsione di Emerson da parte di Trentalange in una delle più spietate e sommarie esecuzioni sul campo che la Roma abbia mai subito.Una vera vergogna.Adesso Tramezzani fa il comico con Gene Gnocchi e si dice che ancora rida di quella prodezza… Ancora Treossi ci giustizia contro il Como in una partita in cui Daniele De Rossi gioca alla grande uno spezzone di partita entrando dalla panchina.Perdiamo 2-0 a Piacenza campo neutro ed un gol lo segna Music, un calciatore uno spartito musicale che non ricordo abbia segnato tanti gol quante donne ha avuto Renato Portaluppi… L’ultimo protagonista di quella stagione fu Giamamrco Frezza,centrocampista di Roma in forza al Torino con il quale in quella stagione giocò soltanto 8 partite segnando l’unica rete nel 3-1 per la Roma a fine stagione da ricordare anche per il primo gol di De Rossi in serie A. L’ultima stagione di Capello fu un’altra delusione.Arrivammo secondi con una grandissima Roma ma nelle due Coppe non facemmo molta strada. Badate bene non fu deludente il secondo posto,ma come si rinunciò quell’anno a giocarsela su tutti i fronti. Ma ormai il nostro allenatore aveva già maturato la sua decisione di andarsene dalla Roma… In quel 2003/2004 ricordiamo soltanto un gol inutile alla prima giornata da parte di Kroldrup,oggi in forza alla Fiorentina ma allora stopper dell’Udinese che battemmo con un gol di tacco di Montella su assist di Cassano. Per Kroldrup ha giocato ben 91 partite con le zebrette ma con soli 3 gol all’attivo. Una sera d’estate molto tardi il TG1 annuncia che Fabio Capello è il nuovo allenatore della Juventus… Via nella notte come un malfattore e senza neanche un saluto o una spiegazione . Il modo peggiore di finire una bella storia…. |
