Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da fila 60 giovedì, 19 Marzo alle ore 12:12
Quella sera la Domenica Sportiva doveva celebrare il 15* scudetto della Juventus,conquistato in modo rocambolesco e del tutto inatteso per il tonfo del Milan a Verona e la sconfitta molto discussa della Lazio a Napoli. Invece quella sera lo sport italiano era in lutto per la scomparsa di uno dei più grandi centauri della storia del motociclismo.Renzo Pasolini era morto nel pomeriggio a Monza a seguito di un gravissimo incidente occorso durante la gara delle 250 e che aveva ucciso anche un altro centauro di grande talento Jarno Saarinen. Quel Roma – Juventus me lo ricordo per questo.All’epoca vedere un incidente mortale in televisione era assai raro.La storia si sarebbe ripetuta qualche anno dopo in un Gran Premio d’Italia di Formula 1 in cui perse la vita Ronnie Peterson e che stavo seguendo in diretta televisiva con la telecronaca di Mario Poltronieri.Incidente spaventoso in fondo al rettilineo e Peterson estratto dalla macchina in fiamme. E ricordo anche la March Beta arancione di Vittorio Brambilla che si salvò miracolosamente. Faceva caldo il 20 maggio del 73 e per la Roma era una domenica finalmente serena.Eravamo salvi grazie ad un gol di Renato Cappellini a Palermo la domenica prima e dovevamo affrontare la Juventus nell’ultima di campionato con i bianconeri a 43 punti con la Lazio e il Milan a 44.Sole e caldo.Gol di Valerio Spadoni sotto la Sud.Grande Valerio Spadoni.Nella ripresa entra Altafini e segna dopo pochi minuti.All’88* con la Roma ormai in totale distensione il gol di Cuccureddu su corta respinta della difesa romanista e Ginulfi che non può intervenire. Pierino Prati scaraventò il pallone all’incrocio dei pali con un destro al volo e Dino Zoff, in splendido completo nero con bordino bianco, perchè all’epoca i portieri vestivano tutti di nero,non potè far nulla.Quel gol al 74* sotto la Curva Nord in un grigio pomeriggio di inizio maggio del 74 fu il preludio di quel che successe una settimana dopo quando un ex Capitano della Roma, Tommaso Maestrelli, riportò lo scudetto nella Capitale. La finestra della camera di A. aveva una vista bellissima.Da sopra Corso Francia “dominava dall’alto” e in lontananza si stagliava lo Stadio Olimpico.Quella domenica pomeriggio, il 16 marzo del 75,eravamo impegnati in una delle nostre usuali sfide a “palletta” che consisteva in furibonde partite 1 contro 1 nella sua camera con porta e termosifoni come “porte” . La Roma ha 25 punti ed è quarta dietro Juve 32,Lazio e Napoli 27,Torino 26. Giocano Bruno Conti e Di Bartolomei,giovanissime promesse della Primavera giallorossa.Partita tattica e di difficile interpretazione.Enrico Ameri ce la racconta con con la sua inconfondibile voce.La finestra è chiusa e noi stiamo giocando ascoltando la partita.”…Giorgio Morini manovra sulla sinistra…cross al centro…mah AUTORETE DI MORINI…”.Il boato dell’Olimpico in lontananza.Lo stesso del derby di “Picchio” De Sisti che gli anziani come me conservano gelosamente in un 45 giri che sul lato A contiene “Roma Roma Roma” e sul lato B ha i rumori di fondo di quello splendido derby. E’ l’anno del Terzo Posto,quello che io da vecchio tifoso romanista considero l’anno più bello anche se non vincemmo nulla.E la domenica dopo Pierino Prati su cross di Franco Peccenini e buco di Ghedin insacca sotto la Sud il gol della vittoria nel derby di ritorno, il terzo vinto dalla Roma quell’anno dopo la Coppa Italia e l’andata, il gol del sorpasso. L’Olimpico pieno lo riconoscevi da due particolari: i posti in piedi delle curve e le persone in piedi sulle scalette e dietro l’ultima fila di posti a sedere di ogni settore. Quel Roma Juve dell’11 gennaio 76 lo vidi dai posti in piedi della Curva Nord.Stadio esaurito e arbitro Agnolin che ci nega un paio di rigori evidenti. Quel Roma-Juve finisce 0-1 gol di Bettega sotto la Sud,con i lacrimogeni e l’immagine che ricordo di Francesco Rocca che esce avvelenato inveendo contro Agnolin e con una vistosa benda sulla testa,come Bertolini mediano Campione del Mondo nel 34. Quel gol di Agostino fondamentale per la salvezza nel 78/79.Una rasoiata al 37* del primo tempo sotto la Nord.Roma in maglia Pouchain rossa.Arbitro Bergamo di Livorno…e partita trasmessa alle 19 dalla Rai in registrata. Il primo Roma Juventus che valeva lo scudetto nella stagione 80/81.Uno 0-0 sotto il diluvio. Paradossale che la Roma di Dino Viola dal dicembre 78 al marzo 86 non abbia battuto mai in casa i bianconeri. Chi teme una Roma rimaneggiata per sabato sera sappia che il 14 marzo 82 ci presentammo con Alberto Di Chiara al centro dell’attacco stante l’assenza di Roberto Pruzzo. E che la partita la dovettero gicare anche Guido Ugolotti e Faccini che non erano proprio delle prime scelte…Alberto Di Chiara aveva esordito con gol il 18 marzo 81 a Firenze in Coppa Italia nei Quarti di Finale.Vincemmo 0-1 con rete all’86* e poi vincemmo la 4* Coppa Italia eliminando in Semifinale prorpio la Juventus nella famosa partita del “Fammi Segnare”… Gol di Boniek e pareggio di Nela nel freddo e nella pioggia.Era il 17 marzo 85 e tre giorni dopo la Curva Sud metterà in scena il suo spettacolo più bello e commovente : “che sarà sarà” in Roma Bayern Monaco di Coppa delle Coppe. Lo Stadio Olimpico rivestito di striscie giallorosse che scendevano dall’alto delle Curve e delle Tribune.Uno spettacolo in campo,travolgente.3-0 e Pruzzo che esulta togliendosi la maglia…E un altro 3-0 l’anno dopo con rete di Berrgreen ad aprire lo score. Era pieno il “Franchi” domenica 17 dicembre 89.Fiorentina-Inter è partita sempre bella.I lavori di Italia 90 avevano costretto i Viola a giocare a Pistoia e Perugia,ma con l’Inter si giocava a Firenze. I Viola attaccavano in massa e sull’ennesima mischia davanti a Zenga Dell’Oglio di sinistro la scaraventò dentro. Noi eravamo in mezzo agli Interisti ma non ce ne fregava niente.Esultammo alla grande: Desideri di testa o forse di spalla aveva appena trafitto Tacconi al Flaminio e la Roma era in vantaggio sulla Juventus,come aveva anninciato la radio e stava confermando il tabellone della Curva Ferrovia.Gli Interisti non gradivano e non capivano.”Ma che ce frega della Fiorentina HA SEGNATO LA ROMA”. Quando sei Militare e la tua squadra vince la domenica non è mai passata invano e quella sera al 43* Battaglione Trasmissioni Abetone facemmo festa… Due rigori sbagliati nella stessa partita nel 92/93 esordio di Mazzone all’Olimpico da allenatore della Roma.Il pareggio al 94* di Delvecchio di destro sotto la Sud quella sera di ottobre del 96. Il gol d’astuzia di Paulo Sergio e il meraviglioso gol di Vincent Candela nel 98. 4 e a casa. Roma-Juventus : il calcio. |
