Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da fila 60 venerdì, 13 Marzo alle ore 09:49
Adelmo Paris era un mediano non velocissimo ma molto preciso e dal piede discreto tanto che spesso veniva designato come rigorista. Domenica 5 ottobre 1980 trasforma un rigore concesso dall’arbitro Mattei all’83* firmando l’ultima storica vittoria del Bologna a Torino contro la Juventus.Era il Bologna partito da -5 insieme ad Avellino e Perugia a causa del Calcioscommesse che aveva portato in Serie B Milan e Lazio. Lo allenava Gigi Radice e fra gli altri c’erano Zinetti,Dossena ed un attaccante brasiliano che subito fu simpatico a tutti noi appassionati di calcio: Eneas de Camargo.A Bologna divenne un eroe proprio per aver propiziato con una prestazione esaltante quella vittoria a Torino. Era dal 61/62 che i rossoblù non espugnavano il “Comunale” ed era la quarta vittoria su 64 partite giocate fino ad oggi. Eneas non ebbe grande fortuna.Infortuni,freddo e “saudade”.Ritornò presto in Brasile dove è tragicamente scomparso il 27 dicembre 1988.In quel 1980 si riaprirono le frontiere ad uno straniero per squadra. Arrivarono autentici fuoriclasse come Falcao,Krol,Brady,Prohaska,ma anche personaggi leggendari come Luis Silvio,Dieter Mirnegg e Sergio Elio Fortunato, quest’ultimo vero “Bordini e Stocchetti” autore di due reti nelle utlime due partite della stagione all’Inter ed al Torino… A Udine mai un pareggio su 6 incontri con 4 vittorie dei friulani e 2 del Caatnia,mentre all’Olimpico Matteo Brighi ha siglato nel 2004 la seconda vittoria in 6 partite del Chievo contro la Lazio che invece di gare ne ha vinta una sola. Era un bel Genoa quello del 73/74 con giocatori importanti ma come spesso succede le cose non andarono bene e alla fine dell’anno retrocesse.Nelle vecchie immagini in bianco e nero di quegli anni risaltava la maglia bianca del Cagliari con quei numeri molto grandi ma anche molto stilizzati.Alla 23*giornata il Genoa vince al Sant’Elia 0-1 gol di Gigi Simoni al secondo minuto esattamente 40 anni dopo la vittoria sempre di misura nel Campionato di Serie B del 34/35.Due sole vittorie contro 13 del Cagliari in questo derby delle maglie a quarti rossoblù. Il Genoa quell’anno vince 4 partite, 3 in casa contro Roma,Verona e Foggia e fuori col Cagliari.Arriva ultimo e retrocede con la Sampdoria ed il Foggia.Malgrado Gigi Simoni, Mario Corso,Sidio Corradi ed un giovane centravanti della Primavera,tale Roberto Pruzzo da Crocefieschi che nell’Album Panini è l’ultimo della rosa e nella foto ha i capelli lunghi e biondi e non ha i baffi… La Reggina non ha mai perso in casa col Napoli.Tre vittorie ed un pareggio al Granillo,mentre a Palermo il pareggio manca dall’1-1 in Serie B dell’83/84. Atalanta-Torino è partita da sempre equilibrata e ricca di gol. Sono ben 46 i precedenti a Bergamo e l’Atalanta conduce di due vittorie 14 a 12. Lo Stadio di Bergamo è adesso intitolato agli ” Atleti Azzurri d’Italia” che hanno fatto grande la Bergamo sportiva, ma quando fu costruito ed inaugurato nel 1928 era intitolato a “Mario Brumana”,martire del Fascismo ucciso in un agguato il 4 settembre del 1922 a Cardano.Le cronache dell’epoca lo descrivono come un Fascista della prima ora e squadrista picchiatore di primo livello,molto conosciuto e temuto ai suoi tempi. In questo stadio da sempre l’Atalanta vende cara la pelle e ne sa qualcosa il Grande Torino che perse 4 volte su 5 dal 42/43 al 48/49,anno della tragica scomparsa a Superga. Il 20/12/42 i nerazzurri vincono 1-0 gol di Cassani al 47* e ripetono il risultato nel Campionato Alta Italia 45/46 quando il 17 marzo grazie ad un gol di Walter Del Medico, ala ambidestra da Feletto Umberto 29/1/1920,all’86* favorito,come ci raccontano le cronache dell’epoca,da un malinteso fra Bacigalupo e Virginio Maroso.Partita storica: fu l’unica dell’anno in cui il Torino non segnò. Il Toro rende la pariglia il 29/12/46 con un secco 0-3 con doppietta di Mazzola e gol di Ossola.Arbitro Agnolin di Bassano del Grappa.Il 21/12/1947 l’Atalanta batte ancora i granata 1-0 rete della trentaduenne ala sinistra Arnaldo Salvi al 18*.Infine il 26 settembre del 48 uno scoppiettante 3-2 con reti di Grezar al 1*pareggio di Miglioli al 6*,Mazzola al 19*,pareggio di Mari al 73* e gol vincente ancora di Miglioli un minuto dopo. Simone Loria è il protagonista dell’ultima vittoria orobica e dell’ultima sconfitta avendo siglato il gol decisivo nella prima e quello della bandiera nella seconda. La Roma aveva lo scudetto sul petto quando le bombardarono il treno che la stava portando a Genova per affrontare il Liguria l’8 novembre del 42.Il Liguria era la diretta discndente della Dominante che aveva già inglobato Andrea Doria e Sampierdarenese.La fusione definitiva avvenne il 1* agosto del 1946 e nacque la Sampdoria,squadra da sempre ostica per la Roma. Per lo più partite giocate verso fine campionato con i blucerchiati a lottare per non retrocedere.Partite fredde con poche reti e poche vittorie giallorosse.Spesso si perdeva 1-0 e segnavano giocatori non eccelsi o vecchi bucanieri che a noi spesso facevano gol: Nello Saltutti e Paolo Tuttino per esempio marcatori di due vittorie 1-0 nel 75/76 e nel 76/77 .Fino agli Anni 80.Ricordo un 2-1 dell’83/84 con lo scudetto sul petto con gol di destro di Nela. Voeller e Massaro in un Marassi sventrato dai lavori per i Mondiali del 90.Un pareggio 0-0 con Liedholm che alla fine della partita spiegava che “Agostini non è punta ma tonante che sta imparando a fare punta” inarrivabile Barone. E ancora lo strano incrocio delle morti di Dino Viola e di Paolo Mantovani.Entrambe le volte la partita finisce 2-1 ma quando muore Viola vince la Sampdoria,mentre quando muore il presidente blucerchiato vinciamo noi 1-2. Un bellissimo 0-0 in un’ultima giornata di campionato con Capello in panchina e tanti ragazzi della primvera in campo con Emerson a fare il libero. E ancora strani incroci: Max Tonetto goleador nell’ultima vittoria doriana e gol nostro di Montella in una gara in cui colpiamo un numero infinito di pali e traverse. La notte del 2005 quando nacque il 4-2-3-1. L’immagine finale è quella più bella: uno stadio in piedi ad applaudire il gol al volo di Francesco Totti nello spettacoloso 2-4 di due anni fa. Una bella immagine d’altri tempi che fa il paio col grande applauso che mercoledì scorso abbiamo tributato al gol di Leo Messi contro il Lione in Champions League mostratoci alla fine del primo tempo di Roma-Arsenal. I grandi giocatori sono patrimonio di tutti. |
