da Gazzetta dello Sport – laroma24.it
Quella degli addii è un’arte che la nuova Roma ha appreso con stile. Lo aveva già dimostrato in agosto quando — a sorpresa — il modesto Slovan Bratislava l’aveva estromessa dalla Europa League, lo ha confermato anche adesso, in cui le tocca di masticare l’amarezza per l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della (rimaneggiata) Juve. L’unico vero neo, in fondo, è stata l’espulsione di Lamela, che sarà sanzionata di sicuro dal giudice sportivo e forse anche dalla dirigenza, che deciderà sulla multa da comminargli solo oggi, dopo aver visionato le immagini. Il resto è calcio, idee e denaro: quello di cui si è parlato ieri a Trigoria, in un vertice tra Baldini, Fenucci e Sabatini, a cui oggi si unirà il presidente DiBenedetto, che intende restare presidente e recuperare operatività (ma oggi arriverà anche l’a.d. Pannes).
Marquinho: visite e firma – Insomma, c’è voglia di voltare pagina. I giocatori se lo sono ripromesso in una cena di gruppo svoltasi ieri in Via Veneto. Da Totti a De Rossi. Poca dolce vita e molta voglia di ricominciare a correre. «Riprendiamoci subito», è stata la parola d’ordine. Al futuro non immediato, però, tocca alla dirigenza pensare, Baldini è stato chiaro: «Andrà aggiunta qualità in qualche reparto». Proprio per questo ieri si è accelerato sul fronte Marquinho, che oggi sbarca a Roma per forzare la mano. Cioè, farà le visite mediche e firmerà il contratto, anche se l’accordo col Fluminense ancora non è definito per via del riscatto. L’ottimismo comunque non manca. In uscita, poi, c’è Pizarro, obiettivo della Juve (vedi altrove) e del City. Continua >>
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