domenica, Luglio 06, 2025 Anno XXI


Il Calcio? Troppo popolare per farne materia letteraria. Persino per gli scrittori Continua >>

da genoacfc.it

GENOVA – Sempre più calato in un ambiente che gli piace. Sprizza sincerità e saggezza Malesani, quando apre bocca.

Alberto MalesaniE fiammeggia entusiasmo e convinzioni, quando incrocia gli sguardi: “Mi chiedete come vada? Vedo un ambiente rinvigorito. Prestazione come l’ultima forniscono stima e fiducia. Sono contento per i ragazzi, perchè li ho visti sereni e felici. Per questo credo che scenderanno in campo con il giusto approccio. Non facciamo i falsi modesti, i complimenti gratificano, ma ora è importante dare un seguito. Si gira pagina, il calcio cambia le carte in tavola, dall’oggi al domani”.

I lavori a Pegli proseguono senza soluzione di continuità. “L’allenatore conta, solo nella misura in cui non provochi danni. E’ la mano della società che conta, nelle scelte che si fanno. E qui da anni i risultati sono evidenti. Dobbiamo portare avanti il progetto, con la fermezza delle idee, costi quel che costi. E’ stato rifondato un gruppo, ci vogliono altre partite, viviamo di risultati e non di chiacchiere. Ci vuole sempre tempo prima che i giocatori si amalgamino. Il cantiere resterà aperto. Tutto l’anno”.

C’è chi scommette che sarà una partita divertente Continua >>

da iltempo.it

Thomas Di BenedettoLa concomitanza, con l’atterraggio proprio in quei minuti in cui il carro funebre del povero Marco Simoncelli stava lasciando Fiumicino, non è stata delle più felici. I motivi dello sbarco di Thomas DiBenedetto, però, lo sono a tutti gli effetti: ieri un briefing con il consigliere Baldissoni e l’ad Fenucci, oggi il più che probabile viaggio a Genova per vedersi la «sua» Roma, domani l’assemblea degli azionisti che ratificherà la nomina a presidente e sabato l’apparizione all’Olimpico per un Roma-Milan niente male. Nel frattempo, se gli avanzerà un po’ di tempo, potrebbe anche incontrare i presidenti di Regione e Provincia, Polverini e Zingaretti. Altrimenti DiBenedetto rimanderà gli incontri alla prossima apparizione romana, quando si rivedrà di nuovo con il sindaco Alemanno. Con mister Tom e un suo collaboratore ha viaggiato anche Shergul Arshad, il direttore del «digital business» giallorosso. Quest’ultimo, però, non è sceso a Fiumicino ma ha proseguito fino a Torino. Motivi del blitz torinese: ieri un giro (con annessa visione delle strutture media) allo Juventus Stadium per Juve-Fiorentina e oggi, quando sarà raggiunto dall’ad Claudio Fenucci, un incontro con Marco Boglione, il presidente di quella Robe di Kappa che ha un contratto da sponsor tecnico con la Roma, ereditato dalla vecchia gestione, fino al 2017. Una volta terminato il rendez-vous, Claudio Fenucci e Shergul Arshad si dirigeranno a Genova. Ma la trasferta di oggi farà registrare anche un’altra novità: sarà la prima, dopo il ritorno a Roma, per Franco Baldini. Il dg raggiungerà in giornata Genova e il duo Sabatini-Tacopina, partito ieri con la squadra.

M.D.S

da Il Messaggero – forzaroma.info

Maarten Stekelenburg«L’italiano è proprio difficile, un po’ come il mio olandese. Sto andando a scuola, comincio a capirlo, ma ancora lo parlo poco. Con i compagni, in campo, uso l’inglese. So pure il tedesco: non serve, però». Maarten Stekelenburg racconta quanto sia difficile comunicare con i compagni. «Tanti parlano spagnolo con l’allenatore. Devo imparare in fretta l’italiano. Per farmi comprendere meglio. Ma ogni giorno che passa mi sento più a mio agio». Il portierone non nega che, proprio per colpa della lingua, ha avuto qualche discussione. «Non solo con Heinze, con diversi. Succede, in partita». Il colpo proibito di Lucio a San Siro, è «il passato». «Non ci penso più. Sto bene. Mai pensato a utilizzare il caschetto. Mi da fastidio. Anche con l’Ajax avevo preso una botta del genere. Di Milano ricordo solo le luci dell’ambulanza. Non ho avuto il tempo nemmeno di impaurirmi. Per rendermi conto, ho visto l’impatto in tv». Contro il Palermo la sua gara migliore: «Certe parate danno fiducia, come quella con la mano destra. Sono sempre stato tranquillo, ma serve anche un po’ di fortuna».

«Magari riuscissi a segnare pure a Genova». Lamela sogna il bis. Ma come gli altri attaccanti non è Continua >>