da Il Messaggero – lasignoraingiallorosso.it
Luis Enrique ha citato tre giocatori per la Roma del futuro: Francesco Totti, ovvio; Daniele De Rossi, ci mancherebbe; infine, Simone Perrotta e qui qualcuno si è stupito, come a dire: Simone è l’intruso. Invece Perrotta resta uno dei preferiti di ogni allenatore, da Spalletti in poi. Tecnici vecchi e nuovi. E’ all’ottava stagione nella Roma, chiuderà a dieci. Non male. “Ho firmato un anno, più l’opzione per il secondo, che scatterà automaticamente in base al numero di presenze. A Roma ho intenzione di finire la mia carriera“, precisa Simone, ora “rifugiato” tra il mare e le colline della Calabria, la sua terra.
Perrotta, s’è detto che il suo contratto sia arrivato per iniziativa della vecchia proprietà, non di quella nuova.
“Rosella Sensi mi ha assicurato che anche DiBenedetto ne era a conoscenza, così come Unicredit. C’è stato dato l’ok direttamente da Fiorentino. Nulla di losco, dunque“.
Al ritorno dalla vacanze troverà una Roma diversa.
“Sensazioni strane, si chiude un capitolo. Del resto il cambiamento era atteso“.
Ci ha rimesso Montali.
“Perdiamo un dirigente con la “D” maiuscola, un uomo di sport, uno carismatico. In alcuni momenti difficili della passata stagione, ci ha dato una grossa mano“.
Ritroverà Baldini.
“Felice per questo. Franco mi ha voluto alla Roma, è venuto a prendermi a Verona nell’ormai lontano 2004, ho fatto il viaggio con lui in macchina“.
Ha parlato di momenti difficili nella passata stagione: quali?
“E’ stato un anno vissuto nella precarietà, non si capiva chi potesse prendere le decisioni. Se non hai alle spalle una guida sicura, pure il resto si indebolisce. Vengono a mancare le certezze”.
Non le sembra un alibi?
“Voi tendete sempre a trovare un solo colpevole. Siamo stati un po’ tutti scombussolati, distratti, ma Continua >>
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