sabato, Luglio 12, 2025 Anno XXI


da repubblica.it

Gli uomini dell’istituto bancario anticipano di un giorno il viaggio negli Usa per la cessione definitiva della società. Tecnico: l’aeroplanino deve temere solo Villas Boas, anche se l’ipotesi Capello non sembra tramontata

Unicredit vola a Boston. Obiettivo: la firma per la cessione della Roma al gruppo guidato da Thomas DiBenedetto. Una firma che, le parti, sono convinte di riuscire ad apporre in tempo per venerdì. La data, forse un po’ forzata, fissata due settimane fa a Roma.

UniCredit BancaMISSIONE UNICREDIT A BOSTON – Gli uomini della banca sono partiti per Boston nella mattinata di oggi: in anticipo sui tempi i vertici dell’istituto milanese, il vice direttore generale Paolo Fiorentino e il responsabile del corporate banking Piergiorgio Peluso, attesi inizialmente per domani e che sbarcheranno invece nella serata al Logan International della città americana insieme ai legali Cappelli, Tesei e Lo Curto dello studio Grimaldi che cura gli interessi della banca. Verso il Massachussetts si è mosso oggi anche l’avvocato Baldissoni dello studio Tonucci, che ha assistito DiBenedetto e soci nell’affare Roma. Appuntamento già stasera per i primi rilievi tra legali, per completare la scrittura degli allegati dei contratti. Il lavoro Continua >>

da romanews.eu

Silvio BerlusconiBerlusconi ha parlato anche di Thomas DiBenedetto, l’uomo d’affari statunitense in procinto di acquistare la Roma calcio, in un incontro avuto ieri sera con alcuni corrispondenti della stampa straniera. “Sono contento per lui. Ma deve sapere che si butta – ha spiegato il premier in tono scherzoso rispondendo ad una domanda di una giornalista – in un’avventura magnifica che dà tante soddisfazioni, ma anche tanti dolori e preoccupazioni. Nel calcio si spendono tanti soldi e non si guadagna nulla… – ha argomentato il Cavaliere – gli auguro – ha concluso – di avere i successi che ho avuto io nel Milan”.

“In Italia le imposte sono più del doppio rispetto alla Spagna. La verità è che nel calcio si investe e non si guadagna, nel nostro Paese il calcio non rende”. E’ quanto ha spiegato Silvio Berlusconi ad alcuni corrispondenti stranieri incontrati ieri sera. Il premier ha vestito i panni non solo del ‘patron’ rossonero, ma anche dell’imprenditore: “quest’anno – ha sostenuto – ho investito 75 milioni, ma non è che ci guadagno. La verità è che le squadre italiane giocano in inferiorità proprio per il trattamento fiscale che hanno rispetto agli altri club stranieri”. Il presidente del Consiglio ha ribadito di aver vinto il doppio rispetto al presidente Bernabeu, a cui è stato dedicato lo stadio del Real Madrid. “Vorrei anch’io il nome dello stadio”, ha scherzato il Cavaliere.

da SKY SPORT – laroma24.it

Marcello Lippi“Non c’e’ niente in arrivo, per adesso ci si gusta la famiglia e il relax, ora inizia la bella stagione e quindi diventera’ ancora piu’ piacevole”. Cosi’ Marcello Lippi sul suo immediato futuro. “Quando arrivera’ un’offerta buona la prenderemo in considerazione”, ha proseguito Lippi che, pero’, si affretta a precisare che non c’e’ nessun club italiano nel suo futuro. “La Roma? No, come ho gia’ detto in Italia non faro’ piu’ l’allenatore. Inghilterra, Spagna e Germania hanno campionati belli. Qualche offerta in questi anni e’ arrivata, dall’estero ne sono arrivate un bel po’, ma al momento non c’e’ nulla”. A proposito di Roma, Lippi parla dell’imminente passaggio di proprieta’ dai Sensi alla cordata Usa guidata da Thomas DiBenedetto. “Sono favorevole all’arrivo degli stranieri. Del resto siamo nell’era della globalizzazione e non dobbiamo meravigliarci, abbiamo elogiato il calcio inglese per le squadre importanti che ha costruito in questi anni, ma li’ ci sono proprietari arabi, americani e thailandesi. Dopo che la famiglia Sensi ha fatto un lavoro straordinario e grandi sacrifici in questi anni, se viene un gruppo straniero e’ il benvenuto”.