giovedì, Luglio 17, 2025 Anno XXI


da Il Romanista – forzaroma.info

Fanno la morale loro. I catanesi. Le stesse ombre che nel 2008, nel sottopassaggio del Massimino, “invitarono” la Roma a regalare il pareggio a una squadra che meritava la Serie B.

Mexes, fuori area, netto sul pallone, per l'arbitro è rigore ed espulsioneIl problema è che non sono i soli, ora, a lamentarsi di «Roma ladrona». Lo sono anche coloro che fino a qualche tempo fa solidarizzavano con la Roma per i torti subiti. Furti in piena regola che la nostra società ha dovuto subire. Furti che proprio in quella stagione, conclusa amaramente al Massimino, ci costarono uno scudetto. Furti che si sono ripetuti anche quest’anno. C’è chi adesso sembra non ricordarsi più di Brescia-Roma. C’è chi ha dimenticato cosa ha partorito la madre di tutte le nefandezze arbitrali: l’assurda espulsione di Mexes, un rigore vergognoso e la sospensione per riconosciuti demeriti del signor Russo di Nola. E’ stato lo scandalo maggiore di questo campionato, non c’è dubbio. Ma non è stato mica l’unico.

La lista dei delitti consumati ai danni della Roma è lunga. Alla prima giornata, la squadra di Ranieri viene inchiodata sullo 0-0 dal Cesena. All’Olimpico. Ok, la Roma ha tutte le colpe del mondo. Ma nel primo tempo sono ben due i rigori non concessi ai giallorossi. Il primo per fallo di Schelotto su Riise, il secondo per un intervento di Pellegrino su De Rossi. Datecene almeno uno, e poi ne riparliamo. In Roma-Bologna, terza giornata, non viene convalidato un gol a Juan nei primi 45’. Perché? Boh. Secondo l’assistente di Peruzzo, il brasiliano è in fuorigioco. Falso. Il turno successivo va in scena il capolavoro dell’assurdo: Brescia-Roma. Contropiede lombardo che parte sul filo del fuorigioco (se non oltre), Mexes rincorre Eder e riesce a fermarlo arpionandogli il pallone. Per Russo di Nola è rosso e rigore per il Brescia. Non solo. In quei 90 minuti a metà tra il comico e la tragedia (sportiva) non vengono assegnati tre rigori alla Roma. Due per i falli di Martinez su Borriello e di Cordova su Brighi, uno per il mani in area di Hetemaj. Chapeau. Senza volerci soffermare sulla mancata di espulsione di Chivu per doppia ammonizione in Roma-Inter, durante Napoli-Roma (2-0, sesta giornata), non viene assegnata ai giallorossi la massima punizione per la netta trattenuta in area di Cannavaro su Borriello. Eravamo ancora sullo 0-0. La giornata successiva, Roma-Genoa, il presunto interista (non ha mai smentito) Damato di Barletta non vede un intervento falloso in area di Eduardo su Borriello. Poi ferma per fuorigioco, inesistente, sia Totti sia l’ex attaccante del Milan. Per fortuna di Damato, la Roma vince comunque.

Se Brescia-Roma merita il primo posto delle scelleratezze, Roma-Lecce (nona giornata, 2-0) conquista la medaglia d’argento. A parte le segnalazioni errate di fuorigioco a carico di Vucinic e Borriello, nei primi 45’ non viene concesso alla Roma un rigore per fallo di Ferrario su Cassetti. Ma soprattutto viene ingiustamente cacciato Totti. Sgambettato da Olivera nell’azione del raddoppio di Mirko, il Capitano si limita a spintonare l’uruguaiano. Il rosso costringe Francesco a saltare il derby. Alla dodicesima giornata c’è Juve-Roma. Sotto di un gol, all’undici di Ranieri viene negato un rigore per un intervento scomposto di Chiellini su Mexes. Nella ripresa, andava invece espulso Pepe per doppia ammonizione. Che invece viene graziato. Contro il Palermo, due turni dopo, non viene buttato fuori Bovo per doppia ammonizione. In Roma-Bari, invece, ultima del 2010 all’Olimpico, Romeo di Verona prima non espelle Raggi per doppia ammonizione e poi vanifica un contropiede vincente di Borriello. Perché? Mistero. Un sito internet, ejoujo.eu, si è divertito a ricalcolare la classifica di Serie A in funzione delle sviste arbitrali. I creatori si sono fatti questa domanda: «Quale sarebbe stato l’andamento del campionato se ci fosse la moviola in campo e quanto ciò avrebbe inciso sui risultati?». In questa speciale classifica (aggiornata alla 18esima giornata), la Roma sarebbe seconda alle spalle del Palermo. Tradotto: se avesse avuto dagli arbitri quel che era suo, se non fosse stata danneggiata, la Roma avrebbe adesso tre punti in più. Con buona pace dei moralisti, Roma non è ladrona.

da terra.cl – laroma24.it

David PizarroDavid Pizarro ha deciso di restare in patria a causa dell’infortunio al ginocchio destro che gli impediva di giocare regolarmente a Roma.

Sottoposto ad un processo di riabilitazione, spera di tornare in Italia a breve. Lo stesso giocatore ha negato voci di un suo possibile viaggio in Russia a causa di una presunta rottura con l’allenatore del suo club.

“In Italia si scrivono molte cose, anche perchè ora si è aperto il calciomercato, ma l’unico motivo per cui sono in Cile è questo problema fisico e volevo trovare una soluzione” ha detto.

Inoltre, circa il suo futuro, egli ha annunciato che il suo desiderio è di tornare alla sua città natale.

“Voglio che sia della Roma la mia ultima maglia in Italia, ho un contratto fino al 2013 e lo rispetterò. Poi voglio tornare a giocare nei Santiago Wanderers. E ‘il mio sogno tornare a Valparaiso” ha detto.

da vocegiallorossa.it

Aleandro RosiLa redazione di Vocegiallorossa.it ha ragiunto telefonicamente l’agente di Aleandro Rosi, Davide Lippi, per confermare le indiscrezioni che vorrebbero il suo assistito vicino al Bologna. Cosa c’è di vero? “Per ora non ho parlato con nessuno; l’interesse dei rossoblu è noto da tempo, ma per ora non mi hanno contattato né Longo né Pradè per farmi sapere qualcosa”. Il ragazzo sarebbe disposto ad un’altra esperienza in prestito? “Io dico solo che Aleandro è molto deluso. E’ tornato a Roma per essere un giocatore importante nella rosa, su cui puntare e da valorizzare come giovane e invece ha fatto 13 tribune, pagando per tutti a Brescia con quella sostituzione assurda dopo mezzora. Con la Juventus non era andato male ma niente, ancora fuori. Anche nell’ultima giornata contro il Catania era in tribuna. Se questa è la considerazione che si ha di lui non ci siamo. Non voglio far polemica con nessuno – continua Lippi a Vocegiallorossa.it – però devo anche valutare il bene del mio assistito. Il prestito secco non lo accettiamo più, dopo Chievo, Livorno e Siena, tutte buone esperienze, un altro giro fuori non servirebbe a niente. Se la Roma vuole lasciare il riscatto al Bologna se ne può parlare, ma andarsene per poi tornare a Giugno non ha senso. Per Aleandro non c’è spazio, quindi…”.