giovedì, Luglio 17, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

il Messaggero – «CLESSIDRA è interessata a esaminare il dossier-Roma all’interno di una cordata» . Quindi assieme a partner che potrebbero essere Unicredit e Angelini. Dopo tante voci e indiscrezioni che si inseguono sui nuovi assetti del club, c’è finalmente l’ufficialità di un interesse. Tutto da concretizzare in una trattativa che allo stato non c’è ancora in senso tecnico. Ma Alessandro Grimaldi, uno dei soci fondatori di Clessidra sgr, una delle società italiane di risparmio gestito più autorevoli e prestigiose, dal buen retiro in provincia di Viterbo, ammette a Il Messaggero, che Clessidra è pronta. «Rothschild esaminerà questa soluzione perchè glielo abbiamo fatto sapere», spiega Grimaldi che non vuol aggiungere altro forse perchè non c’è molto di più. O se c’è ritiene giusto coprirlo con la riservatezza del caso trattandosi della Magica. Il manager è romanista di fede incrollabile e il riassetto della As Roma si configura come un’operazione di “sistema” nel senso che definire il nuovo azionariato della squadra sta a cuore alla città compresi i tifosi, alle istituzioni, soprattutto locali che seguono con attenzione gli sviluppi. Dal 23 agosto, quando torna dalle vacanze il capo di Rothschild Alessandro Daffina, un altro romanista acceso, che ha ricevuto il mandato dal consiglio di Italpetroli di venerdì 6 agosto in attesa che nasca Newco Roma, si inizierà a imbastire il piano per dare attuazione all’accordo fra Unicredit e la famiglia Sensi sulla ristrutturazione del debito di Italpetroli sottoscritto a fine luglio. E subordinato a due condizioni sospensive: l’ok di Mps, l’altro creditore del gruppo con 90 milioni e l’esenzione Consob dall’obbligo di lanciare un’opa da parte di Newco Roma, la scatola che vedrà la luce attorno a metà ottobre e sarà controllata al 51% dai Sensi e al 49% dai Sensi. A fine agosto la Consob dovrebbe autorizzare l’esenzione visto che Newco Roma riproduce esattamente lo stesso assetto azionario che governa oggi la società quotata. Ma c’è attesa per la risposta a un altro quesito posto alla Commissione che vigila sul mercato: non far lanciare l’opa neanche dai futuri acquirenti della As Roma in base a norme specifiche che consentono l’esonero quando il passaggio del controllo riguarda una quotata all’interno di un piano di ristrutturazione del debito. Giusto quello che sta avvenendo col club messo forzatamente in vendita da Unicredit per rientrare dei 325 milioni prestati ai Sensi. Sempre a fine agosto Rothschild dovrebbe approntare le carte – in gergo information memorandum – da consegnare ai potenziali acquirenti e in cui si descrive il club dal punto di vista sportivo e finanziario. Il lasciapassare a non dover lanciare l’offerta d’acquisto costituisce una delle principali condizioni dell’intervento di Clessidra che subordina anche la sua disponibilità a mettere soldi alla presenza di qualche partner affidabile. E qui spunta l’ipotesi di costituire un trio con Unicredit e Francesco Angelini, il patron dell’Aspirina fattosi avanti un anno fa circa ma senza seguito anche perchè i Sensi erano alle prese con le discussione con Unicredit. Angelini da allora non ha più fatto sapere nulla ufficialmente, ma sembra che piazza Cordusio abbia di recente raccolto la sua disponibilità a esaminare l’operazione. Clessidra-Unicredit-Angelini potrebbe essere lo schema della cordata che con quote paritetiche di un terzo a testa rileverebbe la maggioranza del 67% della squadra. All’interno di un progetto che segnerebbe l’inizio di una gestione più professionale sul modello dei grandi club anglosassoni e tedeschi. Il prezzo? Rothschild parte da 150 milioni per la maggioranza, ma l’advisor dovendo fare gli interessi del venditore (Unicredit) in modo assolutamente trasparente, vaglierà anche le altre eventuali alternative. Come Angelucci.

Descrivere una partita perso 5 -1 seppur amichevole e’ dura, ma chi non l’ha vista deve sapere.
Schieramento primo tempo 4-2-3-1 , in porta Lobont, Continua >>

cinquina

da laroma24.it

IL ROMANISTA (D.GALLI) – A un lettore distratto può sembrare un errore. I giornali argentini definisconoBurdisso «un giocatore della Roma». Capito? Mica dell’Inter. No. Della Roma. Non è un errore:è Nicolas a definirsi romanista quando parla in patria. Magari, Via Durini preferirà tenersi un giocatore che poi spedirà in tribuna, invece che cederlo a un prezzo ragionevole alla Roma. In questo caso, l’Inter avrà solo da rimetterci.

Che a Milano considerino Nicolas solo un peso lo dimostrano le convocazioni per il triangolare Tim, che i nerazzurri giocheranno stasera a Bari contro Milan e Juve. Benitez ha lasciato a casa Burdisso. Perché aveva giocato in amichevole contro l’Irlanda? Macché. Diego Milito è stato chiamato pur avendo giocato 45 minuti…

L’agente del difensore «della Roma», Fernando Hidalgo, ha spedito ieri il milionesimo messaggio a distanza all’accoppiata Branca-Moratti: «Il giocatore vuole solo la Roma», ha spiegato a “vocegiallorossa.it”. Solo la Roma. Ieri si vociferava di un interessamento del Chelsea. A “calciomercato.it”, Hidalgo lo ha smentito: «Proprio ieri (mercoledì, ndr)ho parlato con i Blues e il nome di Burdisso non è mai uscito fuori. Questo interesse non mi risulta affatto. Non so se Nico rifuterebbe il Chelsea, perché non si può ragionare su ipotesi che non hanno alcun riscontro concreto». Hildalgo si è poi complimentato con la Roma per Burdisso junior. «È l’unica società che ha creduto in questo giocatore. Lo avevo offerto a molte squadre, ma solo i giallorossi lo hanno voluto veramente. È un calciatore importante. Un grandissimo difensore in prospettiva. Buon sangue non mente? Direi proprio di sì».

Guillermo potrebbe essere il centrale del futuro, e comunque sarà il quarto del presente dopo Juan, Burdisso senior (si spera) e Mexes. Sicuri partenti sono Andreolli e Loria. Il primo pare destinato all’Espanyol, il secondo dovrebbe fare ritorno all’Atalanta.
Ma quante possibilità ci sono che Burdisso senior diventi un giocatore della Roma? Parecchie. Fino alla Supercoppa non dovrebbe accadere nulla. L’Inter non vuole rischiare di perdere il trofeo per un gol di un loro freschissimo ex. La Roma non ha alcuna difficoltà ad attendere. Anzi, strategicamente è meglio così. A Trigoria non offriranno più di 5 milioni. La cifra potrebbe essere leggermente incrementata, ma in extremis, e solo se Via Durini sarà disposta ad abbassare (parecchio) l’iniziale richiesta di 8 milioni. Una somma che la Roma
ritiene esagerata per un giocatore di 29 anni in scadenza di contratto.
AlternativeLugano del Fenerbahçe e Luisão del Benfica. Il primo costa 5 milioni ed è disposto a ridursi notevolmente l’attuale ingaggio di 3 milioni. Il prezzo del secondo balla tra i 7 e gli 8 milioni, ma il suo stipendio sarebbe ampiamente alla portata delle casse giallorosse. Entro il 31 agosto, Ranieri potrà contare su un altro difensore centrale. «Uno alla Burdisso », dicono a Trigoria. O Burdisso.