mercoledì, Maggio 14, 2025 Anno XXI


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da ilmessaggero.it

Unione tifosi romanistiFabrizio Grassetti, 65 anni, fondatore e presidente dell’Unione tifosi romanisti, la più grande associazione di tifosi giallorossi, con 60 mila affiliati in tutto il Paese, lancia una proposta chiara: «Sì alla Tessera, ma senza limitazioni per nessuno».

«Personalmente – dice Grassetti – reputo la tessera del tifoso uno strumento “contro i tifosi”, ma se proprio vogliono introdurla, che almeno eliminino il concetto di retroattività». Secondo il presidente, abbonato alla Roma dal 1954, quando aveva dieci anni appena, «dovrebbero rilasciarla a tutti, anche a chi ha subito condanne in primo grado per reati da stadio. Salvo poi ritirarla qualora il tifoso in questione venisse nuovamente sorpreso a tenere comportamenti violenti». Come dire, per ora garantiamo a tutti il diritto di mettere piede nello stadio, se poi qualcuno si comporta male, si è sempre in tempo per prendere provvedimenti restrittivi.

da ilmessaggero.it

Tessera del tifoso AS RomaIn un’intervista rilasciata al Il Fatto Quotidiano il 14 luglio scorso, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha affermato che «ci hanno costretti a fare la tessera del tifoso. Un ricatto. Un’intimidazione vera e propria da parte del ministro Maroni». Parole durissime. Eppure, va chiarito che le società di calcio, dalla Serie A alla Lega Pro, non sono in alcun modo obbligate a introdurre la Tessera del tifoso (Tdt). Il ministero dell’Interno, tramite l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, infatti, invita tutte le società a dotarsi di tale strumento per mezzo della circolare n. 555 del 14 agosto 2009. Non si tratta di una legge, ma di un suggerimento, poiché l’Onms, esattamente come il ministero dell’Interno, non è un organo legislativo.

Il ricorso al garante della Privacy. «Continuano a spacciare per legge, ciò che legge non è» afferma Lorenzo Contucci, avvocato penalista specializzato nella difesa dei tifosi di calcio, che annuncia: «Nei prossimi giorni, tramite l’Associazione per la difesa dei consumatori sportivi, presenteremo un ricorso al Garante per la protezione dei dati personali contro l’As Roma prilege card». Come hanno già fatto i supporters di tante altre società sportive.

Oltre alla gestione dei dati personali, a destare qualche perplessità sono alcuni punti del programma sulla Tessera del tifoso pubblicato sul sito del Osservatorio per le manifestazioni sportive.
La Tdt non ha valore di legge. In primo luogo, il documento stabilisce che «dall’inizio della campagna abbonamenti per la stagione 2010/2011 le società sportive dovranno rilasciare l’abbonamento ai soli possessori della tessera del tifoso». «A comunicarlo – spiega Contucci – è la circolare numero 555 del 14 agosto 2009, non una legge. Dunque l’obbligo non sussiste».

La “trappola” dei 10 giorni. In seconda istanza, l’Onms stabilisce che «ogni società sportiva è tenuta a rilasciare la Tessera del tifoso entro 20 giorni dalla richiesta, in maniera tale da consentire la partecipazione del titolare al primo evento sportivo utile successivo alla sottoscrizione della stessa. Nelle more del rilascio potrà essere garantito un titolo provvisorio che consenta l’accesso allo stadio, nel rispetto di quanto previsto dal D.M. 15 agosto 2009». Qualora non si riuscisse a rispondere entro venti giorni a ciascun richiedente, il rischio è quello di garantire un titolo provvisorio per l’accesso alla stadio anche a chi non avrebbe i requisiti per ottenerlo. Infatti, il documento specifica che una volta compilata la domanda « le Questure risponderanno entro 10 giorni dalla richiesta: nel frattempo il titolo è comunque rilasciato con possibilità di successiva invalidazione».

I vantaggi per i tifosi. Tra i vantaggi per i tifosi indicati dal documento, la Tdt «snellisce le procedure di accesso allo stadio: ogni impianto sportivo avrà corsie dedicate ai titolari della Tessera del tifoso, la quale potrà essere utilizzata anche per verificare la corrispondenza della titolarità del biglietto con il portatore». In parole più semplici, le corsie preferenziali, potranno essere utilizzate anche da chi non sarà in possesso della tessera, ma del semplice biglietto di ingresso. Insomma, forse ci saranno molte corsie, un po’ poco preferenziali.

Motivi ostativi. Ricordando che la tessera del tifoso non può essere rilasciata ai tifosi attualmente sotto Daspo e ai condannati anche in primo grado per reati da stadio, la stessa, se rilasciata, può essere ritirata anche seguito di «violazioni del regolamento d’uso degli impianti sportivi». Per vedersi ritirare l’abbonamento sarà sufficiente non rispettare il posto assegnato, insultare l’arbitro o il giocatore avversario. Pensate a un macroscopico rigore negato nel corso di un derby decisivo per la corsa scudetto. Una parolaccia potrebbe sfuggire a chiunque.

Il precedente di Genoa-Milan. Infine, sottoscrivendo la Tessera, il tifoso dovrebbe assicurarsi la possibilità di acquistare i biglietti del settore ospiti per le gare in trasferta. Eppure il caso di Genoa-Milan della passata stagione sconfessa tutto questo. «Infatti – ricorda Contucci – ai tifosi milanisti già minuti di Tessera del tifoso, fu impedito comunque l’acquisto dei tagliandi per il settore ospiti»: la partita si svolse a porte chiuse.

Luca Monaco