mercoledì, Luglio 16, 2025 Anno XXI


La classifica della seconda giornata di campionato, il 31 agosto scorso, vedeva la lazio prima in classifica a punteggio pieno e la Roma ultima a 0 punti.

L’umore era dei peggiori, la squadra tra le prime uscite in campionato e coppa, e la fine della stagione precedente, prendeva 3 gol a partita di media, non aveva centrato la qualificazione in Champions League, ceduto Aquilani e dicendola alla Mourinho effettuati “acquisti 0” i tifosi invocavano l’arrivo di qualsiasi contafrottole che a mò del presidente del Borgorosso Continua >>

da asromalive.com

Emmanuel EbouèRoma ed Emmanuel Ebouè: calciomercato già in essere, se ne torna a parlare. L’Arsenal di Arsene Wenger, che detiene il cartellino dell’ivoriano, è pronta a subire l’assalto dei giallorossi. L’accostamento tra il difensore di fascia destra e il club capitolino non è affatto nuovo: se ne è già parlato qualche mese fa, le voci sono diventate insistenti allorchè – era lo scorso 9 marzo – Daniele Pradè si recò presso l’Emirates Stadium per assistere alla gara di Champions League tra Arsenal e Porto. Nella circostanza – la partita finì 5-0 per i gunners con tanto di rete (la quarta) di Ebouè al 66’ – il taccuino del dirigente giallorosso aveva annotato, tra gli altri, proprio il nome del terzino classe 1983.

ROMA SU EBOUE’. L’interesse del club di Rosella Sensi per l’eclettico calciatore (difensore di fascia affidabile e, all’occorrenza, valida alternativa a centrocampo) non è mai stato celato: se ne parlerà sempre più spesso con il passare dei giorni e con l’avvicinarsi dell’apertura del mercato. La Roma – forte della garanzia di un posto in Champions League senza necessità di disputare turni preliminari e di un’entrata consequenziale che dovrebbe aggirarsi attorno ai 25-30 milioni di euro – ha l’esigenza di cautelarsi proprio in quella zona del campo e lo vuole fare con acquisti che calzino su misura del 4-4-2 a cui si affiderebbe Ranieri. Allo stato attuale, le alternative a disposizione di Claudio Ranieri sono quelle di Marco Motta e Marco Cassetti.

DUBBI E ALTERNATIVE. Il primo dei due omonimi, tuttavia, non ha convinto né il tecnico né la società e si potrebbe cercare di lasciarne il riscatto all’Udinese (Motta è in comproprietà tra Roma e Udinese, nel caso in cui le due società non dovessero trovare un accordo, si andrebbe alle buste); per Cassetti, il cui momento di stagione felicissimo lascia pensare che il rinnovo, alla scadenza del contratto (giugno di quest’anno), sia solo una formalità occorre tenere in considerazione un altro dato. Quello anagrafico, essendo il laterale un classe 1977.

PERCHE’ SI’. I motivi che lasciano ben sperare rispetto a un avvicinamento nei confronti di Emmanuel Ebouè sono almeno un paio: il primo è rappresentato dal fatto che nell’Arsenal di Wenger, l’ivoriano sta trovando sempre meno spazio per l’utilizzo frequentissimo di Sagna; il secondo è prettamente economico: rispetto allo scorso anno, quando anche la Fiorentina era fortemente motivata ad acquistare Ebouè (i gigliati ci andarono vicini salvo poi ricevere l’incedibilità del difensore), alla fine della stagione in corso il difensore di fascia potrebbe partire per una cifra inferiore. Dovrebbero bastare 5-6 milioni di euro per assicurarsene le prestazioni. La garanzia è che l’Arsenal pare pronta a trattare.

da ilmessaggero.it

Francesco TottiLa Roma e i suoi tifosi sognano la rimonta scudetto sull’Inter. Per il capitano Francesco Totti «vincere uno scudetto a Roma è come vincerne 10 nel resto d’Italia: a Roma tutto si sublima»

Il campione giallorosso parla a Canal Plus Spagna, nell’intervista esclusiva realizzata tre settimane fa (ancor prima dello scontro diretto con l’Inter, dunque), ma che l’emittente spagnola ha spezzettato in diverse puntate all’interno del suo speciale sull’attaccante, dal titolo “Totti, corazon romano”.

La parte in onda domani contiene il ricordo del titolo vinto nel 2001. «È stato il momento più bello della mia carriera – ricorda il capitano giallorosso -. Era il mio sogno da bambino, la gente è scesa per strada ed era tutta fuori di testa. Perché a Roma tutto si sublima, e uno scudetto vinto qui ne vale 10 nelle altre città italiane».

L’altra grande soddisfazione è stata la Coppa del Mondo, «che sollevai col pensiero di mio figlio, 7 mesi, per la prima volta allo stadio a vedermi». E quanto all’azzurro, Totti ha ribadito la sua posizione: «Un ritorno? Non lo so, perché non ne ho ancora parlato con Lippi; e poi devo vedere le mie condizioni fisiche; e poi se il gruppo lo accetta… Ci sono molti poi…».