da romanews.eu
Roma-Sampdoria andrà in scena senza tifosi blucerchiati. Forse. Perchè anche questa volta, come in occasione di Roma-Atalanta, il Casms, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi per il match solo per i residenti nella regione della squadra ospite. Lombardia due settimane fa, Liguria oggi. La limitazione, però, non impedisce ai tifosi sampdoriani residenti altrove di acquistare biglietti per il settore ospiti. A Roma e in Piemonte, ad esempio, esistono alcuni gruppi organizzati che potrebbero acquistare i tagliandi. Per questo, la Roma non potrà riservare quella ‘fetta’ di Olimpico ai propri tifosi. Rimettendoci, anche da un punto di vista economico, per quella che è, invece, una limitazione che non garantisce una situazione di assoluta sicurezza. Se nei prossimi giorni (difficile) i vertici di Prefettura e Questura dovessero ‘liberare’ il settore, la Roma sarebbe prontissima a mettere quei posti a disposizione del proprio pubblico. Per quella che, alla vigilia dell’apertura della prevendita, si prospetta come una nuova invasione giallorossa all’impianto di casa.
Intanto, i ‘postumi’ di un derby trionfale, ma disastroso sotto il profilo dell’ordine pubblico, rischiano di produrre effetti sulle trasferte romaniste. Dopo gli incidenti avvenuti ieri in tribuna Tevere e al’esterno dello stadio, a Trigoria temono il rischio molto, molto concreto che i tifosi giallorossi vengano privati della possibilità di seguire la squadra a Parma. Il provvedimento potrebbe essere reso noto già nei prossimi giorni. Sarà consentita sicuramente la trasferta a Udine per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, anche perché non esistono i tempi tecnici per vietarla. Ma dopo l’occasione concessa a Livorno (e sprecata, con successivo divieto di viaggio a Bologna), la Roma sarà considerata recidiva. La speranza del club è che il provvedimento non venga esteso anche alla trasferta di Verona, in casa del Chievo, che chiuderà il campionato. Uno stadio, il Bentegodi, che consentirebbe un esodo simile a quello verso Bari, con oltre ventimila romanisti. Sarebbe un vero peccato dovervi rinunciare. Soprattutto se, come tutti sperano, Verona dovesse rappresentare la tappa decisiva di un sogno lungo un anno.
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