lunedì, Maggio 12, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

La conferenza stampa integrale del tecnico Claudio Ranieri in vista dell’impegno di domani (ore 15.00) allo stadio Olimpico contro il Parma. E’ un test importante per i giallorossi, una vittoria significherebbe agganciare il quarto posto, distante di soli 3 punti e occupato, per l’appunto, dal nostro avversario di domani.

Claudio RanieriQual è il bilancio di questo suo inizio di panchina in giallorosso? “Il bilancio è ancora aperto, stiamo in una fase di risalita, quello che ci siamo prefissati è riportare la Roma in alto, abbiamo cominciato a risalire la china però ancora manca tanto”

E’ un Parma che è un po’ la rivelazione dell’anno possiamo dire, un parma che lei conosce bene per quanto riguarda l’ambiente, un Parma con ex importanti come Panucci, un Parma che può dare a questa Roma un quarto posto, che non è niente male per concludere al meglio questa annata: che gara si aspetta mister, che gara ha preparato e quali sono le insidie? “Una gara difficilissima, il Parma è una delle squadre più in forma del campionato, un buon mix tra giocatori di esperienza e giovani che vogliono arrivare, l’ambiente è sereno, Guidolin è un ottimo tecnico, non ci faranno giocar bene, ci presseranno a tutto campo, per cui è una squadra che bisogna rispettare tantissimo, stanno facendo un campionato strepitoso e domani allo stadio non sarà per nulla una partita semplice, mi aspetto una partita molto ma molto difficile”

La Roma secondo lei si merita il quarto posto, per quello che ha fatto vedere in queste ultime partite? “Se vince lo meriterà, sennò no…io sono sempre molto pragmatico, ognuno ottiene quel che si mertita, nè più, nè meno”

Non le chiedo come si chiamerà, chiaramente non me lo direbbe mai, non le chiedo neanche come sarà fisicamente, ma si parla molto di questo attaccante, di questo centravanti che la Roma potrebbe/non potrebbe prendere a Gennaio. Allora le domando, lei ha avuto garanzie in questo senso, e ancora serve molto questo centravanti in questo momento alla Roma? “Se state discutendo se ci serve o non ci serve, perchè metterlo. Poi vedremo, io lo chiedo, perchè è meglio averlo un giocatore in più là davanti, che non averlo, per cui prima lo portiamo dentro e meglio è”

Buongiorno mister, ci sarà una bella cornice di pubblico. Cosa si sente di dire ai tifosi per questo cammino della Roma in netta risalita e che quindi punta a traguardi anche al di sopra del quarto posto? “Mi fa piacere se riusciamo a riempire lo stadio, è motivo di soddisfazione, perchè si lavora anche per emozioni, e vedere l’Olimpico pieno è la cosa più emozionante che può capitarci, visti i limiti dell’avventura: al pubblico gli dico stateci vicino perchè non è una partita facile, dovremo essere pazienti, meticolosi, attentissimi, perchè loro presseranno e ripartiranno in contropiede a mille all’ora. Per cui sarà una gara molto molto difficile che dovremo saper ben interpretare”

Qual è la cosa che la preoccupa di più del Parma, Francesco Guidolin… “…Quello che ho detto, le sue squadre non fanno mai giocar bene nessuno, quando sono in forma sono rogne, e adesso stanno in forma, per cui temo un po’ tutto”.

Nel sorteggio è uscito il Panatinaikos. Che potrebbe considerarsi squadra ostica almeno quanto il Parma. Potrebbe essere considerato una sorta di test visto che sono squadre similari? “No è completamente opposta il Panatinaikos, per cui ne parleremo a Febbraio quando la dovremo affrontare, ma il Panatinaikos è una cosa, e il Parma un’altra.”

Quando tra fine Agosto e primi di Settembre ha preso la Roma pensava di poter lottare già a Natale per il quarto posto? “Non pensavo, io chiedevo e chiedo sempre l’aiuto dei tifosi, perchè sapevo che era una situazione problematica. Dopo un inizio stentato, per via delle contestazioni e tutto, hanno capito che era importante starci vicino. E i frutti sono questi, quando c’è un sodalizio della squadra con i tifosi, la squadra da sempre molto di più, per cui è giusto chiedere di più, così mi danno una mano anche a me perchè io non mi accontento mai, però è importante l’amore e il supporto del nostro pubblico.”

Domenica torna a Roma Christian Panucci che lei ha già allenato al Chelsea. Le avrebbe fatto piacere ritrovarlo a Roma? “Ma io credo che qui a Roma abbia fatto bene il suo cammino, ha fatto tanto, e adesso si sta togliendo le sue soddisfazioni a Parma”

Manca Cerci tra i convocati e anche Cicinho. “Cerci mi dispiace, perchè dopo aver masticato amaro per tanto tempo, i dottori me l’hanno levato perchè si è messo dei punti, ed era a rischio una lacerazione più grande, allora me l’hanno tolto. I due gol, aveva giocato bene, era pieno d’entusiasmo, insomma, il più dipiaciuto sono io che lui”

Cicinho invece ha dei problemi fisici? “Non si è allenato per tutta la settimana, evidentemente o il tempo, o un qualcosa, ha avuto un risentimento sulla parte esterna del ginocchio. Credo sia più una questione ossea che legamentosa”.

Ha il problema di dover sostituire Perrotta, come si sta orientando? “Mi sto orientando che stasera ci penserò e vedrò un po’, non vi do nessuna anticipazione, come al solito”

Doni, non è tra i convocati, ha un problema muscolare mi sembra di aver capito, ma Doni potrebbe essere uno dei giocatori dei quali la Roma potrebbe privarsi a Gennaio per fare mercato? “Ma non credo, per me è un giocatore della Roma. Se uno lo chiede che vuole andar via o ha problemi lo dice. Ma non parlo per lui, parlo in generale, questo è un gruppo solido e compatto, se si trovano bene a me fa piacere perchè sono ragazzi ottimi, io farò di tutto affinchè questo gruppo resti unito”.

Però proprio lei fu il primo a dire che la Roma per fare mercato ha bisogno di vendere qualcuno. Ci può tracciare un identikit? “L’identikit non lo tracciamo ne io ne lei, lo traccia chi vuole qualche giocatore nostro e poi ci penseremo.”

Le faccio un ultima domanda che è un po’ una considerazione generale visto che siamo alla fine di quest’anno. Come e quanto è diversa la Roma adesso da quella che lei ha trovato a inizio stagione rispetto a questa. “È diversa, più serena. Quando sono arrivato i ragazzi erano perplessi e spaesati. Non riuscivano a fare le cose che gli riuscivano prima. Ora hanno recuperato fiducia e autostima. C’è un gruppo solido e hanno piacere ad allenarsi e migliorare prchè sanno che commettiamo molti errori in campo e dobbiamo limare tutte queste imperfezioni”

Da allenatore che esperienza è stata Parma? “Bellissima, sono andato lì e ho rotto molti luoghi comuni; si diceva che non sarei andato perché guadagnavo molto, che non conoscevo più il calcio italiano perché erano dieci anni che stavo fuori. Se n’erano dette di più e di meno perchè noi nel nostro calcio molte volte apriamo bocca e diamo fiato senza collegare il cervello e pensare a ciò che diciamo.Per cui è stata una bellissima esperienza, squadra che i più davano retrocessa, invece io ero convinto proprio perchè li avevo visti giocare contro la Roma e mi piacquero molto, soprattutto il primo tempo. Vidi quel primo tempo e non vidi più il secondo, e non ricordo se quella partita finì 4-1 credo, o 4 a 0? Comunque non riuscivo a capacitarmi come quella partita poteva esser finita così, il Parma aveva fatto il bello e cattivo tempo nel primo tempo. Per cui arrivando là, un allenatore che aveva allenato grandi squadre, prendere una squadra che stava retrocedendo, i giocatori non riuscivano a capire e io gil ho detto guardate che io sono convinto delle vostre capacità sennò non sarei mai venuto qua. E riuscimmo a cambiare il vento e ci salvammo con una giornata in anticipo. È stata una bella esperienza che mi permise di andare poi alla Juventus ed ora qui a Roma. Parma è una città, un pubblico e una società che porterò sempre nel mio cuore. Il presidente Ghirardi e la sua famiglia sono innamorati del calcio, e vogliono far bene, mi avevano prospettato tutti i programmi, e so che li stanno portando avanti, per cui non sono le solite chiacchiere, ma prima il pensiero e poi il lavoro.”

Tornando alla partita volevo chiederle intanto le condizioni di Taddei, ha recuperato totalmente? “Taddei ha dolore alla spalla ma m’ha dato la sua disponibilità”.

Ormai è consolidato questo modulo 4-3-2-1. Anche in rapporto alle caratteristiche del Parma, pensa che l’impiego di Totti Vucinic e Menez possa essere controproducente? Oppure pensa alla sua squadra e basta? “Io penso alla mia squadra perché so che Guidolin se anche non si aspetta dederminate cose dopo 30 secondi ridisegna la sua squadra per mettere in difficoltà la Roma. Perciò io penso alla Roma, so che il Parma ha un suo gioco, una sua cultura, perchè Guidolin è questo, ottimo tecnico superpreparato, grande lavoratore: per questo dico che domani ci sarà da correre ,da pressare, loro non ci daranno due secondi di tempo per giocare la palla”.

Domani mancherà Perrotta squalificato, pensa di utilizzare Brighi come suo sostituto ideale, vista la sua capacità di inserirsi negli spazi, oppure Menez come lo aveva utilizzato già in precedenza lei e il suo predecessore, ovvero al centro? “Uno dei due”

Allora le rigiro la domanda: Menez gioca meglio sulla fascia o al centro? “Al centro, ma sulla fascia può diventare uno dei più grandi”

Allora non ci vuole rispondere… “Eh no, tutto mi potete dire fuorchè io non rispondo, io rispondo!”

Domani sarà una quasi una sorta di spareggio per la Champions. Questo può creare qualche problema a livello emotivo? “Mi auguro che questo crei l’attenzione positiva. Ero più preoccupato del Parma che della Samp, anche se i liguri volevano riprendersi dal brutto momento. Ero così preoccupato che fortunatamente avevamo già passato il turno in Europa. E adesso domani, le mie preoccupazioni sono tante perchè stimo tantissimo questo Parma in questo momento”.

Alessio Cerci in settimana ha detto: “So quello che valgo ma per dimostrarlo dovrei giocare.” Lei pensa che possa andare a fare esperienza con un prestito, in modo che possa giocare con più continuità, oppure pensa di tenerlo? “Quello che ho detto prima l’ho detto in generale , non solo in riferimento a Doni”.

In riferimento alla sua risposta di prima sul mercato, ovvero che se qualcuno vuole un giocatore deve venire a chiedercelo. Mi viene da chiedere: tutti sono sul mercato o c’è una lista di giocatori incedibili? Da come aveva detto prima sembrava che se viene uno e chiede Totti, può partire anche lui. “Lei pensa possibile questo? E allora (ride, ndr).”

Volevo chiedere se ci fosse una lista. “A voi piacciono le liste. Se c’è un giocatore che vuole andar via perchè non sta bene, per mille motivi, se ne parlerà e se ne discuterà, tutto qui, se vengono a chiederci un giocatore noi valuteremo, ci penseremo e poi decideremo”.

Riise unico terzino sinistro di ruolo convocato fin’ora. “Non è la prima volta”

Volevo chiedere se oltre alla punta ha chiesto alla società un terzino per dar respiro a Riise. “Stiamo pensando anche a quello.”

Un momento del 2009 da ricordare fin’ora? “Quando m’ha chiamato Bruno Conti e la Dottoressa Sensi”

Dopodichè ha firmato “Eh beh…certo!! Mi sembravi Marzullo, mi fa una domanda e si da una risposta” -ride sfottendo il giornalista.

…e i gabbiani
che si lanciano
più decisi
degli aeroplani..
capitani coraggiosi che
si consumano le mani.. Continua >>

Da quel 17 giugno del 2001 quella con il Parma, per noi romanisti, non sarà mai più una partita come tutte le altre. Continua >>

da Il Corriere dello Sport – forzaroma.info

Francesco TottiAuguri, auguri, auguri. Trigoria, sala Champions League, mezzogiorno di gelo, buffet senza esagerare, panettone, pandoro, torrone, cioccolatini che è sempre un piacere, spumante, cin cin Roma. Padrone di casa, ovviamente, lo stato maggiore della Roma. Partendo, altrettanto ovviamente, dalla dottoressa Rosella Sensi che ieri festeggiava anche il suo compleanno, poi il generale Di Martino, la quaterna dirigenziale, Bruno Conti, Daniele Pradè, Gian Paolo Montali, dottoressa Mazzoleni, il consigliere signora Nanni Fioravanti, il tecnico Claudio Ranieri. E poi lui, il capitano, Francesco Totti, fresco fresco di ufficializzazione del nuovo contratto che ha coronato il suo sogno : ” quello di vestire per sempre la maglia della squadra che ho amato e continuerò ad amare.” Fatto. Complimenti a tutti.

Un contratto che la dottoressa Sensi ha voluto celebrare nel giorno degli auguri natalizi, perchè “questo è il regalo che abbiamo fatto a noi e ai nostri tifosi che se lo meritano tutto, non posso che essere contenta di poter confermare come il rapporto tra Totti e la Roma è a vita. Noi lo ringraziamo per quello che ha fatto e per quello che farà. Tanti auguri a tutti.”

Ricambiati, a partire dal capitano giallorosso che si è presentato con il sorriso dei giorni migliori. Attendeva da tampo il brindisi per il rinnovo del contratto e lo aveva anticipato addirittura nei primi giorni del ritiro a Riscone di Brunico, l’accordo era stato trovato da un pezzo, ma tra un rinvio e l’altro si è arrivati solo a mercoledì scorso, cda di ratifica al mattino, comunicato uscito dopo la chiusura della Borsa, proprio mentre la Roma stava giocando la sua partita di Europa League a Sofia: “Volevo ringraziare Rosella e tutta la società per avermi fatto questo bellissimo contratto. Ho l’opportunità di realizzare il mio songo, quello di rimanere a vita nella mia Roma. Era il mio obiettivo, una scommessa vinta con me stesso. Auguri di Natale e buon compleanno a Rosella. Ringrazio i tifosi spero siano stati contenti che io possa rimanere e durare per altri 4-5 anni. La dedica ovviamente è a me stesso e a Rosella. è merito suo se sono ancora qui. Penso sia doveroso ringraziare lei che ha fatto uno sforzo importante, non era semplice fare un contratto simile, penso però che un pò me lo sono meritato.”

Su questo non ci sono dubbi, basta andare a guardare il libro dei record societari. Sono tutti di questo ragazzo di 33 anni che pur avendo nella sua carriera più di una sirena ricca e prestigiosa, ha sempre preferito la sua Roma un pò perchè al cuore non si comanda, un pò perchè avrebbe avuto difficoltà nel vedersi vestito con un’altra maglia. Avesse seguito la testa avrebbe sicuramente vinto di più, ma certe emozioni non le avrebbe più sentite sulla pelle. Emozioni che conta di rivivere prima di diventare dirigente della Roma, domani all’Olimpico ci sarà il Parma, l’avversario del giorno scudetto.” Al prossimo anno chiedo un posto tra le prime 4, è il minimo, poi se arriva di più ben venga. Ma l’importante è dare continuità ai risultati. Speriamo che ci possa essere un altro Roma-Parma come quello che ricordo io, adesso è solo una partita del girone d’andata, non possiamo parlare di niente tantomeno di scudetto, posso solo dire che domenica saremo al quarto posto. Nei prossimi 4 anni di contratto spero e sono convinto che ci sarà un’altra gara come quel Roma-Parma. L’Europa League? Una vale l’altra, bisogna vedere come staremo noi nel periodo in cui affronteremo gli avversari, in ogni caso sarebbe bello che la Roma fosse la prima squadra a vincere l’Europa League.”

Concetto, quello di rigiocare nei prossimi anni una partita che valga lo scudetto, che Totti ha ribadito anche in una lunga intervista rilasciata al mensile societario La Roma, in cui ha parlato di passato, presente, futuro, obiettivi di squadra e personale, Nazionale, allenatori, compagni e avversari: “Con la Roma ora il mio obiettivo è quello di vincere e riuscire a portare qualche alro trofeo, italiano ed europeo, nella nostra bacheca. Io ce la metterò tutta fino all’ultima partita che giocherò con questa maglia. Come traguardo personale, il prossimo che mi sono posto è quello di superare Nordhal che con 210 reti è in testa alla classifica dei giocatori che hanno fatto gol con la stessa maglia. Ma non voglio fermarmi a lui, punto ad andare oltre. Mi rende orgoglioso essere riconosciuto come il simbolo della Roma, è la cosa che mi fa più piacere in assoluto. La Nazionale? Giocare con la maglia azzurra e sapere che i tifosi giallorossi ti seguono con occhi particolari ti spinge a dare ancora di più. Per quel che riguarda il prossimo Mondiale è ancora presto per parlarne, con Lippi ho un bel rapporto, mi è stato sempre vicino. Ci sentiremo nei prossimi mesi, come sempre del resto. Sono stato bene con quasi tutti gli allenatori che ho avuto, se devo sceglierne uno dico Mazzone perchè è lui che ha dato il la alla mia avventura da professionista. Tra i compagni che ho avuto, il più bravo tecnicamente devo dire Cassano, ma non posso dimenticare De Rossi, lui è il futuro della Roma, romano e romanista. L’avversario più bravo è stato Maldini, il portiere numero uno sono due, Buffon e Peruzzi. Trofei a parte, la vittoria che mi ha dato più emozione è stata al Bernabeu, con un mio gol.” E come ti sbagli.

Piero Torri