venerdì, Giugno 20, 2025 Anno XXI


da ilmessaggero.it

Stadio OlimpicoAcque agitate per tutta la giornata intorno alla finale di Champions programmata a Roma, dopo che Giorgio Marchetti, direttore competizioni Uefa, aveva manifestato perplessità sulle dotazioni dello Stadio Olimpico. Perplessità fugate nel tardo pomeriggio da William Gaillard, capo della comunicazione dell’Uefa, dopo che si erano rincorse voci di un possibile campio di sede per la finale del 27 maggio.

Le parole di Giorgio Marchetti. Il direttore delle competizioni Uefa, aveva manifestato l’intenzione di vedere «uno stadio senza barriere e senza gabbia per i tifosi, come in tutti gli impianti in cui si è giocata la finale di Champions».

Roma deferita. A seguire era venuta la notizia del deferimento della Roma per «organizzazione insufficiente», in relazione agli scontri tra tifosi durante la partita con il Chelsea, quando è stato anche arrestato un tifoso italiano, e per l’accensione di fumogeni sugli spalti. Questo non è che l’ultimo di una lunga serie di episodi spiacevoli del tifo capitolino. Il caso verrà esaminato dalla commissione di controllo e disciplina dell’Uefa che si riunirà l’11 dicembre.

Albertini tranquillizza. Pronta la replica della Figc, tramite le parole del vicepresidente federale Demetrio Albertini: «La Federazione sta lavorando moltissimo sulla finale del 27 maggio, che si disputerà e sarà la più bella mai vista». Albertini ha spiegato il programma di avvicinamento alla finale: «Stiamo facendo gli adeguamenti per la sicurezza, a febbraio si apriranno le biglietterie ed è in programma un grande evento per l’arrivo a Roma della Coppa. Anche Platini (Presidente dell’Uefa) è soddisfatto». Infine il commento sulle barriere: «Esiste un vincolo dettato da un decreto ministeriale – spiega Albertini – È una legge dello stato su una materia molto delicata, quella della sicurezza».

William Gaillard chiarisce. Nel tardo pomeriggio il capo della comunicazione dell’Uefa ha definito «assurde e prive di fondamento» le voci di un cambio di sede. «Non so chi abbia messo in giro simili stupidaggini. La finale di Champions League si giocherà a Roma come previsto, senza ombra di dubbio. Secondo me si è creata una confusione fra due cose totalmente diverse – ha spiegato all’Ansa – È vero che è stata aperta una procedura disciplinare per la partita con il Chelsea, ma non c’entra assolutamente nulla con la finale. Infatti, l’ultimo atto della Champions League è organizzato dalla federazione italiana, non da un club». Gaillard ha anche precisdato che il deferimento della Roma è un atto di routine.

Due vittorie lontane dalla Capitale e un pizzico di ottimismo torna ad albergare nel tifoso romanista. La Roma sembra essersi ritrovata con il nuovo modulo e le belle vittorie di Lecce (0-3) e Cluj (1-3).  C’è ancora tanto da lavorare ma rispetto a poche settimane fa Continua >>

da lasignoraingiallorosso.it

Alberto AquilaniCinque giorni di riposo assoluto: questa la prima precauzione che dovrà osservare Alberto Aquilani, dopo la lesione muscolare al quadricipite destro, riportata nel corso dell’allenamento di rifinitura prima della gara giocata con il Cluj. La prossima settimana, tra martedì e mercoledì, il centrocampista di Montesacro effettuerà una nuova risonanza magnetica per verificare l’entità dell’infortunio e programmare i tempi di recupero.

da romanews.eu

Pantaleo CorvinoIl dg della Fiorentina Pantaleo Corvino a Radio Radio ha parlato dell’eliminazione in Champions League dei viola e della prossima sfida contro la Roma all’Olimpico.

Roma-Fiorentina sarà una partita decisiva, se la Roma vuole risalire deve vincere. Dopo l’eliminazione il vostro sarà un contraccolpo positivo o negativo per voi? “Io credo che noi pur essendo a dicembre, dopo essere partiti quest’estate, aver fatto il preliminare, siamo a un punto dal quarto posto. Solo un punto dietro a squadre indicate come grandi rivelazioni. Il nostro valore è inalterato, la partita di Roma è importante soprattutto per loro. La Roma sa che la partita è decisiva, La Fiorentina deve leccarsi le ferite, non assaporare il gusto amaro dell’eliminazione e deve andare con il piglio di chi lotta per il quarto posto. Non dobbiamo sbagliare nulla contro una Roma che avrà grandi motivazioni e che sa che non deve sbagliare dopo la vittoria in Champions”.

Uno tra Pazzini, Osvaldo, Papa Waigo potrebbe partire? “Per tanti motivi, tra preliminare girone e campionato, abbiamo tenuto una rosa molto larga. Dovevamo vivere un’avventura così, l’abbiamo vissuta in maniera logica. Ora il mercato si riaprirà, potrebbe andare via chi non ha avuto lo spazio che merita o che sperava. Noi metteremo un paio di giocatori sul mercato”.

Nel rendimento di Mutu, entra anche la delusione per non essere venuto a Roma? “No, tutti sanno che il ragazzo ha avuto uno stiramento che lo ha tenuto lontano dal campo per recuperare. Non c’entra nulla la Roma”.

Fiorentina eterna incompiuta. Da che dipende? “Il salto la Fiorentina l’ha fatto, anzi, lo ha fatto troppo lungo. quattro anni fa venendo dalla B si salvò all’ultima, ora è arrivata un anno prima della Roma e due del Milan. Certo, non possiamo pensare di essere sopra le grandi, ma i risultati dimostrano che abbiamo fatto cose grandissime, non è facile fatturare 70 milioni e lottare con chi ne fattura 300. Forse più su non si può andare, o ci puoi andare passando per campionati in sordina. Invece noi siamo arrivati due anni terzi e due anni quarti, e questo dimostra che il salto c’è stato”.

C’è il rischio che possa deflagrare l’ambiente per la delusione? “Prevenendo queste considerazioni, quest’estate dissi che questa deve essere per tutti, dai tifosi alla stampa per il tecnico e la squadra, la stagione di una laurea importante. Ci sono annate in cui magari non ottieni nulla ma possono servire per far capire dove si sbaglia e far capire che la laurea l’abbiamo resa. In quattro anni, pur facendo quello che abbiamo fatto, non si è capito che abbiamo fatto cose immense, siamo arrivati due anni prima del Milan e due prima della Roma. Noi sono quattro anni che cerchiamo di far diventare la Fiorentina una grande squadra oltre che una grande società con grandi tifosi”.

Rimpiange i venti milioni di mancato incasso per la cessione di Mutu? La Roma può tornare in corsa per il quarto posto? “La Roma può rientrare, deve recuperare una gara, diciamo che ha le condizioni. Ha una gara difficile contro di noi che non dobbiamo sbagliare nulla per contrapporci al loro entusiasmo. Hanno un grande organico, credo che possano rientrare in corsa. Per il passato io non rimpiango nulla, mi guardo avanti, non dietro”.

Cosa temete e cosa vi preoccupa meno della Roma? “Ogni squadra ha tanti pregi, soprattutto le squadre di vertice. La Roma sa i nostri pregi e i nostri difetti, siamo giovani, freschi, forti, ma abbiamo i nostri difetti. Noi anche conosciamo i loro pregi e i loro difetti. Toccherà agli allenatori che sono bravi trovare i punti deboli”.

Vucinic le fa paura? “A me tutti gli ex fanno paura, mi segnano sempre”.

Toni fu ceduto dopo essere stato trattenuto. La Roma potrebbe sperare in qualcosa di simile per Mutu? “Penseremo al futuro quando sarà il momento”.

Il treno passa una volta e basta. È d’accordo? “Del passato non mi piace parlare. Non voglio essere di circostanza, sono sincero. Voglio pensare alla nostra avventura Champions dove rimpiangiamo qualche occasione perduta, ma abbiamo dimostrato anche quest’anno di poter stare nell’Europa che conta. Mi fa pensare che siamo a un punto dal quarto posto, delle prossime sei gare ne abbiamo quattro fuori. Dobbiamo rimanere in queste posizioni per poi sprintare e fare il solito grande campionato”.