lunedì, Maggio 05, 2025 Anno XXI


da asroma.it

A.S. RomaCOMUNICATO CONGIUNTO COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. ED A.S. ROMA S.P.A.

Con riferimento alle notizie diffuse da un organo di stampa e riprese da altre fonti di informazione in merito al rimborso del debito del Gruppo Compagnia Italpetroli, nonché agli assetti proprietari di A.S. Roma S.p.A., si precisa quanto segue.

Compagnia Italpetroli S.p.A. non ha chiesto alcuna proroga dei termini del rimborso del debito concordati con Unicredit Banca di Roma S.p.A. con l’accordo sottoscritto nel luglio scorso, né alcuna pressione, finalizzata ad un’accelerazione del rimborso stesso, è stata fatta dall’istituto di credito con il quale vige un clima di serena collaborazione.

In merito, peraltro, Compagnia Italpetroli S.p.A. ed A.S. Roma S.p.A. precisano che quest’ultima società non è parte dell’accordo con Unicredit Banca di Roma S.p.A. e non ha verso tale istituto di credito alcun obbligo di rimborso.

Allo stesso modo si precisa che nessun pressing è stato esercitato da Unicredit Banca di Roma S.p.A. per la cessione della partecipazione in A.S. Roma.

In merito agli assetti proprietari di A.S. Roma, inoltre, Compagnia Italpetroli precisa che non sono allo studio operazioni sul capitale finalizzate all’ingresso di nuovi soci e di non essere a conoscenza di incarichi di terzi a studi legali volti a mettere a punto progetti di acquisto di partecipazioni al capitale di A.S. Roma.

Parimenti prive di fondamento sono le notizie che riferiscono di contatti intervenuti con il Dottor Adriano Galliani e con il Cavaliere del Lavoro Dottor Silvio Berlusconi perché esercitino pressione sul Dottor Alessandro Profumo, o facciano alcunché in merito alla ricerca di possibili partner di Compagnia Italpetroli e/o di A.S. Roma.

da forzaroma.info

Maria SensiContattata al telefono da forzaroma.info, la signora Maria Sensi ha dimostrato tutta la sua rabbia per frasi riportatele su quanto affermato da Giuseppe Ciarrapico a due emittenti radiofoniche romane “Mi hanno detto che ha parlato male dei Sensi. Voglio avere una cassetta registrata con le sue parole. Voglio proprio sentire cosa ha avuto il coraggio di dire, e poi vedremo…”. Pensa di adire a vie legali? “Non lo so.Voglio prima sentire cosa ha detto e poi decideremo. A me poco interessa che lui è senatore della Repubblica. Questo non gli permette di sparlare degli altri.Questo non lo accetto”.

Massimo Limiti

da forzaroma.info

Giuseppe Ciarrapico«L’immagine emblematica di questa Roma è Luciano Spalletti che si mette le mani nei capelli che non ha». Non usa mezzi termini il senatore Giuseppe Ciarrapico ai microfoni di Radioradio, nel parlare della Roma, di cui è stato presidente dal 1991 al 1993. «A inizio campionato si era detto che era una squadra meravigliosa, un omaggio al compianto Franco Sensi – ha detto Ciarrapico – La Roma è partita pensando di fare un buon campionato, di vincere tutto, e invece…».

La colpa della crisi in casa giallorossa? «Certo la società incide sulla squadra, ma ognuno ha le sue responsabilità – ha spiegato Ciarrapico – Quando sono stato io Presidente ho portato Totti nella prima squadra. Con quello con cui la famiglia Sensi oggi paga Totti io pagavo tutti i giocatori». Chi, invece, ha fatto le scelte giuste, secondo Ciarrapico, è il Presidente della Lazio Claudio Lotito: «Ha dimostrato di essere una persona seria, sa fare bene i conti, quindi tanto di cappello. È stato preso in giro per come parlava, poi ha dimostrato di essere competente e molto bravo negli investimenti». Ciarrapico è colpito per la crisi della squadra giallorossa e ne parla anche con molta amarezza: «La famiglia Sensi ha fatto togliere dalla parete di Trigoria il mio nome tra i Presidenti. Io almeno una Coppa Italia ce l’avevo».

da romanews.eu

TamoilClaudio Tito, l’estensore dell’articolo su “La Repubblica” uscito quest’oggi sull’ipotesi di cessione del club dei Sensi, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport:

“I contatti che hanno cambiato la situazione risalgono alla settimana scorsa: Unicredit ha assunto una certa rigidità nei confronti dei debitori, tra i quali il club dei Sensi. Loro devono rientrare assolutamente del debito di Italpetroli e della Roma.
Inizialmente nel piano di rientro firmato a luglio, la famiglia Sensi aveva già chiesto la possibilità di una proroga per la prima tranche di pagamento, posticipandola così a marzo, attraverso una promessa verbale. Ad oggi, invece, tale promessa non è piu’ attuabile.

Unicredit non ha nessun interesse ad acquisire Italpetroli; può però avviare l’ipoteca del club per recuperare i soldi prestati. Questo è il rischio piu pericoloso per la Roma. Se la banca dovesse acquisire il restante 2% divenendo così pieno proprietario, il giorno dopo la società sarebbe in vendita.

I terreni di Torrevecchia e quelli petroliferi di Civitavecchia non consentirebbero comunque di rientrare del debito, in quanto non valgono quanto la somma in ballo.

Un aumento di capitale, con un’eventuale ingresso di un nuovo socio porterebbe si della liquidità da girare poi alla banca, ma in questo modo i Sensi avrebbero meno voce in capitolo nell’azienda.

Anche a luglio la Roma si è consultata con Galliani e quindi con Berlusconi, ed entrambi hanno fatto capire di poter intervenire su Profumo per la ricerca di un partner che potesse rafforzare la società dei Sensi. Questa crisi delle borse così violenta però, non ha permesso di attuare un piano del genere.

Unicredit sa che la Roma non ha la liquidità per saldare il debito e sta cercando dei gruppi ai quali offrire la società: la Tamoil, in questo senso, sembra interessata all’acquisizione di entrambe le società”.

Leggi l’articolo di Claudio Tito, uscito oggi su La Repubblica