giovedì, Aprile 18, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Luciano SpallettiCosa si aspetta dall’amichevole di domani? «Si pensa a rafforzare ciò che la squadra ha evidenziato fino a qui. Dovremo fare un passetto in avanti per quanto riguarda la condizione fisica. Anche se ho molta fiducia. È una situazione che portiamo avanti da diverso tempo e i miei calciatori si faranno trovare pronti».

Julio Baptista è un obiettivo della Roma? «È vero che la società sta trattando Baptista. Noi crediamo che le potenzialità del giocatore ci facciano comodo. Stiamo trattando con tranquillità, aspettandoci di tutto. Io non sono in grado di provocare tensioni alla società imponendo acquisti che non possono far parte delle nostra possibilità. Non mi piace anche perché da lì vengono le esasperazioni».

Si ripeteranno gara come Roma-Napoli o Siena-Roma? «È chiaro che ci sta di non andare a vincere su dei campi. Però, lo scorso anno, abbiamo ottenuto il successo a Napoli dove non ha vinto nessuno. Visto che il nostro calcio è difficile e c’è un livellamento verso l’alto, ci saranno conseguentemente gare complicate».

Un commento sulle dichiarazioni di Giuly e di Mancini. «Di Mancini non mi sembra abbia detto nulla di particolare: dipende da quello che si vuole evidenziare. È chiaro che lui voglia vincere la Supercoppa, come noi. Ludo mi rimane difficile pensare che possa essersi espresso in termini così crudi. Io lo conosco bene e con lui abbiamo avuto occhio un occhio di riguardo. Ha fatto buone cose e siamo stati attenti a concedergli alcune possibilità».

Mancini ha detto che non tutti erano trattati ugualmente. «Non lo so. Può darsi. Forse per lui ho avuto più riguardo. Se è stata fatta qualche differenza è stata a suo vantaggio. Mancini è venuto qui ed abbiamo scherzato: non ci saranno problemi quando lo ritroverò. Nello spogliatoio ci siamo detti parecchie cose».

La situazione di Totti. Giocherà a Frosinone o in Supercoppa? «Per la tempistica è difficile dire, perché ci sono rischi. Bisogna essere trasparenti nel considerare la situazione. Lui migliora e si impegna. Musa e Scala hanno lavorato bene: questo è evidente. L’importate è che lui guarisca in modo corretto, dando il suo contributo come ha sempre fatto. Per Frosinone valuteremo. Spero di metterlo in campo un pochettino. Vedremo e faremo un’analisi».

A Monaco si è vista la difesa a tre. Emergenza o consuetudine? E il vertice basso intercambiabile? «La difesa era così per l’emergenza e per le caratteristiche dei calciatori che avevo a disposizione. Per quel che riguarda il cambio del vertice basso di centrocampo, quella è un’ipotesi corretta che riproporremo anche domani».

Un messaggio ai tifosi: arriveranno due giocatori? «Si cercherà di portare a compimento un discorso di completamento della rosa. Bisogna imparare a rafforzare un concetto di squadra, non di giocatore. Al di là del fatto che cercheremo di trovare calciatori che possano aiutare a fare la differenza, bisogna lavorare sul gruppo, sulla squadra. Non sul calciatore singolo. Un elemento da solo non risolve nulla. Dobbiamo fare leva sull’emozione e sulla passione dei tifosi che molti non hanno. Loro ci possono dare cose per sopperire a differenza che si avranno sempre con alcune società finché le cose rimarranno così. Fare come Moratti o Abramovich non è possibile. È necessario vedere le potenzialità e possibilità. Conti sta lavorando bene sul settore giovanile con Alberto De Rossi. Nel mondo vincono Ferdinand, Cannavaro e Terry che hanno esperienze importanti. La ricerca è di coltivare i valori per il futuro senza spendere grandi soldi».

Un modello Roma, dunque? «Noi i soldi li abbiamo spesi. Possiamo dare stipendi che da tante altre parti non esistono. Da altre parti si dà di più. Ma anche ancora di meno. Bisogna fare come ha fatto la Roma, dove i giocatori sono sempre pagati. E i ragazzi attraverso la correttezza hanno gli stimoli, facendo attenzione anche ai risultati. Poi si è visto che in finale di Coppa Italia a Milano non si entra in partita con tanti ragazzi in campo e si perde 3-1».

Le condizioni di Doni e Taddei. «La prossima settimana ricominceranno tutti e due a lavorare. Loro hanno avuto dei problemini. Spero di averli a disposizione per la prossima gara».

Il futuro di Alvarez? «Ha fatto due strappi importanti contro il Monaco. Ha avuto molte interpretazioni dove doveva dare di più. Lui ha queste qualità e valuteremo».

Da dove arrivano le difficoltà della trattativa per Júlio Baptista? «Il discorso va di pari passo: se una società lo vuol dare, si lima qualcosa per andare incontro al giocatore. A noi Baptista interessa e Pradè ne sta parlando. C’è da vedere se riusciremo. Abbiamo comunque un numero d’elementi se una trattativa non va a termine».

Il ruolo di Baptista? «Ne può occupare diversi. Ha forza fisica e tecnica. È di facile collocamento. Ha la stessa filosofia della squadra: essere duttili. Questo ci ha portato agli obiettivi».

È ipotizzabile un incontro con i tifosi al Flaminio? «Noi non vorremmo chiudere le porte. Non si possono fare entrare i tifosi perché non ci sono misure per il pubblico a Trigoria. Vogliamo avere più contatto e disponibilità. Se fossi nelle possibilità di dare consigli, toglierei le reti al campo della Primavera. Sempre più contatto e vicinanza. La gente dentro fa piacere. Così i calciatori hanno anche l’affetto che potrebbe creargli lo stimolo ancor di più. Non c’è qualcosa di programmato per non andare in questa direzione».

Quale è il ruolo con meno ricambi? «Non è così. Ora come ora la Roma è coperta. Se capita la situazione, può succedere da più parti. Senza dire “questo non è buono” o cose del genere. Dobbiamo partire da una base di qualità. E poi vedere di fare altro perchè gli altri si organizzano e dobbiamo fare lo stesso».

Su Baptista tempo fa lei disse alcune cose, oggi tutt’altre. Cosa è cambiato? «Prima eravamo all’inizio e si faceva una trattativa un po’ nascosta. Ora è più aperta. Era tra i considerati e può ricoprire diversi ruoli. Ha fatto gol da prima punta, ma sa fare anche il mediano davanti alla difesa. È duttile».

Le parole di Mutu? «Mutu è della Fiorentina. È bravo e lo ritroveremo come un avversario che stimiamo. E lo evidenzia il fatto che lo abbiamo richiesto. Non avremo problemi ad affrontarlo».

Per completare reparto offensivo, servono due o tre elementi? «Servono due calciatori. Se qualcuno andrà via se ne possono prendere anche tre. Valuteremo giorno dopo giorno. L’importante è avere la possibilità di cambiare in tutte le partite, eliminando cali di tensione».

Al gol di Totti ieri in allenamento, cosa ha pensato? «Quando calcia se si ritaglia spazio, suonano le campane. Bisogna veder se riesce a crearsi lo spazio. Dovremo vedere la continuità nei 90’».

Quando riuscirà a disputare 90’ ai sui livelli? «Non prevediamo niente. Soprattutto con elementi che mentalmente evidenziano la sua ricerca. Vedremo la sua voglia e sono convinto che riuscirà a rientrare prima del solito».

(A margine, ndr)

«Sky, a fine gara, dovrebbe premiare anche il calciatore che evidenzia i comportamenti più corretti, non solo quello che gioca meglio».