mercoledì, Maggio 14, 2025 Anno XXI


da asroma.it

Serie A Tim – Stagione 2009/2010
12a giornata
F. C. INTERNAZIONALE – A. S. ROMA
Domenica 8 Novembre 2009, ore 20.45
Stadio “Giuseppe Meazza” di Milano
Arbitro: sig. Rocchi

A.S. Roma
  • Andreolli
  • Artur
  • Baptista
  • Bertagnoli
  • Brighi
  • Cassetti
  • Cerci
  • Cicinho
  • De Rossi
  • Faty
  • Guberti
  • Lobont
  • Menez
  • Mexes
  • Motta
  • Okaka
  • Perrotta
  • Pizarro
  • Riise
  • Tonetto
  • Vucinic

da forzaroma.info

Josè MourinhoVigilia di Inter-Roma, Josè Mourinho in sala stampa, quasi in contemporanea con Ranieri, parla ai giornalisti e non sottovaluta l’impegno contro i giallorossi “Inter-Roma partita tra grandi squadre – ha detto Mourinho in conferenza stampa – le qualità in campo sono alte e la classifica non rispecchia le loro reali potenzialità. Ci sono 14 punti di differenza, è vero, ma hanno perso dei punti per strada. Ma la Roma e i suoi giocatori mi piacciono. Non so come giocherò, Ranieri in genere gioca con il 4-4-2 o il rombo o il 4-4-1-1 ma stiamo lavorando per non rendergi vita facile.
Io, Mago Mourinho? L’effetto su di me dopo una vittoria o dopo una sconfitta è esattamente lo stesso: dopo la vittoria di Kiev non ho provato nulla di diverso rispetto a quando la stampa scrive di me che non sono un allenatore, ma solo un comunicatore. Il rumore dei nemici? Tornerà a farsi sentire presto, ma non è un problema. È una cosa che mi motiva, ma ripeto il mio spirito non cambia né dopo una sconfitta né dopo una vittoria, la vita non cambia, bisogna guardare alla prossima partita. Non sono un bambino per essere sulla luna perché stiamo facendo bene.
In Champions abbiamo ottenuto una bella vittoria, storica, ma solo una vittoria, 3 punti come le altre per cui non cambia molto. Non capisco questo stato euforico, noi continuiamo a lavorare sodo come sempre. Dobbiamo dimostrare di essere squadra di grande mentalità, che non si stanca mai”.

da romanews.eu

La conferenza stampa integrale (parola per parola) di Claudio Ranieri, allenatore della Roma, alla vigilia di Inter-Roma.

Claudio RanieriSi è parlato di rivoluzione Roma, di un cambio di modulo, di tornare al rombo. C’è bisogno di cambiare il look della Roma? “Domani sarà una gara difficile e io devo prendere in considerazione tutte le cose. Il discorso è aperto anche al rombo”.

E De Rossi vertice alto? “Volete sapere troppo”

Quali sono i problemi risolti e quali quelli ancora da risolvere? “La Roma era una squadra nervova, insicura, che non lottava, che si arrendeva. Ora vedo che lotta su ogni palla, reagisce, ci crede fino all’ultimo secondo. Abbiamo fatto notevoli passi avanti”.

Il test di San Siro è un test verità? “Non c’è proporzione. L’Inter viaggia con il vento in poppa. Qui ci sono mille problemi, che stiamo cercando di risolvere. Noi abbiamo la peggior difesa e non vogliamo prendere in giro nessuno. Vogliamo fare la nostra gara, lottando, e non arrendendoci”.

Juan, Burdisso e Doni come mai sono out? “Non hanno recuperato. Non mi assicurano neanche un tempo. Juan non si sente sicuro. Ha fatto dei movimento ma non si sente sicuro, anche se non ha avvertito dolore. Forzarli e metterli in campo significa rischiare di dover fare sostituzioni subito e non possiamo permettercelo”.

Andreolli come sta? “Lui non mi ha detto niente e io non ho detto niente a lui. Sta bene”.

Siete diventati amici con Mourinho? “Né amici, né nemici. Lo stimo. In Champions hanno fatto una gara perfetta, dando prova del loro potenziale. La squadra c’è. La vittoria in Europa può dare una spinta maggiore all’Inter”.

Ha dato tutto nei primi mesi a Roma? “Sto dando anche di più. Non sono mai soddisfatto. C’è sempre da migliorare, da lavorare. Sto dando tutto me stesso e lo farò anche in futuro, per 25 ore al giorno”.

Doni e Juan giocheranno con il Brasile? “Non lo so, decide società”.

Quale dovrà essere l’approccio alla partita contro l’Inter? “Come quello che abbiamo avuto contro Milan e Fiorentina. Una squadra tonica, gagliarda che si va a giocare la sua partita. Mi aspetto un match così. Una squadra volitiva, che vuole segnare e non vuole subire reti. Tatticamente ho pensato a qualcosa, ma non lo vengo a dire a voi. Sicuramente Mourinho deve pensare meno di me”.

Questa è la Roma delle rimonte, così è stata definita. Ci si aspetta ora, magari, una Roma capace anche di chiudere le partite? “E’ quello che ci auguriamo tutti, me compreso. Fin dall’inizio abbiamo intrapreso un percorso mentale con l’intento di lottare e giocare fino in fondo. Non siamo continui in tutto e per tutto. Però i ragazzi sono determinati e questo è molto importante. Finora abbiamo dimostrato che, quando ci fanno gol, reagiamo. Migliore sarebbe non prenderne, ma farne”.

Ha sottolineato la grande prova dell’Inter in coppa. Ma i nerazzurri hanno rischiato seriamente di uscire dalla Champions. Tra l’altro è stato fischiato erroneamente un fuorigioco a Shevchenko “Gli episodi fanno sempre storia a sé, fanno il bello e il brutto del calcio. Analizzando la partita, si sono viste due squadre che si sono date battaglia per novanta minuti, inseguendo la vittoria. L’Inter fino in fondo ci ha creduto ed è stato meraviglioso da parte loro”.

La Roma fino ad oggi ha giocato 19 partite ufficiali. Juan ne ha giocate soltanto due per intero e, se sommiamo il minutaggio accumulato, non arriva a sei gare. Cos’ha questo calciatore? “Ha problemi muscolari, l’abbiamo detto mille volte. Ce li ha avuti in Germania e ce li ha qua. Cerchiamo di monitorare ogni aspetto, dall’allenamento all’alimentazione, sperando che riesca a venirne fuori “.

Possono incidere sulle scelte future, certe situazioni carenti a livello di continuità? “Non pensiamo al prossimo anno. Fatemi pensare a domenica”.

A Roma c’è chi inizia a mugugnare in particolare per le prestazioni dei brasiliani che sono quei giocatori che incarnano un po’ meno quel tipo di mentalià che chiede lei, anche sotto l’aspetto del sacrificio. Lei cosa si sente di dire ai tifosi, devono aspettare in questo senso? “Dobbiamo tutti aspettare, mica solo i tifosi. Poi alla fine si tireranno le somme. Per me Juan è un giocatore importantissimo. Con lui in campo la squadra ha perso pochissime volte. Vanno valutate tutte le cose”.

Quali sono le armi che può sfruttare la Roma nella gara contro l’Inter per tentare di vincerla? “Noi cerchermo di fare la partita perfetta, cosa che quest’anno ancora non c’è riuscita. Loro dovranno sbagliare qualcosa. Le nostre armi sono quelle di essere concentrati novanta minuti, di riuscire nelle nostre giocate e concretizzare al massimo le occasioni che creiamo”.

Secondo lei questo è un campionato già finito per l’Inter? “Mi dispiace non far parte dell’alta classifica. In questo momento io non penso se l’Inter ha finito il campionato o meno. Io guardo le altre. Ha molti punti di vantaggio, ma il campionato è ancora lungo. Fossi la seconda ancora ci spererei e lavorerei per raggiungerli”.

Mourinho più bravo o fortunato ad allenare una squadra come l’Inter? “Ognuno ha quello che si merita. E’ un allenatore giovane. Dove è stato ha vinto. Gli è stata data questa squadra e sta cercando di portarla alla vittoria della Champions. E’ un allenatore capace e credo stia facendo bene nel campionato italiano. Ama molto il suo lavoro e questo è molto importante”.

Lei ha dimenticato le battute che vi siete scambiate lo scorso anno? “Fanno parte del sale e del pepe della vita. Tirarle fuori adesso non…”.

Le ultime uscite della Roma sono state “sfortunate” dal punto di vista della direzione arbitrale. Dopo la sconfitta col Milan, lei disse che i giocatori le avevano riferito che si aspettavano di ricevere un certo trattamento. Alla vigilia della partita con l’Inter avete parlato dell’arbitro? “No, non ne abbiamo parlato”.

Si sente tutelato dalla designazione di Rocchi? “Credo di sì, è un ottimo arbitro, speriamo sia in gran forma”.