Categorie Articoli by CdR Virgolettato Scritto da Er Pasquino mercoledì, 21 Gennaio alle ore 12:01
Lettera aperta Preg.mo Spett.le Spett.le Spett.le Oggetto: Provvedimenti limitativi della sosta nelle aree adiacenti allo Stadio Olimpico in occasione dello svolgimento delle manifestazioni sportive. Memoria di intervento nel procedimento ex art. 10, comma 1, lett. b) L. 241/90. Pregiatissimi Signori, chi vi scrive è un gruppo di sostenitori dell’A.S. Roma, potete definirci anche “tifosi”, la maggior parte dei quali abbonati, riuniti nell’Associazione “Core de Roma” e che si reca regolarmente allo Stadio Olimpico per sostenere la propria squadra. Noi non rappresentiamo che noi stessi, ma sappiamo che ciò che vi manifestiamo è un disagio diffuso, che travalica le nostre persone e si estende a tutti coloro che si recano allo Stadio Olimpico, siano essi sostenitori dell’A.S. Roma piuttosto che delle squadre ospiti, e che coinvolge anche i nostri “dirimpettai”, i sostenitori della S.S. Lazio, ai quali, per una volta, ci sentiamo accomunati dagli stessi problemi e dalle stesse difficoltà. In occasione della partita di campionato Roma-Milan dello scorso 11 gennaio, disputata, come ormai accade costantemente, per esigenze televisive, nelle ore serali dalle 20:30 alle 22:30, e che ha visto la presenza di oltre 53.000 spettatori, ci siamo trovati nella quasi impossibilità di parcheggiare nelle zone adiacenti allo Stadio Olimpico, salvo poi versare nelle tasche dei “soliti” parcheggiatori abusivi che presidiavano i pochi parcheggi disponibili, il nostro periodico “obolo”. Nel caos che si è determinato in quella situazione, tra i rappresentanti del Corpo dei Vigili Urbani che, attanagliati nel traffico, non erano in grado di dirci dove la sosta fosse consentita e dove vietata, tra transenne e nastri che impedivano l’accesso dove solitamente, per anni, abbiamo posteggiato l’auto, abbiamo appreso che vi sarebbe un non meglio identificato “Piano di Emergenza” volto a vietare progressivamente la sosta in tutte le zone, ed anche in quelle in cui essa è normalmente consentita, adiacenti allo Stadio. Gli stessi organi di informazione hanno dato poi risalto a questi provvedimenti, senza peraltro meglio identificarli, definendo una sorta di mappa dei divieti che, progressivamente, pare dal prossimo 1° febbraio, ci impediranno di lasciare l’auto nei pressi dello Stadio. Le medesime difficoltà le abbiamo patite appena tre giorni dopo, per il recupero infrasettimanale della partita Roma-Sampdoria, alla quale pure hanno assistito circa 32.000 spettatori e quindi circa 20.000 spettatori in meno della partita precedente. Nessuna indicazione che ci dicesse dove, effettivamente, la sosta fosse consentita. Solo il passa parola tra di noi e, ovunque, divieti e Vigili Urbani che ci allontanavano da dove avevamo intenzione di posteggiare, pena la rimozione dei veicoli. Senza mezzi termini noi, con il dovuto rispetto per le Istituzioni preposte alla sicurezza e che hanno deciso simili misure, ne contestiamo il metodo ed il merito. Provvedimenti come quello che contestiamo, ed adottato tanto improvvisamente quanto in modo superficiale, richiedono non solo una effettiva pubblicità, ma soprattutto, la precisa indicazione di cosa è lecito e di cosa è vietato. Prima bisognava individuare le aree di sosta, darne effettiva pubblicità con manifesti e cartelli, rafforzare il sistema dei mezzi pubblici intorno allo Stadio, al momento palesemente insufficiente specie nelle ore serali (basti considerare che la Metro A chiude il servizio alle ore 23:30 e che le linee di autobus e di tram dopo la partita diminuiscono drasticamente le loro frequenze invece di aumentarle), introdurre, all’occorrenza, quel servizio navetta dalle aree di parcheggio più lontane (che solo ora viene neppure introdotto, ma solo ipotizzato), e poi, solo dopo aver preso queste misure, si poteva, serenamente, pretendere il rispetto dei divieti di sosta. Né l’Amministrazione comunale può opporre di essere stata presa in contropiede. In tutti questi anni, e sono ormai quasi 20, nulla è stato fatto per aumentare o regolare in modo razionale la sosta intorno all’Olimpico e/o per aumentare la fruibilità dell’impianto. Ci permettiamo di contestare, poi, che le misure adottate abbiano un reale effetto per il rafforzamento della sicurezza. Per le ragioni che abbiamo illustrato chiediamo, quindi, ai soggetti in indirizzo, secondo le rispettive competenze, di disporre e/o di adoperarsi affinché: Chiediamo che la presente lettera venga considerata come atto di intervento, ai sensi dell’art. 7 L. 241/90, nel procedimento relativo alla limitazione della sosta nelle aree adiacenti il Foro Italico e quindi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10, comma 1, lett. b) della medesima legge n. 241 del 1990, come memoria scritta che codesta Amministrazione ha l’obbligo di valutare in quanto strettamente pertinente all’oggetto del procedimento. Attendiamo quindi un cortese riscontro alla presente e, all’occorrenza, di essere sentiti per illustrare le nostre ragioni. Con Osservanza Ass. “Core de Roma” |
