lunedì, Maggio 05, 2025 Anno XXI


In molte culture si immagina il giorno dello scontro finale tra le forze del Male e quelle del Bene. La visione o la previsione dell’Armageddon si rafforza vieppiù nel bisogno che ha anche l’ultimo degli ultimi di conquistare uno stato definitivo di consapevolezza di una verità completa e svelata, cioè priva di veli.
Qualche Dio bizzarro, tra tutti preferiremmo Apollo, ha regalato alla nostra storia questo 17 di giugno. Giorno fausto ed infausto contemporaneamente, che ci ha regalato una delle più grandi gioie della nostra vita ed ora si riserva un’amarezza con il Capitano che abbandona casa sua.
E’ un addio definitivo? Tex Willer avrebbe risposto “Quien sabe” (Chissà).
Di certo dovrà cambiare questa proprietà e speriamo che ciò avvenga presto anche se il Nostro già ci ha detto che: “passano i Presidenti e passano i giocatori, le bandiere no”, cosa che noi sappiamo bene e che abbiamo già rappresentato coreograficamente in curva qualche anno fa.
E quale è questa verità svelata? Immaginavamo tutti, ora è acclarato, che dentro alla Roma ci fosse una sorta di cupio dissolvi che entrava sempre in ballo ad un metro dalla meta. Era il prosaico “Mai na gioia”. Immaginavamo tutti, ma ora è palese, che ci fossero dirigenti più attenti al loro ritorno di immagine che al bene della Nostra Roma. Immaginavamo tutti, ora è dichiarato, che molti giocatori prendessero la Roma come un esercizio fisico e non come la cosa più importante della loro carriera di professionisti. Immaginavamo tutti, e il silenzio o gli applausi che si è preso il Capitano in alcuni passaggi ce lo hanno materializzato davanti agli occhi, che molti degli astanti che dovrebbero esseri li a salvaguardia della fedeltà al servizio dei lettori siano invece quattro scribacchini senza dignità.
Paradossalmente ne usciamo con una speranza che nessuno i ha palesato se non i silenzi, i sorrisi e gli ammiccamenti del Capitano. Ci saremo e ci rincontreremo a valle di questa parentesi sfortunata he ci ha regalato una Banca che ha voluto fino alla fine far quadrare un cerchio che non ha tenuto conto del rapporto fortissimo tra la Roma e il suo popolo.
Quella “occhiuta rapina” che allora tutti sbeffeggiarono ma che ci ha consegnato ad un verboso signore disinteressato delle nostre sorti, alla nostra storia, ai nostri valori.
Oggi sappiamo quasi tutto e ce l’ha raccontato il Nostro Capitano. Shame on you Mr.Pallotta. Shame on you Mr. Baldini. Roma vi schifa.