Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr mercoledì, 15 Maggio alle ore 02:15
Il nostro commento sull’ennesima tragedia che si consuma in seno alla nostra squadra gestita in maniera raffazzonata, senza anima e senza cuore ma anche senza lungimiranza da tristi figuri che risiedono tra le brume anglo-americane è quasi pleonastico. Non c’è tifoso, non c’è sportivo, non c’è persona, che possa comprendere e/o avallare la scelta di questi personaggi di non rinnovare il contratto a Daniele De Rossi. Decidere di privarsi dell’uomo, del capitano, dell’amico, del guerriero, del simbolo, dell’uomo-spogliatoio, di uno dei figli prediletti della nostra città è talmente autolesionistico che ci fa pensare che ormai sia stata varcata quella sottile linea rossa … e gialla che demarca il confine tra la lucidità e la follia. Sconosciuti dalla dubbia fede sportiva ci hanno comunicato le decisioni dell’azienda Roma in merito a Daniele De Rossi. E intanto il tempo se ne va, si porta via la nostra gioventù, i nostri eroi, si è portato via Agostino, il Principe, Francesco e ora Daniele, che però sanno che Roma è loro e con loro per sempre. La sottile linea che divide noi e voi è questa, una sottile linea rossa… e gialla che demarca il confine tra la lucidità e la follia. Sempre forza Roma |