sabato, Luglio 05, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Luciano SpallettiLa conferenza integrale (parola per parola) di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Sampdoria:

Cosa ha insegnato la partita con il Milan? “Ha insegnato che ce la possiamo giocare con tutti. Poi è inutile analizzare il pelo nell’uovo perchè di errori nel calcio ce ne saranno sempre”.

La cosa che le è piaciuta di più? “L’ordine nel primo tempo, la reazione dopo il gol del 2-1 che poteva crearci problemi e la partita nel complesso”.

Le ha fatto piacere lo striscione esposto dalla Curva Sud? “Grandissimo piacere. Non l’avevo visto come era dal campo, non mi ero accorto come fosse esteso. Non è il solito che tiene mio cugino! Le mani erano tante, mi ha fatto enormemente piacere”.

La risposta ad Ancelotti è arrivata dai tifosi? “Ancelotti è un allenatore che può ambire alla panchina della Roma, è giusto che i tifosi apprezzino questo affetto”.

Le condizioni fisiche di Menez. “Il giorno che abbiamo ripreso la preparazione ha avuto un problemino muscolare: sembrava una cosa più lieve ora sembra una cosa più grande”.

Quindi nessun problema di sovrappeso? “Semmai problemi di sottopeso, non di sovrappeso: mettesse qualche chilo in più sarebbe meglio!”.

Che effetto le hanno fatto le dichiarazioni di Mexes? “Ieri ho parlato con Mexes una decina di minuti nel mio ufficio: tutto il contrario di quello che ci siamo detti. Per prendere per buone le ultime dichiarazioni devo riparlare con lui. E’ un grande professionista mi ha detto che vuole fare bene per la società stessa, che lo merita. Questa società avrebbe la possibilità di dire qualcosa. A me è parso che volesse rimanere. Invece che un mercato di calcio, però, questo sembra un mercato rionale. Così non va bene, la società è nelle condizioni di potersi difendere”.

Se il giocatore a lei dice alcune cose e poi ne dice altre il problema è di Mexes. Non di chi le riporta. “Ho solo detto che lo devo risentire. Parlerò con lui: a me ha detto che qui sta benissimo e vuole restare. Bisogna arrivare quarti e pedalare forte. Per quanto riguarda discorsi di manager che intervengono quotidianamente a Roma, dico che è un mercato rionale. Io dico che la società sarebbe in grado di farsi rispettare di più per le cose che gli vengono dette o imposte. Il fatto che un giocatore ci faccia un favore a rimanere qui non è il modo corretto di ragionare”.

Non è anomalo che la società non intervenga? “Si può chiedere anche a Mexes, dirà lui: se è intervenuto ad una tv non si possono equivocare le cose che ha detto. Sono convinto che la società interverrà: c’è un direttore sportivo, un direttore tecnico, sono certo che la società dirà le sue ragioni”.

Il contratto di Panucci: la società è in ritardo nella trattativa per il rinnovo… “Nel calcio ormai ci sono tantissimi giocatori che sono in scadenza e devono giocare, perchè sono pagati. Non vedo perchè diversamente. Il discorso è sempre quello degli obiettivi in comune da raggiungere. Il riferimento è che la società aveva fatto vedere disponibilità”.

Ci sono nove giocatori, un record negativo in serie A, in scadenza di contratto 2010. Può essere anche un problema, un disturbo psicologico per chi vuole un adeguamento contrattuale, il riferimento è a Vucinic, o altri giocatori che vorrebbero un contratto più lungo? “Che vuol dire ‘Io voglio un contratto più lungo’. Noi si vuole arrivare quarti, bisogna lavorare in maniera seria e corretta, bisogna esibire grande professionalità e questi discorsi sconfinino in qualcosa di diverso da quello che deve essere il dna di un professionista”.

Totti ha dichiarato: “Non credo ci siano giocatori che siano considerati più di altri dalla stampa o dai giornali, semmai è normale che vengano messi in risalto chi ha fatti quel qualcosa in più dal punto di vista dello spettacolo” “Non ho letto neanche questa e mi sembra corretto che il giornalista analizzi le performance del giocatore e metta in evidenza quello che in una partita ha fatto di meno o quello che è stata la somma del rendimento del calciatore in più partite”.

Lei domani avrà a disposizione viste le assenze di Vucinic, Totti, Okaka e Menez, avrà solo due attaccanti: Baptista e Montella. Potrebbe comportare rischi l’ipotesi di vederli insieme? “Bisogna valutare bene quello che potrebbe essere il sistemare alcune cose dopo aver iniziato la partita, avere la possibilità di dare un impulso alla gara in un senso o nell’altro, per cui andranno fatti dei ragionamenti a 360 gradi”.

Cassetti? Il ginocchio destro? Potrebbe allenarsi in gruppo? “Penso di averlo a disposizione se non succede qualcosa oggi. Ieri mancavano dal gruppo più di uno, però dopo una partita in notturna è difficile allenarsi la mattina dopo o essere nelle condizioni di sviluppare un allenamento. Diversi sono rimasti in palestra, altri sono venuti a correre fuori, altri hanno fatto defaticante dentro la piscina, però non ci dovrebbe essere nessun problema per domani”.

Quanto può dare Baptista? Fino ad oggi quanto ha dato secondo lei e cosa si aspetta dal giocatore? “Mi aspetto che continui ad impegnarsi come ha sempre fatto, lui ha già dato quello che doveva dare e mi aspetto altrettanto, che continui a fare le cose per il gruppo e per la squadra come ha tentato di fare fino in questo momento. Il ragazzo si è visto, un professionista perfetto”.

La Sampdoria che squadra è? E rispetto a quando l’avete incontrata che cosa cambierà e cosa potrebbe cambiare? “La Sampdoria non ha cambiato assolutamente niente, quella partita lì stavamo attraversando un momento particolare, la squadra da un punto di vista mio si vedeva che poteva reagire da un momento all’altro, poteva succedere in quella partita lì, è successo subito dopo, ma avevo a disposizione calciatori che oggi non ho, come lo stesso Francesco, per cui non è che ora sia meglio dell’altra volta e che le problematiche siano minori, sono le stesse e dobbiamo essere una squadra, un collettivo forte”.

Onestamente ha detto di puntare al quarto posto, guardando la classifica si deprime o pensa che ci sia tempo per recuperare visto che il pareggio dell’altra sera vuol dire poco? “Se dico che possiamo puntare al quarto posto penso che ci sia tempo per recuperare”.

Totti ieri si è allenato e oggi sul giornale diceva che tornerà contro il Napoli. E’ una previsione che può calzare? “L’ho visto primo e gli ho chiesto come era andata, ha detto che si sentiva bene per cui si continua giornalmente, non è che si possono fare delle scadenze ma mi fa piacere che lui si molto positivo nelle previsioni di rientro”.

Ha avuto la sensazione che Baptista faccia valere poco il suo fisico, che sia un giocatore prestante che spesso va per terra e che non lotta su tutti i palloni con grinta? “Ho avuto la sensazione opposta che lui lotti su ogni pallone e che tenti di mettere a disposizione della squadra le sue caratteristiche che includono anche questa qualità della forza fisica e molte palle inattive vengono gettate su di lui proprio perché è bravo a metterle in terra con il petto e a far valere la sua prestanza”

Torno sull’argomento Mexes, lei ha detto che il giocatore le ha detto di voler rimanere a Roma. La società le ha detto di voler trattenere il giocatore? “Di Mexes si è già parlato, io andrei a qualcosa di diverso, perché quando ci si sofferma troppo io mi dilungo per dare le risposte e non voglio darne tre uguali”?

La società? “Chiedilo alla società cosa pensa, io so che quello che hanno fatto in precedenza per Mexes mi sembra sintomatico di quali siano le loro intenzioni. Il livello del trattenimento non ci si arriva mai, bisogna vedere cosa vuole il calciatore e cosa vuole la società per trattenerlo”

Lei ha detto: “Non dovessimo arrivare al quarto posto avremmo fallito tutti”. Ci spiega meglio cosa intende per tutti? La squadra è da quarto posto e quindi il fallimento sarebbe tecnico, o la squadra non è da quarto posto? “La colpa è sempre mia, io ho un ruolo fondamentale, secondo me la squadra può arrivare quarta e se non ci arriviamo io sono il primo ad essere imputato”.

Vista la carenza di punte è possibile un ritorno al vecchio modulo domani? “Gli esterni mancano tutti, per cui se manca qualche punta bisogna inventarne uno nuovo. No, secondo me sia Montella sia Baptista possono ricoprire quel ruolo lì, la nostra è una squadra che ha fatto vedere negli sviluppi questa qualità di farsi trovare a diversi calciatori in fase di conclusione, di conseguenza si userà la stessa interpretazione di movimento e di inserimento continuo per creare delle possibilità ai centrocampisti che abbiamo di trovarsi in zona gol”.

Lei ha ribadito la possibilità di arrivare quarti, nel caso questo obiettivo fallisse, il suo progetto come andrebbe letto? Nel caso non venisse riconosciuto ai giocatori quello che lei chiede che venga riconosciuto, lei come si porrebbe e come la prenderebbe? “Se riusciamo a vincere questa partita sicuramente avremmo una classifica diversa, e si potrà vedere poi ancora più concreta la possibilità di arrivare in quella posizione. Lasciamo passare queste partite ed i se e i ma facciamoli dopo”.

Riguardo le dichiarazioni con Mexes, lei ha detto “Bisogna raggiungere certi obiettivi”. “E’ in funzione a quello che deve pensare il calciatore. Il calciatore oltre che rimanere a Roma deve essere disponibile e carico di intenzioni, non una disponibilità “è già tanto che ci sono”; le intenzioni devono essere di raggiungere gli obiettivi, di impegno massimale, di modo di pensare corretto, non c’è da fare solo presenza ed è quello che abbiamo detto più volte dicendo che bisogna sempre pensare alla squadra. Il raggiungimento degli obiettivi di squadra deve essere ciò che da lustro ai calciatori, singolarmente”.

Questa potrebbe essere la volta buona di Cassano a Roma, come vede la maturazione di questo ragazzo? Poteva far comodo a questa squadra? “Cassano può far comodo a chiunque, ha fatto vedere di essere un grandissimo calciatore che fa parlare di se, anche per un eventuale mercato importante che lo riguarda e potrebbe essere un problema in più per la nostra squadra perché lui è un grandissimo calciatore. Ha trovato un ambinte dove lui sta vivendo con tranquillità e serenità tutto e di conseguenza rimette a disposizione del calcio le sue indubbie qualità”.

E’ giusto il Fifa Word Player a Cristiano Ronaldo? O era meglio darlo a Messi? “Vanno bene a tutti e due, secondo me è giusto a tutti e due”.

Dalle sue dichiarazioni mi è sembrato di cogliere un po’ di ironia nei confronti di Totti. Sono io che penso male o c’è qualcosa che non va? “Lei pensa male e questo mi fa sorgere il dubbio che pensi male anche a quelle che sono le mie dichiarazioni verso gli sportivi. Il giochino è questo, o di farmi litigare con Totti o di farmi litigare con gli sportivi. Io non litigherò né con uno né con gli altri ed è difficile anche che ci riesca lei. Per quanto riguarda questo discorso, il messaggio che deve passare alla squadra è quello che o si vince a livello di squadra o sennò siamo ridimensionati anche individualmente. Questo è indubbio, se poi voi riuscite anche a far capire a Totti qualcosa di diverso vuol dire che siete bravi, ma lui da me capisce benissimo. Poi è chiaro che dopo diecimila volte che ho detto che Totti per noi è un calciatore diverso, che ha di più e si mette sempre in discussione. Io se voglio dire qualcosa a Totti glielo dico, come l’altra volta che dissi “deve farsi trovare più a disposizione della squadra” e lei ha scritto “Totti deve correre di più” non era così. Totti deve farsi trovare più a disposizione, è una interpretazione sbagliata la sua, perché la squadra ha bisogno di lui e diventa fondamentale per la squadra”.

Quindi nessun problema con Totti? “Dal punto di vista mio no, se poi lei attraverso le telefonate della sera sa qualcosa di diverso ce lo dica, perché io lo sento tutti i giorni e quello che era il mio discorso mi sembra di averlo chiarito bene. E lo devo prendere nella maniera giusto tutti, perché i risultati di squadra e non gli obiettivi personali da raggiungere, i risultati di squadra che devono interessare dentro la Roma, il collettivo, la squadra, dove arriva la squadra, perché sennò quell’anno che siamo arrivati in fondo anche individualmente uno riesce meno ad avere quella pubblicità che è bella, che è giusto che ce l’abbiano, ma che bisogna tenerela viva. Bisogna ringraziarvi della pubblicità che vi date, ma quando si parla di collettivo sono sempre quelli della squadra che mettono in evidenza il singolo”.

(testo a cura di Visco – Di Segni)