giovedì, Luglio 03, 2025 Anno XXI


da sportmediaset.mediaset.it

Il giallorosso infortunato allo stesso ginocchio operato ad ottobre: altri sei mesi di stop

Alessandro FlorenziIntervento concluso, operazione riuscita. Dopo la nuova rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, Alessandro Florenzi è stato operato questa mattina a Villa Stuart a Roma: ora l’esterno giallorosso dovrà restare fermo per altri sei mesi. La risonanza magnetica ha effettuata in mattinata aveva infatto confermato i timori della vigilia: per il 25enne romanista la stagione è finita e tornerà in campo solo la prossima stagione.
Florenzi si era nuovamente fatto male da solo: mentre tentava un ‘velo’ durante un allenamento con la Primavera è arrivata la torsione innaturale del ginocchio. Difficile dire se qualcuno abbia sbagliato nel suo caso, il piano di recupero stava proseguendo senza intoppi secondo i protocolli ormai collaudati. La casualità potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale, riportando l’orologio indietro di quattro mesi.


da forzaroma.info

Infortunio Florenzi, Mariani: “Il ginocchio era perfetto, è stata solo sfortuna”

Circa un’ora dopo l’intervento chirurgico al ginocchio di Alessandro Florenzi, il professor Mariani, che ha effettuato entrambe le operazioni, ha incontrato i giornalisti a Villa Stuart per fornire alcune informazioni in più riguardo all’infortunio del giallorosso. Con lui anche il medico della Roma Alessandro Del Vescovo.

MARIANI
In che condizioni ha trovato il ginocchio di Florenzi?

“Ottime, non scherzo. A parte la rottura acuta del trapianto, la prima volta lui aveva avuto una rottura del crociato, una rottura del menisco esterno, una rottura del menisco interno. Oggi ho ritrovato i menischi perfettamente guariti, il legamento era perfettamente guarito e s’è rotto”.

Infortunio casuale o per altri problemi?
“Non ci sono altri problemi, ma c’è l’elemento sfortuna. Devo usare un’altra parola, più comprensibile: non ho la pretesa di fare dei robocop dopo che li opero. Io opero persone normali e faccio un trapianto in modo che, grosso modo, è come quello del Padre Eterno, un pochino meno perché non ho questa pretesa. Si rompe quello e si rompe questo. Ci sono giocatori che, appena rientrano, si rompono l’altro crociato. Qui si sta allenando un portiere di cui non faccio il nome, ma lo conoscete, che si è rotto l’altro ginocchio. L’intervento non dà la garanzia che il ginocchio sia più forte di quello del Padre Eterno. Purtroppo a questo non posso arrivare ancora, ma mi sto impegnando”.

Non sono stati affrettati i tempi di recupero quindi?
“Assolutamente no. Era nei perfetti tempi di recupero, i tempi di Ruediger, Mario Rui, Capradossi, Ponce e chi altri. Sono i tempi classici dei 4 mesi in cui al terzo mese io ridò il giocatore alla squadra in buone condizioni. E Florenzi era in perfette condizioni al controllo che ho fatto l’1 o il 2 febbraio. Era perfetto. Nessuno di voi ha tamponato? E non avete poi ritamponato anche voi? Quindi ogni tanto succede, non è che mettere a posto la macchina ci dà la garanzia di non avere più incidenti”.

Essendo una seconda operazione, i tempi di recupero si allungano?
“E’ un reintervento, quindi i tempi sono forse leggermente più lunghi, ma grosso modo seguirà lo stesso protocollo”.

DEL VESCOVO
La dinamica dell’infortunio?

“Si stava allenando con la Primavera, mi allaccio al discorso del professore. E’ stato un gesto fortuito, perché girandosi rapidamente è andato, come si dice, in stress valgo e rotazione, per cui la gamba è rimasta ancorata al terreno di gioco e la coscia ha fatto la traslazione rotatoria, questo ha prodotto un trauma acuto sul legamento che si è rotto”.