venerdì, Marzo 29, 2024 Anno XXI


Passata la partita e il suo immediato post, pieno di euforia che solo una vittoria al derby ti può dare, iniziano le riflessioni sull’andamento della partita, sulla settimana che l’ha preceduta e sulle polemiche che seguiranno.  Ma in questo turbinio di fantastiche sensazioni quella che più ci colpisce è la grande, immensa, incolmabile differenza, tra NOI e loro.

L’appassionato aquilotto che tanto parlava di etnie aveva pienamente ragione, siamo due razze completamente diverse, in tutto e per tutto. L’incoerenza che li contraddistingue ormai da anni, non li ha abbandonati neanche questa volta, abbassando la testa verso le liberticide forme di repressione all’Olimpico, pur di sostenere la propria squadra hanno dimostrato ancora una volta chi sono.

Fino a qui potremmo pensare che l’amore per i colori va oltre tutto, anche far chinare la propria onorabilità pur di sostenerli … in realtà non è proprio così, quello che li ha spinti a tentare il tutto per tutto, curva piena contro curva vuota, pur di vincere questa partita  è solo il loro senso di prostrata inferiorità nei nostri confronti.

Le parole di Lulic seguono di pari passo una tifoseria repressa, razzista e decisamente frustrata, come chi prova a centrare obiettivi irraggiungibili per mancanza di capacità … se venderebbero pure la madre pur di sentirsi veramente i padroni di Roma, non solo a parole. Non avendo DIGNITA’ non possono farsi carico di portare sulle spalle un fardello così pesante, quale il nome della città che diede alla storia i più grandi e potenti imperatori.

Purtroppo è frustrante lo capiamo, NOI siamo ROMA ne portiamo nomi e colori, loro no … non è colpa nostra, anche se a dir la verità forse neanche colpa loro, bensì dei loro avi, insomma si narra che i nonni mentre assistevano alle partite, venivano già allora ripetutamente derisi dai nostri, che se la spassavano con le mogli …

Passiamo al campo, il povero Simone Inzaghi il fratello infelice di quel Pippo, a cui è sempre stato come importanza secondo, come Lazio e Roma per capirci, dichiara che la Roma non ha fatto un’azione … sei un mito Simo, come Kevin che cerca di battezzare Cataldi che indemoniato reagisce allungando le mani.

Abbiamo vinto dentro al campo, su quello spicchio di distinti, e a Torre Spaccata dove la gens romana con cori canti e con il cuore pulsante pieno d’ardore, seguiva i propri beniamini da un circolo sportivo.

Forse al 26 maggio non c’è rivincita, ma per la partita su chi a ROMA è SOVRANO non c’è mai stata, e mai ci sarà, ve lo dovete mette in quella zucca da contadini che avete, A ROMA SIETE OSPITI.

Ora sotto col diavolo sperando che sia una partita vera, che de sgambature se semo rotti i cojoni !

SEMPRE FORZA ROMA

Associazione CoreDeRoma.