da laroma24.it

Luciano Spalletti in conferenza stampa, alla vigilia della decisiva sfida in chiave secondo posto contro il Napoli, in programma domani alle ore 15. Questo l’intervento del tecnico giallorosso:

“Ho parlato col dottore ora, aspettavo per le ultime su Ruediger, è quello che interessa a tutti in base al risentimento muscolare avuto. Sembrerebbe tutto ok, sembra possibile faccia allenamento insieme al gruppo: è rientrato tutto di quelli che erano i nostri timori ieri. Vainqueur, con la contusione alla coscia, sta bene. Aveva un po’ di dolore sul finale dell’allenamento e mi ha detto di rimanere dentro perché non aveva niente. Sono tutti a disposizione, è chiaro che poi c’è l’allenamento di oggi”

Il Napoli usa spesso i soliti?
Diventa difficile valutarlo, si è visto che hanno anche altri giocatori forti fuori dagli 11 iniziali. Secondo me bisogna andare dietro l’evidenza: se ha fatto questo campionato e questi numeri, sviluppato questo gioco, ha ragione Sarri e hanno ragione loro. Sono veramente la squadra da portare in evidenza come calcio giocato di questa stagione, come numeri, atteggiamento, continuità. Sono stati i più forti dopo la Juve. Giusto che sono in questa posizione.

Si troverà davanti una squadra che gioca a viso aperto
La formazione l’ho anche cambiata a volte, non ho fatto giocare sempre la stessa. Cercheremo di mettere la nostra squadra, quella che ci da maggiori garanzie. Sono forti, giocare a viso aperto ma riescono a essere equilibrati nelle fase di gioco, riescono a ricompattarsi bene la forza e l’aiuto alla fase difensiva e trovare 4-5 giocatori che sforano dietro la tua difesa quando sei corto e cerchi di alzarti. Bisognerà essere bravi, essere compatti e continui come sono loro, questa è la loro forza.

Sarà la penultima di Totti all’Olimpico?
Devi chiederlo a Pallotta. Io ormai ci sono entrato troppe volte in questa situazione, non ho idea di trattare argomenti come li ho trattati in precedenza. Sono stato tante volte troppo disponibile, non vorrei apparire scortese ma ora a noi interessa questo obiettivo della partita, siamo tutti in discussione fino alla fine del nostro campionato per il nostro obiettivo che vogliamo raggiungere in tutte le maniere. Si va dritti e avanti su quella strada.

Non ti senti di dire la tua sul punto di vista tecnico?
Sono costretto a subire una rivalità che non esiste per aver usato dei principi obbligatori in questo ruolo. Questo è un discorso che dobbiamo affrontare a fine campionato, io sono contento e molto felice se Francesco il prossimo anno rifarà la cosa che ama fare che è contento di fare. Sarò al suo fianco in quello che sarà la ricerca del ruolo nel prossimo anno. Mi sembra di essere monotono: è una questione che riguarda il presidente con Francesco. Dipendo come tutti dai risultati di quest’anno, abbiamo davanti questo straordinario risultato, possibilità di straordinario risultato. Tutte le attenzioni devono essere rivolte a questo obiettivo.

Con Higuain dove potevate essere?
Devo tornare a usare i principi che si usano nel mio ruolo: parlo dei mie calciatori che mi hanno dato una possibilità importante che nessuno avrebbe creduto quando sono arrivato. Andare a giocare Roma-Napoli come una partita decisiva per la Champions che è un obiettivo fondamentale per la società e i nostri tifosi. Devo dare merito a questa squadra di averci creduto subito fin dal primo momento che sono arrivato e questa loro bravura non è stata sottolineata abbastanza, lo devo dire. Quando sono arrivato qui nessuno avrebbe creduto di giocarsi ad armi pari questa partita, come sarà probabilente e spero che potrebbe essere il tentativo di se vincessimo la partita. Rimarrebbe ugualmente difficile anche se vinciamo ma questi ragazzi hanno fatto risultati straordinari. Dal primo momento che sono arrivato hanno pedalato forte mettendosi a disposizione, da come mi hanno guardato. Se non lo avessi creduto non sarei arrivato alla Roma, non avessi creduto che era una squadra forte e me lo hanno fatto vedere di volta in volta che sono forti. Nell’analisi della squadra c’è dentro anche Dzeko, è un gran calciatore, un calciatore da Roma. Un calciatore che probabilmente io non l’ho sostenuto abbastanza, ma un campione così non ha bisogno di sostegno perché è Dzeko. In allenamento ha fatto il suo dovere. Forse se lo facevo giocare di più faceva numeri diversi. Higuain è straordinario ma io sono contento dell’apporto di Dzeko che ha dato a questa squadra per essere qui a giocarsi questa partita.

Ha ammesso che la squadra non ha molto carattere. Come si risolve il problema?
Analisi giusta, una cosa che poteva succedere ma Manolas sa battere anche le punizioni ma può esserci anche chi le batte meglio nella nostra squadra. Il carattere dipende in generale, ci fosse stato De Rossi, Strootman, questi probabilmente ne hanno di più di altri che ho usato alcune volte. Ripensandoci non è che io l’abbia posta così, ho preferito andare più sulla qualità, andare a forzare sulla qualità, sull’autostima, sulla testa perché loro dovevano ritrovare le loro qualità attraverso la tecnica, la qualità e il gioco vedevo lo sbocco e la soluzione per questa squadra. Ho percorso questa squadra nell’andare a dare le indicazioni forzando alcune qualità della nostra squadra perché poi si è visto che quando deve venire fuori la furbata, l’episodio, la bravura nella singola situazione non si riesce a portare a casa tanto. Non c’è un risultato che vedo dipeso dalla furbata, ma dalla qualità della squadra o dell’individuo singolo. Continuerò fino alla fine del campionato a forzare questa situazione. Ma carattere ce l’ha anche la mia squadra, quest’altra è una qualità più leggibile che può dare ancora molto fino alla fine del campionato.

La Roma sembra meno brillante di un mese fa?
Abbiamo espresso qualcosa di meno del primo periodo dove abbiamo fatto risultati, però è dipeso dalle giocate, ne abbiamo fatte di meno, qualche intuizioni di meno. Sotto l’aspetto della corsa non mi sembra, li controlliamo sempre, ci sono i satellitari, possiamo seguire quanti metri fa la squadra, a che velocità tutti i calciatori. Quando li prende in mano e li confornte vede che la squadra ha avuto sempre lo stesso rendimento, presente sotto l’aspetto della corsa e dei numeri della condizioni fisica. A volte abbiamo corso meno bene di altre volte e questo ha fatto si che qualcuno di voi, come te in questo caso qui, ci ponesse gli occhi.

Nonostante Higuain col Napoli siete il primo attacco del campionato. La Roma però solo 6 volte è uscita con la porta inviolata
La scelta che si è fatta, anche usando altri negli esterni bassi si ha giocatori offensivi che hanno propensione ad attaccare e a fare squadra offensiva. Da questo può dipendere ma non ho usato mediani di contenimento ma centrocampisti che vanno e sforarno in trequarti. Globalmente assomiglia a quelle che sono state le scelte della squadra però si può far meglio nonostante questo.

Ha visto un entusiasmo diverso in Totti? Può giocare titolare?
Ho apprezzato moltissimo il suo messaggio, da capitano di una squadra vero. Importante e molto apprezzato. Ieri ha svolto allenamento da solo perché, come in altre situazioni, io posso avere un contatto diretto coi calciatori, posso concedere dei momenti che riguardano solo la famiglia, posso concedere di spostare un allenamento come successo. Mi ha chiesto questo e gli ho dato disponibilità: è venuto prima, come successo con un altro calciatore nella mia gestione, e ha fatto tutto quello che doveva fare con attenzione e disponibilità Sono messaggi importanti. Per noi è una risorsa, qualsiasi ruolo e situazione lo riguardi. Vogliamo vederlo così, che sia così. Per quanto riguarda la formazione, la dico domani, per quanto riguarda tutti. E’ una partita troppo importante.

L’ambiente la vive come una rivalità
Vorrei anche vedere, coi numeri che ha fatto vorrei vedere fosse dalla mia parte. E’ giusto così e rendere merito ai numeri che accompagnano questo campione. A volte potrei essere sembrato troppo rigido, brusco e duro ma l’ho fatto sempre in funzione dei principi che devono attuare da questo ruolo. Chi è affezionato a una causa può perdere di vista la gestione di una squadra. Ho bisogno di tutti, dentro la squadra. Quando dico di tutti dico anche di Totti perché l’ultima partita ci ha dato una mano importante, anche la penultima, tutte quelle dove è entrato mettendo a disposizione la sua qualità. Prima devo far sentire e crescere l’autostima degli altri calciatori, far sentire gli altri uguali per il risultato. Si parla tanto di Ranieri, il Leicester è una squadra altrimenti non avrebbe fatto i risultati che ha fatto. La Juventus, poi ci da fastidio, è una squadra forte con individualità forti ma poi è una squadra forte. Cerco di guardare i più bravi di noi e far sentire la mia squadra forte. Non sono qui per rivalità ma per risultati e se lei mi può far fare risultati la tiro nel gruppo. Che può fare lei per questo? Ne parlo con Sabatini e Baldissoni.