lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Cristian PanucciChristian Panucci a Sky: “Entrare in Europa, arrivare tra le prime quattro, è il nostro obiettivo. Purtroppo non siamo partiti benissimo e stiamo cercando di recuperare. Nelle ultime 10 partite abbiamo perso una sola volta e quindi è giusto pensare che il nostro obiettivo sia entrare tra le prime quattro. Ci sarà da fare molta fatica visto che stiamo dietro. Siamo un gruppo molto convinto, che capisce gli errori e cerca di non ripeterli più”.

Sul Milan: “Sarà una partita di grande prestigio. Credo che per la prima partita dell’anno non ci potesse capitare un partita più difficile. Noi, dopo la sconfitta di Catania, speriamo di iniziare bene questo 2009”.
Su Beckham: “Lui è un giocatore che ha un movimento alle spalle incredibile ma non bisogna dimenticare che ce l’ha soprattutto per quello che ha fatto in campo nella sua carriera, perché è un giocatore che è cresciuto nel Manchester e quindi ha una mentalità vincente. Molte volte si mette da parte questo e si vede l’attore, il personaggio, ma credo che per noi giocatori della Roma arriva solo un giocatore che ha vinto tanto nella sua carriera e che darà sicuramente una grande mano al Milan. Non credo che avrà delle difficoltà ad adattarsi perché è un giocatore molto tecnico, con una mentalità sicuramente importante e i grandi giocatori si adattano a qualunque campionato. Probabilmente l’unico problema che avrà sarà una condizione fisica non eccellente, però per me non farà fatica ad ambientarsi nella nostra Serie A”.
Il tuo passato nel Milan: “Ho il ricordo di una società che tuttora ha una grandissima mentalità, in cui ti dovevi adattare altrimenti tanti passavano ma pochi rimanevano, perché dovevi lavorare, c’era un gruppo di ragazzi e di giocatori che arrivavano al mattino e finché non andavano via lavoravano come dei muli, oltre ad avere un talento straordinario. Mi hanno aiutato tantissimo e credo che sia stata l’esperienza che mi ha fatto crescere di più, quello del Milan è stato il trampolino più bello che potessi prendere. Sono molto legato a tutte le squadre in cui ho giocato perché mi hanno valorizzato, mi hanno dato tanto e quindi non bisogna mai sputare nel piatto in cui si è mangiato. Sono riconoscente specialmente verso il Milan perché è la squadra che mi ha preso quando ero alle prime armi e mi ha fatto diventare un giocatore importante, questo non va mai dimenticato. Ho un grandissimo rapporto con Galliani, Braida, forse con i tifosi un po’ meno perché poi sono andato all’Inter e quindi giustamente loro se la sono presa con me. C’è sempre, però, un sapore particolare nell’incontrare il Milan”.