domenica, Aprile 28, 2024 Anno XXI


Discorso introduttivo prima dello spettacolo

Benvenuti all’oramai consueto appuntamento annuale con il buonumore e la solidarietà organizzato dalla nostra associazione in collaborazione con la B e G di Laura e Roberto che salutiamo con grande affetto

La nostra associazione appunto, che presentiamo a beneficio di coloro che stasera ci incontrano per la prima volta.
Core de Roma nasce verso la fine degli anni 90 da un gruppo di amici uniti dal tifo per la Roma e l’amore per la nostra città, cose per noi imprescindibili.
Abbiamo un sito internet www.corederoma.it che per anni, prima dell’avvento dei social network, è stato uno dei principali punti di accesso al tifo romanista sul web, con picchi di 20.000 accessi univoci al giorno e siamo stati sempre presenti allo stadio con il nostro striscione, in casa e in trasferta, fino alla stagione appena trascorsa, prima che la burocrazia e il tentativo di trasformarci da tifosi a clienti ubbidienti e docili ,ci vede solidali e partecipi ai ragazzi della curva e ai tanti che oramai e finchè allo stadio saranno in vigore regolamenti assurdi come quelli ora in essere , disertano lo stadio per dissenso e per non incappare in provvedimenti punitivi di tipo pecuniario e penale.

Nel 2004 ci siamo costituiti come associazione no-profit perché sentivamo la necessità di far si che il tifo per la roma, la passione per il calcio, e le idee che ci accomunano non fossero solo fini a se stesse ma mezzo per occuparci di tematiche più ampie e di interesse collettivo.

In tutti questi anni abbiamo sostenuto associazioni di volontariato e onlus benefiche che operano nella capitale,
abbiamo contribuito fattivamente alla scolarizzazione e allo svago dei bambini del Malawi, paese povero tra i poveri, sostenendo l’opera della missione italiana dei padri comboniani che in quel luogo hanno aperto una scuola-missione sulla quale sventola il tricolore e la bandiera della Roma siamo intervenuti in prima persona, sia nell’immediato che a “riflettori spenti” nei tragici giorni del sisma in Abruzzo del 2008 fornendo manodopera, mezzi di sussistenza e contribuendo a mantenere in piedi il sistema scolastico del comune di Arischia, nel parco degli appennini, duramente provato e ancora oggi senza prospettive.

E con questa serata annuale per noi fonte di gioia e preoccupazione, perché non è nostro mestiere né aspirazione quella di organizzare eventi del genere, diamo il nostro piccolo contributo ad associazioni ed onlus che fanno della solidarietà e l’altruismo la ragione principale della propria esistenza e contemporaneamente facciamo si, che in un’epoca di individualismi, di smartphone e playstation che isolano ciascun individuo, per una sera, a dispetto di tutto, ci si riunisca e si partecipi tutti insieme per riappropriarci delle nostre vite e della nostra socialità.

Dedichiamo questa serata a due persone,

la prima è Sante De Santis, Orco per gli amici, un omone dal cuore ancora più grande della sua stazza, un cuoco di prim’ordine, romano di roma emigrato tanti anni fa in germania che si è affermato nella ristorazione e nella tv nazionale tedesca con trasmissioni sulla cucina italiana, ma che non ha mai dimenticato gli amici e la sua Roma, città e squadra.

Ci ha sempre seguito e sostenuto da Stoccarda, dove aveva il ristorante, il ristorante Colosseo,
da quest’anno ci segue da un po’ più lontano, perché in cielo forse c’era bisogno di qualcuno che insegnasse a cucinare e mangiare la amatriciana e cacio e pepe, abbacchio e animelle, ed è volato lassù, ma resta e resterà per sempre vivo e forte nei nostri cuori e nelle nostre azioni.

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La seconda persona a cui la dedichiamo è il nostro capitano, Francesco Totti, perché è bene che si sappia che il 99% di noi è romanista per amore non per calcolo o per successi sportivi sempre attesi e mai arrivati, che vedere uno di noi vivere per una maglia e per una squadra per la quale siamo disposti a qualunque sacrificio, e dedicare la sua carriera ad essa è più importante di mille successi, perché quando Francesco Totti, Agostino Di Bartolomei, Giuseppe Giannini, Daniele De Rossi, entrano in campo è come se ci fosse insieme a loro una parte di noi, e a prescindere dai minuti che può o non può giocare, merita il rispetto e la conclusione della sua carriera come lui se la immagina, e non gettato via come è accaduto per giocatori rappresentativi di altre squadre.

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Capitano sei il nostro orgoglio, la nostra bandiera e il nostro riscatto ieri, oggi e domani.

Buona serata a tutti !!