Categorie Il Redazionale Scritto da ROMATTO lunedì, 21 Marzo alle ore 03:06
A conti fatti il punto di sabato sera con l’Inter è roba buona, e nell’unica ottica credibile, quella del terzo posto, diventa un mattone importante. Abbiamo assistito in TV ad una partita diversa dalle precedenti della gestione Spalletti, chiusa e complicata, ristretta negli spazi intasati dai volenterosi ma scarsi interisti. Ma ciò che colpisce di una partita simile è il triste silenzio che l’accompagna, ormai metabolizzata dai più. Sentire il primo coro di incitamento al minuto 85, dopo il pareggio, al primo attacco alla ricerca della vittoria, sancisce per sempre l’avvenuta mutazione della maggioranza dei romanisti da stadio. Un coltello piantato nella schiena farebbe meno male. Sentire il coretto pre partita organizzato da uno sponsor e seguito dalle persone, ci piega in un angolo dal quale non usciremo a lungo. Siamo il passato, siamo un peso per proprietà, amministratori e responsabili dell’ordine pubblico. Siamo distanti anni luce da tutti voi, e ne siamo orgogliosi. Il ridicolo siparietto pre e post partita, attore principale Sabatini, con la partecipazione di Torquemada Spalletti, ci rinnova la certezza di quanto sia gestita coi piedi questa società. Tutti contro tutti, sempre, quando le cose vanno male e quando vanno bene. In spregio al fantomatico spirito di corpo e squadra, che dovrebbe essere alla base di qualunque obiettivo comune. Sabatini ci lascia, dopo 6 anni di NON VITTORIE, dopo 6 anni di accurata opera di montaggio e smontaggio della rosa di prima squadra. Con un unico scopo, dichiarato (da lui). Plusvalenze necessarie ad alimentare la società. Bene ha fatto Spalletti a sputtanarlo davanti alle telecamere, a questo punto faccia tutto il toscano, dal tecnico al DS, dal comunicatore al presidente. Noi da tifosi siamo soddisfatti da questi risultati. E da niente altro. Tutto andrebbe ricoperto da una spessa coltre di nebbia, per dimenticarci di questi anni in cui tutto il sospettato di Romanismo antico e militante è stato cancellato. Siamo all’epilogo, in una direzione o nell’altra. Si torni al rispetto per ciò che il tifo della Roma era e sarebbe ancora stato senza questi maldestri tentativi di normalizzazione, o dovremo e dovrete rassegnarvi alla tristezza eterna. Forza Roma sempre. Romatto |
