venerdì, Aprile 19, 2024 Anno XXI


MARCATORI: Panucci (R) al 4′, Giuly (R) al 32′, Vucinic (R) al 36′ p.t; Bangoura (D) al 18′, Vucinic (R) al 33′ s.t.

DYNAMO KYIV (4-1-4-1): Rybka; Dopilka, Gavrancic, Vashchuk, Nesmachniy; Ghioane; Gusev, Ninkovic (10’s.t. Shatskikh), Rincon (24′ s.t. Milevskyy), Rotan (1′ s.t. Belkevich); Bangoura. (Lutsenko, Markovic, Fedorov, Correa). All. Demanienko.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Ferrari, Juan, Cassetti; Pizarro, De Rossi (15′ s.t. Barusso); Taddei (1’s.t. Esposito), Giuly, Tonetto; Vucinic (39′ s.t. Cicinho). (Curci, Antunes, Pit, Mancini). All. Spalletti.

ARBITRO: Stark (Germania).
NOTE: serata gelida, terreno pesante, spettatori 20.000. Ammoniti Vashchuk, Cassetti. Recupero: 1′ p.t., 2′ s.t.



















R. Sensi: una qualificazione tranquilla? Me lo auguravo fortemente, soprattutto per quanto avevamo visto nelle precedenti partite, poi ovviamente certezze non si hanno comunque è stata una bella partita.
Un gol all’ultimo del Manchester ha tolto alla Roma la possibilità di giocarsi il primo posto? Nessun rammarico, è un ottimo secondo posto. La soddisfazione di battere il Manchester c’è già stata, ma spero che si ripeta comunque, perché sarà una bellissima partita anche quella.
Vucinic sta alla Roma con il suo talento come Ibrahimovic sta all’Inter? Era quasi una certezza, mi auguro che cresca ancora e possa migliorare, perché quello con Ibrahimovic è un paragone importante, ma mi auguro che possa migliorare e, magari, superarlo.
Un bel segnale da parte della squadra, viste le assenze importanti? Sì, la qualificazione non era affatto scontata. Bisogna dare la giusta importanza a questi ragazzi, perché hanno giocato veramente bene.

Pradé: la squadra ha fatto una grande prestazione, il risultato di Manchester ci dispiace sicuramente, ma ce l’aspettavamo un po’ tutti. Vucinic? Hanno giocato tutti bene oggi, Mirko è cresciuto tantissimo, come lo stesso Cassetti del resto. Questo risultato ci può aiutare anche in campionato, dove comunque siamo in striscia positiva già da un po’ di partite.

Spalletti: abbiamo passato il turno per il secondo anno consecutivo e, questa volta, con una partita di anticipo. Non era facile. Abbiamo fatto subito gol, creato delle buone trame, ci siamo proposti bene nella loro metà campo, la squadra è stata corta e compatta. Pressava molto e, di conseguenza, sembra sia stato tutto facile. Invece sono i ragazzi ad essere stati bravi, la partita aveva delle insidie e, come pensavo, anche quella di Manchester era una a rischio, ma la squadra oggi aveva gli atteggiamenti giusti.
Forse ai sorteggi saranno le prime a dover temere la Roma e non viceversa? Stiamo tranquilli e non esageriamo. Abbiamo fatto una buonissima partita, ma da adesso in avanti sarà tutto molto difficile, anche se questa squadra è già il secondo anno che passa il turno, quindi può stare tranquilla perché ha dei calciatori forti. Nonostante le assenze siamo molto convinti di noi stessi? E’ il frutto della bontà del lavoro fatto dalla società, che mi ha messo a disposizione degli ottimi calciatori, molto seri, perché quando sono chiamati in causa sono sempre disponibili. Siamo fiduciosi per il futuro.
Con il rientro di Totti, ci sarà ancora spazio per Vucinic? Si sceglierà di volta in volta. Vucinic può giocare anche da esterno, Totti può fare anche il trequartista. Possono coesistere sicuramente. Mirko è un giocatore molto moderno, completo. E’ bravo a cercarsi la posizione da solo e a muoversi sull’esterno. Ha la caratteristica di farsi trovare libero dalla squadra, fa reparto da solo, sa rientrare e contrasta. Grande calciatore Vucinic.
Giuly alle spalle di Vucinic invece di Pizarro? Mi mancava Brighi e così ho scelto Giuly accanto a Vucinic, magari avendo più rientro e più forza dalle corsie laterali con Tonetto e Taddei che sono due giocatori completi. Avendo tolto Mancini ho perso qualcosa sulla qualità degli esterni, ma l’ho recuperata con Giuly e Pizarro, che ha dato grande geometria alla squadra e ha preso in mano il pallino del gioco.
La gara con il Manchester? Verrà giocata a viso aperto, senza l’assillo del risultato. Si divertirà il pubblico. La speranza è che questa vittoria possa portare un sorriso in più ai bambini che abbiamo visitato questa mattina. All’ospedale di Kiev ho visto cose a cui non siamo abituati. Nei momenti felici bisogna ricordarsi delle persone che soffrono e bisogna cercare di dargli una mano
Per concludere vorrei mandare un abbraccio a Cesare Prandelli.

Panucci: tre gol in tre partite consecutive? Oggi sono stato un po’ fortunato, anche se il cross era insidioso. E’ un momento in cui mi va bene tutto, sono contento che ho sbloccato il risultato, ma la cosa importante è la qualificazione della squadra. Di chi è il gol? E’ mio. Mi sembra sia chiaro. E’ stato lo stesso Vucinic a dire subito che non l’ha toccata. Abbiamo fatto una grandissima partita, nulla da dire. In alcuni momenti dobbiamo migliorare, perché sia sull’1-0 che sul 3-1 abbiamo concesso qualcosa. Il primo posto? Ci speravamo, ma comunque il nostro obiettivo lo abbiamo raggiunto. Dobbiamo cercare di essere un po’ più cattivi nei momenti di difficoltà, a volte siamo troppo belli. Il sorteggio? Non mi preoccupa nessuna squadra, ora godiamoci questo momento.

De Rossi: qualificazione importante, ottenuta senza guardare gli altri risultati. Il nostro imperativo è vincere sempre. Questo deve essere il punto di partenza. Una volta acquisto il nostro risultato, quando siamo andati negli spogliatoi eravamo tutti sicurissimi che il Manchester poi avrebbe vinto. Non voglio mettere in dubbio la loro buona fede, però dico solo che se questa cosa fosse successa a una squadra italiana, magari ci sarebbero state più polemiche. La caviglia? Non dovrebbe essere niente d grave, mi si è girata e fa ma ancora un po’ male anche quando cammino, ci sono abituato. Però non dovrebbe essere una cosa seria.

Barusso: naturalmente ero molto emozionato, dopo quello che ho passato per l’infortunio per me è stato molto importante questo esordio in Champions. Il fatto di giocare in una squadra forte come la Roma mi aiuta. Mi sono trovato subito bene con i miei compagni, ma sono consapevole che devo lavorare tanto.

Ferrari: una qualificazione meritata, l’abbiamo voluta dal primo minuto, senza guardare il risultato del Manchester. Fino all’ultimo sono stato in dubbio se giocare o no, ho voluto rischiare. Per quanto riguarda il contratto, a Roma sto benissimo stiamo trattando con la società. Io sono qui che aspetto.

Cassetti: volevamo chiudere il discorso qualificazione senza avere favori da nessuno. Non abbiamo nessuna preferenza nella scelta delle altre squadre. Qual è il mio segreto? Nessun segreto: lavoro con i miei compagni, tutti fanno la loro parte e mi aiutano a giocare come sto facendo. L’ammonizione a fine partita? L’ho cercata, con il Manchester non valeva la pena di rischiare un altro giallo, visto che ero in diffida.