venerdì, Maggio 03, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Il tecnico della Roma, Rudi Garcia, in conferenza stampa, alla vigilia del match di campionato contro il Genoa di Gasperini. Queste le sue parole:

Rudi GarciaChe partita sarà domani?
Non lo so, parli del nostro pubblico allo stadio? Dobbiamo fare in modo, su questa gara, come ho sempre detto, di dimostrare voglia e ambizione. E voglia di vincere questa partita. Non ci sono partite facili in Serie A, il Genoa è, come noi, in un momento delicato. Non abbiamo nessun altro obiettivo: dobbiamo fare di tutto per prendere i 3 punti. E’ l’unico risultato interessante per noi, soprattutto in questo momento.

Potrebbe essere la sua ultima partita?
Non ci penso a questa cosa, ho altre battaglie da portare avanti, come vincere domenica. Non è un problema, rimango motivato e sereno, tranquillo, ma sono combattivo, credo in questi ragazzi. Abbiamo fallito in Coppa Italia, è il punto nero della stagione. Ho preso decisioni dopo la partita, cerco soluzioni. Dobbiamo dare tutto domenica, poi a gennaio ci sarà modo di trovare e cambiare qualcosa, se serve. Fare cose intelligenti per trovare soluzioni. Per il momento diamo tutto, le cose che ci rimangono, come benzina, forze mentali. Per questa partita ci servirà carattere e personalità.

Sente la vicinanza della società?
Dopo l’8 novembre non abbiamo vinto. Fino al derby andava bene tutto. Non è che è un mese che non abbiamo vinto e che è tutto negativo. La vera cosa negativa, il vero fallimento, è questa eliminazione in casa contro una squadra di Serie B. Ci siamo qualificati per gli ottavi, uno step in più dell’anno scorso, l’unica cosa che mi interessa non sono le cose intorno, ma il fatto di rimanere al massimo a 3 punti dal secondo posto. In campionato ci siamo, abbiamo giocato una prima parte di stagione con tante gare anche difficili. Nel girone di ritorno giocheremo in casa contro Napoli, Inter e Fiorentina per esempio. In campionato è tutto aperto, non c’è problema. Il problema è aver fatto passare la Coppa Italia. Siamo arrabbiati, io per primo, non possiamo più cambiare. In campionato, aspettando la Champions a febbraio marzo, dobbiamo fare di tutto per tornare ai posti che consentono di qualificarci in Champions.

Che decisioni sta prendendo? Iturbe ci sarà domani? Gervinho?
Iturbe e Gervinho saranno convocati. Bisogna dare tutto. Ci sarà da ritrovare entusiasmo, voglia di giocare, spero da domenica. Ci sarà da ritrovare freschezza fisica e sarà più facile, perché giocheremo meno nella seconda parte del campionato. Se non sbaglio sono previste 22 partite, spero di più, in 18-19 settimane, non giocheremo ogni 3 giorni. Dalla partita di Coppa Italia viviamo insieme con i giocatori qua, perché era necessario mostrare loro che dobbiamo essere più aperti sul fatto di sapere cosa penso, ho detto che ero arrabbiato, e ascoltare tutti per vedere le cose da migliorare e questo sarà più a gennaio. Questo ritiro che stiamo facendo non è solo un ritiro punitivo, a me non piace questa cosa. Se vogliono rimanere più a casa serve vincere. Viviamo insieme e ci parliamo. Ne ho approfittato per vederli sul piano singolo, questo ci fa vedere dove siamo e dove vogliamo andare. Pensiamo alla Champions, a fare l’exploit, in campionato dobbiamo andare dove vogliamo andare alla fine dell’anno.

La società?
Ci parlo ogni giorno. Ho parlato col Presidente dopo l’eliminazione, parlo ogni giorno con Walter e Mauro. Mostro ogni giorno che delle decisioni vanno prese dalla mia parte, le soluzioni le abbiamo. Questo si aspetta una società, è normale. Sappiamo che nel calcio sempre basta, o serve, vincere. Niente altro.

I tifosi lamentano scarse responsabilità. Ha qualche colpa?
Sono il capo branco e, quando i risultati vanno meno bene, ho la mia parte di responsabilità, me la assumo. Non è facile in questo momento per i giocatori giocare all’Olimpico, forse non è un caso che facciamo meglio fuori casa. Da inizio stagione noi, giocatori e società, non abbiamo potuto far nulla: ci manca il cuore della nostra tifoseria, ci manca tanto tanto e non è un alibi. Per mercoledì non ci sono alibi per dire che siamo usciti, ma spiegazioni: giocare senza pubblico quasi, alle 14.30, sono cose che ti portano a mancare di cose che ti spingono. So di dover spingere ancora di più la squadra. Non mi risparmio.

E’ lei il problema della Roma?
Non devi chiederlo a me. Quando non mi sentirò più utile alla mia squadra mi farò da parte. Sono motivato, ho sempre voglia di raggiungere gli obiettivi e voglio farlo anche quest’anno. Io non mollo, cambieremo delle cose a gennaio, se serve. Dico una cosa logica, basica, dobbiamo mettere tutto domenica, non serve altro da dire.

Non avevo capito perché parlò così lo scorso anno, oggi forse l’ho capito
Se vi ricordate bene non sembrava che la Roma era arrivata seconda.

Oggi la Roma è quinta con meno punti dello scorso anno, fuori dalla Coppa Italia…
Qualificata in Champions per la prima volta in tre anni. Non difendo il mio bilancio, ma metto le cose a posto. Solo questo.

Quello che ha detto lo scorso anno non è stato capito?
La cosa che posso rispondere è sul presente, non il passato. Sono contento della rosa che ho a disposizione. Sapevamo della pressione importante in Champions quest’anno. Leverkusen e Borisov si sono dimostrate toste o di qualità, ma sapevamo di non poter non passare il girone. Lo scorso anno era differente con City e Bayern. Questo ci ha mangiato energie mentali e fisiche, è ovvio. Abbiamo perso giocatori importanti, senza il capitano da un po’, siamo ancora il secondo attacco della Serie A, ma sono un po’ di partite che non facciamo più gol ma siamo per fortuna più solidi dietro. Il grande fallimento è la Coppa Italia, ci tenevo per il trofeo, era la squadra più corta per vincere. Siamo quinti ma a tre punti dal secondo posto che non è niente, è una vittoria e intendo prenderla già domenica.

Le parole di Zeman: i comportamenti dei giocatori contro lo Spezia sembravano quelli di calciatori senza motivazioni
Non commento tutte le dichiarazioni che sono state fatte, servirebbe una conferenza stampa solo per rispondere a tutte queste cose. Lavoriamo tutti insieme, non ho nulla da dire. Sono contento dei rapporti con i dirigenti. Normale difendo i calciatori, la fiducia per loro è fondamentale. Se sono un po’ tranquilli è meglio. Il problema di questa squadra è essere a Torino e Napoli con lo spirito fantastico, contro il BATE Borisov fare la partita giusta per qualificarsi, poi però la partita contro l’Atalanta o Spezia in casa: qua possiamo riflettere, e come possiamo e dobbiamo capire come migliorare. I giocatori devono prendersi responsabilità, mettere di più per aiutare il compagno, e noi, me in particolare, come fare in modo che non succeda questa cosa. Spingere di più. Di energie ne ho tante, una parte mi serve per spingere questa squadra e farle capire che può fare grandi cose. Le ha fatte, ma non in alcune partite in questo momento. Non ci sono alibi per l’eliminazione, ma arriva in un momento non buono. Con i due punti in più a Torino, Napoli o Bologna, che erano tutti possibili, allora una eliminazione in Coppa Italia, che non è ammissibile, poteva passare in un modo differente ma è arrivata in un momento dove non era possibile permettersi una cosa del genere.

Squadra immatura? Che decisioni prenderete?
Le abbiamo già prese, siamo in ritiro. Ci sono forse da cambiare alcune cose: ritmo degli allenamenti, spingere di più su alcune cose, vediamo. E’ una squadra migliorabile e giovane ancora, soprattutto in difesa, giochiamo con tanti giovani, penso a Digne, Ruediger, Florenzi non è vecchio. Ci sono giocatori che devono ancora crescere e prendere esperienza. Il mix di questa squadra mi piace, a dicembre delle cose spero le abbiano imparate un po’, ovviamente.

Vuole più considerazione sul mercato? Cosa le hanno detto i giocatori?
Ci parliamo con Walter ogni giorno e ho totale fiducia nel mio ds che ha sempre dimostrato di poter fare grandi cose. Toglietevi l’idea che io non ho le informazioni di Walter sulle cose che facciamo per voler migliorare sempre la squadra. Siamo sempre in contatto, vedo più lui che alcuni membri della mia famiglia e mi va bene così. Sapete cosa penso, lo spogliatoio per me è luogo sacro. Sono uno che sa prendere decisioni, lo devo fare è il mio mestiere, so anche che ho uno staff di qualità, riflettiamo meglio insieme che da solo, a volte anche gli avvisi dei giocatori possono essere molto interessanti. Se loro prendono responsabilità come è normale possono dire la loro. Abbiamo tanti giocatori intelligenti, abbiamo leader, come Daniele, Morgan, ma me ne dimenticherei sicuro qualcuno, siamo una squadra, siamo uniti e vogliamo fare meglio. La base è come sempre domenica alle 15.