giovedì, Maggio 02, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Alla vigilia del match di campionato con la Fiorentina, Rudi Garcia risponde alle domande dei cronisti nel tradizionale appuntamento prepartita.

Rudi GarciaDomani il settore ospiti pieno al Franchi. Che significato ha questa cosa?
L’ho saputo. Sono molto contento di questo, sarà una motivazione in più per dare il meglio di noi stessi.

Come sta Daniele De Rossi? Cosa gli ha scritto su quel famoso ‘pizzino’, visto che se ne è parlato tanto?
Nulla di segreto, ci siamo riorganizzati con l’ingresso di Dzeko sui calci piazzati difensivi e il capitano doveva ‘riorganizzare’ questa riorganizzazione. Sta meglio, si è allenato oggi e gli ho chiesto di gestirsi ancora oggi, visto che abbiamo 24 ore in più, ma sembra che domani ci sarà. Aveva preso un bel colpo contro l’Empoli su una sua scivolata, ha avuto un fastidio e il muscolo si è un po’ affaticato con quell’ematoma. Ma ha fatto 3 giorni e mezzo di riposo e oggi si è allenato, dunque sono fiducioso.

Il ritorno di Dzeko dal primo minuto, come si rimodellerà il gioco della Roma, visto che nelle ultime partite non c’era un centravanti vero?
E’ una risorsa in più, se parte dall’inizio o no. E’ un grande campione che sa fare tutto, lo abbiamo preso per questo. Per me non è un problema, è un’arma in più per noi. Serviranno giocatori ai suoi lati in grado di servirlo, ma anche in grado di prendere la profondità, cosa che anche lui può fare, ma in un modo differente.

La difesa… La Fiorentina ha un attacco insidioso. Può dare più garanzie Castan o pensa di riproporre Ruediger, che a Leverkusen non ha convitno?
Era previsto che avremmo dovuto prendere un po’ di tempo per sistemare la difesa. Sapevamo da inizio stagione che serviva tempo a Castan per farlo tornare ai suoi livelli e che Ruediger è arrivato infortunato e deve inserirsi. Ha un potenziale enorme, non è che ha fatto 7 partite in Nazionale a caso, ma serve tempo. Si è infortunato di nuovo, ora sta al 100% e, piano piano, ritroveremo la possibilità di avere tutti i giocatori a disposizione. Penso anche ai terzini. A destra possono giocare Florenzi, Torosidis o Maicon, a sinistra Emerson sta crescendo in modo interessante. Per funzioare bene serve che tutti tornino al 100%, al top delle loro possibilità, così potremo sistemare la difesa e renderla più efficace. Anche se a Leverkusen il quarto gol subito non è un problema della difesa. Eravamo in 10 dietro la linea della palla e siamo stati poco aggressivi sul pressing, ci siamo abbassati troppo. Non è un problema della difesa, ma uno generale di squadra. Sapendo che con il nostro gioco si possono fare 4 gol, si prendono dei rischi che ovviamente ti rendono meno efficaci e mettono in difficoltà la difesa. Ma è il nostro gioco e lo accetto, finché ci dà risultati va bene così, ovviamente cercando più equilibrio e una fase difensiva più importante ed efficace.

Una squadra che fa quattro gol in trasferta e non vince quanto preoccupa un allenatore?
E’ stata una gara particolare, ma finché segneremo sono segnali importanti del fatto che il gioco ci porta a poter vincere. Se non si segna almeno un gol a partita non si può vincere. Ovviamente non siamo contenti dell’atteggiamento, quando siamo in vantaggio dobbiamo essere più forti, non abbassarci e mantenere di più il possesso. E’ successo abbastanza spesso da inizio stagione, siamo sempre stati in grado di segnare e ribaltare il risultato. Altrimenti non saremmo secondi in classifica.

Dice che la difesa ha bisogno di tempo. In questo senso le scelte finali, come le cessioni di Romagnoli e Yanga-Mbiwa, sono scelte fondamentali per il profilo economico oppure non hanno tenuto conto delle difficoltà che si sarebbero incontrate sul campo?
Siamo a 2 punti dal secondo posto in Champions, abbiamo ancora la possibilità di superare il turno e siamo secondi in campionato. Vuol dire che, anche prendendo gol, l’inizio di stagione è stato buono. Ora non serve a nulla guardare indietro. Il mercato è qualcosa di molto difficile e tutti insieme, soprattutto Walter (Sabatini, ndr) che è uno straordinario direttore sportivo, facciamo del nostro meglio per costruire una rosa per obiettivi importanti. Poi c’è il lavoro che devo svolgere con la squadra e faccio in modo che questo dia i suoi frutti al più presto. Sul piano difensivo, lotto contro il fatto di voler puntare il dito sui singoli. Quando segniamo il primo attaccante e Szczesny o De Sanctis, quando difendiamo il primo difensore è Gervinho o Dzeko. C’è sempre l’atteggiamento di squadra, poi quando ci sono gli errori individuali questi ci sono anche in attacco. A Leverkusen potevamo fare anche 5 o 6 gol, abbiamo avuto altre occasioni. Voglio fare sempre un calcio offensivo. Ovviamente con una base forte, se non sbaglio da quando sono qui abbiamo quasi sempre avuto le migliori difese del campionato. E’ giusto dire che abbiamo cambiato reparto ogni stagione dal primo anno, ma è il gioco del mercato e del lato economico. Questo non mi interessa, invece mi interessa far rendere al meglio questa rosa, sapendo che non voglio perdere la possibilità di poter segnare ad ogni partita.

Con una vittoria la Roma tornerebbe il primo posto. Sarebbe già una partita decisiva per la stagione? La Roma manca da 700 giorni dalla vetta del campionato. Questa rosa le sembra più forte o più debole rispetto al suo primo anno?
Le rose sono sempre differenti e non serve a nulla fare paragoni, gli avversari non sono gli stessi e il campionato è differente. Riguardo la Fiorentina sarà una bella partita. Avevo detto prima della gara con il Bayer che sarebbe stata una settimana eccitante, perchè ci saremmo giocati una parte della qualificazioni agli ottavi di Champions. E siamo ancora in corsa, eravamo in vantaggio a pochi minuti dalla fine, ma eravamo molto sotto dopo 20′. Il pareggio di Leverkusen è deludente per come è arrivato, ma solo a metà, visto che abbiamo rimontato dallo 0-2. Ora c’è la Fiorentina, un’ottima squadra, che ha fatto un ottimo avvio di stagione. E’ solo un piacere giocare partite come questa. Spero sia una partita divertente come quella di martedì, magari con un gol di meno incassato da parte nostra (ride, ndr). Ma mi auguro spettacolo, sono due buone squadre e lo dice la classifica.

La gara di Leverkusen ha ricordato quella di Mosca dello scorso anno, cioè un’occasione persa. Pensa che la sua squadra abbia un po’ la sindrome di sprecare le occasioni favorevoli quando arrivano?
Non possiamo fare paragoni con lo scorso anno, se guardate bene ci sono almeno 5 titolari diversi. Soprattutto mi sembra un po’ bizzarro paragonare un 4-4 a un 1-1. Rispetto quest’anno, non è che siamo sempre stati in vantaggio durante le partite, è successo poche volte ed è un aspetto da migliorare, l’avevo già detto. Il fatto di aver segnato il primo gol con Carpi, Palermo ed Empoli ci ha fatto poi vincere queste partite, per esempio. Abbiamo dimostrato che siamo anche in grado di rimontare il risultato, ora dobbiamo dimostrare di poter tenere il risultato giocando ad alto livello. Ma ci sono almeno 2-3 possibilità di tenere il risultato. C’è chi mette un difensore in più. Noi, sapendo che i nostri difensori non sono al meglio e che non c’è Keita, possiamo passare alla difesa a 5, l’ho già fatto. Ma per me è un modo di subire ancora di più il possesso palla avversario, il quarto gol è arrivato poco così. Mi sembra una possibilità che può dare i suoi frutti tenere la palla avanti, alzare di più il baricentro e colpire in contropiede, come l’azione del 2-2 a Leverkusen. E’ ovvio che, dopo Leverkusen, chi sostiene che può essere più importante mettere un difensore in più forse aveva ragione, ma non credo sia così sul lungo termine. A parte se si ha una squadra molto difensiva e non è il nostro caso, visto il nostro gioco. Sono argomenti tattici belli da affrontare.

Il campionato non ha trovato ancora un vero padrone. Qual è la squadra che l’ha convinta di più dal punto di vista del gioco. Un giudizio su Paulo Sousa?
Sta facendo bene, la Fiorentina ha un’identità di gioco ed è un punto a suo favore. Non lo conosco personalmente, avrò il piacere di conoscerlo domani. Sul campionato mi concentro ovviamente sulla mia squadra e faccio in modo di vincere più partite possibili. Dopo vedremo. Arriviamo piano piano a un quarto della stagione ed è sempre interessante guardare alla classifica in questo momento.

Si è discusso tanto dei problemi tattici. Ma l’aspetto mentale? Sembra che la squadra vada in confusione dopo un episodio negativo.
Una squadra, non dico quando è con le spalle al muro o quando è in difficoltà, ha sempre una reazione formidabile e lo abbiamo visto a Leverkusen. Quante squadre smettono di giocare dopo lo 0-2 perché non hanno la capacità mentale di credere nel proprio gioco? La Roma ha questa qualità, lo ha dimostrato ed è un punto di forza. Ora occorre dimostrare di poter segnare di più quando siamo in vantaggio, senza perdere l’equilibrio in difesa. Vuol dire fare sempre pressing, provare sempre ad alzare il baricentro e soprattutto avere più continuità nel possesso palla, anche sotto pressing avversario. E sappiamo che il Leverkusen è una squadra ottima nel pressing, ma ne abbiamo trovate altre, come l’Empoli. Dobbiamo essere sicuri e consapevoli, possiamo fare questo se saremo più arrabbiati quando siamo in vantaggio e non ci addormentiamo.

Vede da parte della sua squadra un approccio diverso tra grandi e piccole squadre?
Veramente non lo penso. Non si vince con la Juve o si pareggia con il Barcellona con un atteggiamento diverso rispetto alle squadre della seconda parte della classifica, come quelle che abbiamo incontrato finora. Le gare difficili sono quelle prima e dopo il turno di Champions e, per il momento, la squadra ha sempre risposto bene, dimostrando di essere sempre concentrata al 100% sulla partita che arriva, senza fare proiezioni sbagliate o pensare alla gara successiva. Su questo punto la squadra sa che quella di domani è una bella partita da giocare, poi ci sarà tempo per pensare alle altre.