venerdì, Maggio 17, 2024 Anno XXI


C’è un periodo storico che parte dalla metà degli anni 70 durante il quale si formano i primi gruppi ultras in Italia: gli Ultras della Samp, i Boys dell’Inter, la Fossa del Milan, le Brigate del Verona.
A Roma, come sapete, tra i tanti gruppi di quartiere (i Boys della Roma “bene”, i Guerriglieri, i Commandos Lupi), escono dal Quadraro e zone limitrofe i Fedayn, il braccio forte della curva sud.
C’è tanto spontaneismo e ne diventano leader ragazzi di strada, ancora non costruiti e manipolati da tv e media, ancora non vestiti tutti uguali secondo regole scritte da altri e che, contro ogni sorta di divisa combattono ogni giorno, non soltanto attraverso i cori domenicali allo stadio.

C’è una fetta del quadrante sud est dell’Urbe da sempre crogiolo di turbolenze e giovani pronti e sgamati (i tedeschi lo chiamavano il nido di vespe e diffidavano le SS – le SS non i boy scout – ad uscire soli la sera quando erano fuori servizio): è il Quadraro con i limitrofi Centocelle Quarticciolo e tutte le torri (Torpignattara, TorreMaura, Torre Spaccata). Lì si formano i Fedayn, che riversano la prontezza e l’ardore di centinaia di ragazzi di strada nel tifo per la Roma e nella difesa del suo nome soprattutto nelle gare in trasferta. Ci hanno conosciuto le curve di Firenze, di Milano, di Verona, di Torino sponda Juve (una passeggiata) e sponda Toro (una trasferta da prendere con precauzione) e ci hanno conosciuto e temuto soprattutto i fichetti che all’epoca formavano l’altra sponda biancoceleste.

In mezzo a tutto questo c’è un ragazzo con un fisico imponente e una voce forte. Forse se avesse studiato e avesse avuto la passione per il cinema, sarebbe stato un ottimo caratterista. Generoso e senza paura, in prima fila fin dall’adolescenza (ma lo eravamo tutti adolescenti) al fianco di Roberto, di Geppo, di Franco e del Banana.

Ieri se n’è andato Peppone e da ieri si può rischierare con Roberto e con il Palla, con Paolo e con Geppo, non ce n’è per nessuno lassù.
Noi salutiamo con affetto e con rispetto quel ragazzo coraggioso e innamorato della sua Roma. Campeggia lo striscione Fedayn nel secondo anello nerazzurro della curva nord di Milano mentre tutti corrono, c’è Peppone e la Roma che nessuno racconta dietro.
Tutto il resto non ci interessa: questi non sono i nostri anni.

ciao mamma, sei sempre con me.