venerdì, Marzo 29, 2024 Anno XXI


ROMA (4-2-3-1): Doni; Mexes, Panucci, Ferrari, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Taddei (dal 40′ s.t. Vucinic), Perrotta, Mancini (dal 31′ s.t. Wilhelmsson); Totti. A disp. Curci, Cassetti, Defendi, Faty, Rosi. All. Spalletti.
LIONE (4-3-3): Coupet; Clerc, Squillaci, Cris, Abidal; Tiago, Toulalan, Juninho; Govou, Fred (dal 28′ s.t. Baros), Malouda. A disp. Vercoutre, Reveillere, Cacapa, Kallstroem, Santos, Ben Arfa. All. Houllier.

ARBITRO: Riley (Inghilterra).
NOTE: spettatori 70.000 circa; ammoniti Mexes, Panucci, Juninho, Pizarro, Mancini, Govou, Toulalan, Taddei, Tonetto, Totti, De Rossi. Recupero: 1′ p.t. 2′ s.t.

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R. Sensi: avremmo meritato di essere più fortunati, ma devo dire che il risultato finale mi sembra quello giusto. Oggi tutta la squadra, l’allenatore, i giocatori che erano in panchina e quelli che erano in campo si sono dimostrati grandi campioni, sia per come hanno giocato, sia per come si sono comportati. Credo che il loro atteggiamento in campo sia stato esemplare. Il Lione è squadra più esperta di noi? Sul campo la Roma ha dimostrato di non invidiare nulla ai francesi nemmeno sul piano dell’esperienza. Le tante ammonizioni? Devo dire che la prestazione dell’arbitro rivaluta molto la classe arbitrale italiana. A volte faremmo meglio a non lamentarci troppo in occasione delle gare del nostro campionato. I tifosi? Il massimo che si può avere, veramente il nostro uomo in più, ma e “soltanto” la conferma di quanto già sapevamo.

Spalletti: era importante non subire gol, sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi. All’inizio la squadra ha pagato un eccesso di tensione. Poi ci siamo sciolti, ma abbiamo sbagliato troppi passaggi. Forse siamo stati un po’ penalizzati dalle condizioni del campo, perché abbiamo giocatori con estro che non hanno potuto sfruttare la loro sensibilità nelle giocate in velocità. La palla era molto scivolosa. Il Lione, essendo più muscolare di noi, è stato avvantaggiato.
Il ritorno? Noi abbiamo il nostro modo di interpretare le partite che è fatto anche di ripartenze e di aggressività alta. Mi sembra sia così anche per il Lione.
E’ stata una partita aperta. Non ci sono state molte situazioni da gol perché la posta in palio era altissima. C’è stata soprattutto attenzione a non prendere gol. Il fattore campo? Secondo me, avendo fatto 0-0 in casa, il fattore campo viene quasi annullato. Va bene così, tra due settimane ce la giocheremo.
L’arbitro? Il direttore di gara è stato molto bravo, ha avuto personalità, ha tenuto sempre in mano la partita ed è stato equilibrato nelle considerazioni sia nostre che loro.

Totti: la qualificazione è ancora aperta, lo 0-0 è un buon risultato. A Lione possiamo compiere la grande impresa. I francesi sono bravi, ma noi siamo riusciti a gestire bene le situazioni difficili. La mia ammonizione? E’ ingiusta. Il motivo? Chiedetelo all’arbitro. Non ho simulato, non ho commesso alcun fallo: la verità è che più picchiano e meno ti tutelano.

Mancini: abbiamo trovato una squadra messa bene dietro, quindi abbiamo faticato ad entrare in area loro e a fare gol. Nei primi 20 minuti eravamo un po’ tesi e questo ha pesato negativamente sulla nostra squadra, comunque l’importante era non prendere gol perché il Lione aggredisce tanto e raddoppia sempre. Ha sicuramente più esperienza della Roma in Champions League, ma fuori casa noi possiamo fare meglio, perché il Lione lascia più spazi agli avversari e quella della velocità negli spazi è la nostra forza.
Cosa mi è successo oggi? Ho sentito una fatica al flessore sinistro che mi ha dato fastidio, ma in una partita importante come questa dovevo stringere i denti.

Perrotta: oggi non è stata una bella partita, sia noi che loro abbiamo concluso poco in porta. Il Lione è una grandissima squadra e, nei primi venti minuti, teneva benissimo la palla, poi la partita si è fatta più equilibrata. Visto anche il risultato, a Lione ce la giocheremo tranquillamente. L’arbitro? E’ sempre antipatico parlare degli arbitri.