sabato, Luglio 27, 2024 Anno XXI


MARCATORE: nel st, 21′ Ferrari.

UDINESE (4-3-3): De Sanctis, Zenoni, Natali, Zapata, Felipe (33′ st Dossena), Obodo, Muntari, Pinzi, Asamoah (14′ st Barreto), Di Natale, Iaquinta (12 Paoletti, 6 Coda, 27 Montiel, 29 De Martino, 4 D’ Agostino). All.: Galeone.
ROMA (4-1-4-1): Doni, Panucci, Ferrari, Mexes, Chivu, De Rossi, Rosi (1′ st Virga), Aquilani (42′ st Faty), Pizarro, Taddei, Totti (33′ st Vucinic). (1 Curci, 33 Freddi, 35 Okaka, 9 Montella). All.: Spalletti.

ARBITRO: Bertini di Arezzo.
NOTE: angoli: 7-4 per l’ Udinese. Recupero: 4′ e 5′. Ammoniti: Obodo, Zapata, Muntari, Ferrari e Chivu per gioco falloso, Rosi per proteste, Zenoni per gioco scorretto. Espulso: 25′ st Muntari per fallo violento. Spettatori: 15 mila circa. I giocatori sono scesi in campo indossando una maglietta con l’appello per la liberazione del reporter Gabriele Torsello.

Guarda la photogallery

Spalletti: sapevo che la squadra sarebbe stata attenta e avrebbe fatto un risultato positivo su un campo molto difficile. Per questo avevo parlato di crisettina, di una crisi passeggera. È stato un match molto duro, con impatti fisici molto frequenti. L’arbitro ha avuto lo stesso metro di giudizio nei molti contrasti di una partita maschia. I ragazzi sono stati bravi perchè sono rimasti tranquilli e poi sono riusciti a sfruttare le occasioni giuste, al momento giusto.
Mugugni ai cambi di Totti e Aquilani? Ai giornalisti piace parlare di queste cose. A me non interessano. Io voglio solo fare i complimenti a tutti i miei giocatori, perché sono scesi in campo e hanno ottenuto risultato. Ci godiamo il successo e ci concentriamo sui prossimi impegni, a cominciare dalla Champions contro l’Olympiacos.

Galeone: la Roma ha avuto un possesso palla superiore e alla fine non ha rubato nulla. Nel primo tempo ci sono mancate le idee, ognuno di noi giocava per conto suo contro una squadra che giocava a due tocchi in modo perfetto. La Roma teneva ritmi bassi, ed era difficile trovarla impreparata.

Ferrari: era difficilissimo perché l’Udinese è una squadra tosta, ma noi volevamo uscire da questa crisetta. Si è vista grande squadra, una bella Roma. La mie prestazione? Il lavoro paga sempre, questa è stata la chiave per tornare grande. Però, quando faccio gol io, vuol dire che è finito il calcio!