da laroma24.it

Il tecnico della Roma, Rudi Garcia, in conferenza stampa, alla vigilia della partita di domani contro il Milan. Queste le parole dell’allenatore giallorosso:

Roma e Lazio, chi ha la partita più difficile?
Mi preoccupo solo del Milan, altre cose non mi interessano. Dobbiamo essere concentrati e forse questa parola, concentrazione, la sentirete tanto in questa conferenza stampa, perché non mi interessa niente a parte questa partita e dobbiamo continuare con lo stesso atteggiamento, la stessa strada, mettendo gli stessi ingredienti a Milano. L’obiettivo è lo stesso da 22 mesi che sono qua, vincere la partita che giochiamo.

Momento delicato per il Milan?
Se parliamo di Mattia (Destro, ndr) sappiamo che è un giocatore talentuoso, ma adesso è del Milan, non della Roma. E io parlo solo dei giocatori della Roma. Le condizioni della squadra avversaria le vediamo, ma soprattutto la cosa importante è la Roma, come giocherà la Roma e cosa farà in campo per vincere questa partita. Io mi interesso solo di questa cosa e le altre cose le teniamo in conto solo per non soffrire la qualità di chi abbiamo contro, perché c’è qualità nei singoli e nel collettivo, e per capire dove possiamo vincere la partita.

Doumbia e Keita sono al 100%?
Sembra di sì, si sono allenati normalmente oggi. Domani dobbiamo ancora valutare, perché abbiamo il tempo, ci sono ancora ancora 30 ore per la partita, dobbiamo valutare Adem, che sembra migliorare tanto. Penso ci sarà anche lui, ma faremo un piccolo allenamento domattina e valuteremo anche per lui. Sembra che piano piano ritroviamo tutti i giocatori possibili, non parlo delle lunghe assenze.

Differenze con il possesso palla? Perché questa scelta?
E’ una scelta del momento, una scelta per alcune partite specifiche. Se vedete il punteggio è una scelta, perché siamo sempre andati in vantaggio, vuol dire che nel secondo tempo ho deciso di far giocare la squadra più compatta e colpire in contropiede. È uno dei parametri che hanno fatto fare questa scelta. Poi c’è un modulo dell’avversario, il Genoa ne ha uno particolare, anche il Sassuolo giocava a tre in difesa. Sapete che io mi adatto solo per fare in modo di poter fare gol e poter dare problemi all’avversario. Possiamo anche adattarci per vietare o cancellare le qualità dell’avversario. Gli attacchi del Napoli, Genoa e Sassuolo quando siamo in vantaggio. Tutte queste spiegazioni sono le storie di queste ultime partite: domani può essere totalmente differente, o totalmente uguale.

Totti non rischia di diventare il capro espiatorio?
Lasciatelo tranquillo il capitano. E’ un grande campione e ogni settimana si parla sempre di lui. Lasciatelo tranquillo, devo dire sempre le stesse cose perché le penso: è importante, può iniziare la gara o entrare in gioco. L’unica cosa che conta è vincere a Milano e avere tutti i giocatori al 100%, mentalmente e quasi al 100% fisicamente. Solo questo che conta. Il capitano va lasciato tranquillo, basta.

In cosa è cambiata la Roma con Doumbia e non Destro?
Sono due giocatori d’area, in generale non è cambiata. Poi non sono proprio uguali e ci sono un po’ di cambiamenti, ma veramente pochi. Sono bomber e gli piace avere palloni vicino la porta avversaria, punto.

Nainggolan, quanto è rischioso tenere in sospeso il suo futuro?
Ogni giocatore è importante, non c’è uno più importante di un altro ai miei occhi, questo è ovvio. La parola d’ordine è concentrazione. Non abbiamo, e l’ho detto anche ai giocatori, nessun secondo per essere distratti, per pensare alla propria situazione personale. Ognuno di loro sa che deve essere concentrato, con uno spirito collettivo e solo pensare alla gara che arriva. Poi è anche normale che ognuno di loro fa le sue cose con la società. Ma non è il momento di parlare della rosa dell’anno prossimo, di mercato e dei singoli. Io il singolo lo voglio in campo per fare la differenza e per far vincere la Roma.

Luis Enrique disse che questo ambiente ha bisogno di aiuto
Rispondere non mi aiuterà per la gara di domani, ovviamente. La cosa che posso dire è che parlo di campo perché sono l’allenatore, non il presidente, non il direttore sportivo, il medico o altro. La cosa che devo fare è far lavorare la squadra per vincere le partite e le partite si giocano sul rettangolo di gioco.

(Garcia prende la parola e scherzando dice: “Noiosa questa conferenza, anche per me. Non c’è brutta domanda, c’è solo brutta risposta“).

Keita si è allenato poco, può giocare 90′?
Penso di sì, penso che ha recuperato. Ha avuto questo problema al ginocchio, è rimasto un po’ di fastidio e, per questo, lo abbiamo gestito. Non parlo di Sassuolo, perché era particolare e non ci entrava il ginocchio. E’ tornato, ha fatto questo allenamento normale e si sente bene. Come dico sempre: più giocatori ho nella rosa da convocare e più siamo forti, perché ho scelte da fare per mettere una formazione all’inizio, anche se posso provare a metterne 12, ma non so se me lo fanno fare, ma anche per i cambi e migliorare la squadra, sempre per vincere la gara.