giovedì, Maggio 16, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Alla vigilia della gara contro il Cesena, Rudi Garcia incontra i giornalisti in conferenza stampa dal Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico, dove la Roma è arrivata nel primo pomeriggio.

Rudi GarciaIl ritiro anticipato?
“Volevo partire ieri, ma non è stato possibile per problemi logistici. Usciremo da questo momento difficile tutti insieme e essere tutti insieme mi sembra interessante”.

Totti?
“Non c’è lui e non c’era Doumbia, ma Doumbia arriva nel pomeriggio. Francesco aveva un probelma al flessore ed era meglio non rischiarlo. Non voglio perdere il capitano per questi due mesi”.

Sul suo futuro.
“Sono qui per vincere, non sarà per quest’anno, ormai è quasi sicuro. Voglio farlo nel futuro ma non decido da solo. I giocatori sanno bene, lo vedono ogni giorno, la mia motivazione. Ogni giorno sanno che voglio giocare al meglio, vincere più possibile fino alla fine della stagione. La mia visione è su domani. L’unica cosa da fare è concentrarsi sulla prossima partita, che è la più importante. Dobbiamo dare tutto domani per tornare alla vittoria, per questo non bisogna guardare oltre la prossima gara. La squadra questo lo ha capito”.

Sulla mentalità della Roma.
Quando vinciamo le partite è tutto più semplice, c’è anche però la possibilità di addormentarsi. Dobbiamo mettere tutto in campo ed essere svegli tutti insieme. Solo così possiamo uscirne”.

Questi giorni ha sentito il presidente Pallotta?
“Lo sento sempre, ci parliamo ogni giorno con Baldissoni e Sabatini, perché qui funziona così. Il presidente è un po’ più lontano, ma è ovvio che l’ho sentito dopo la Fiorentina”.

Il Viminale ha convocato tutti i dirigenti per parlare del fatto di aver mandato i giocatori a parlare con i tifosi. Secondo lei è stato un gesto giusto quello dei suoi giocatori?
“Penso che si è espresso bene Keita. Il club è un’entità dove tutti hanno lo stesso obiettivo. Dobbiamo mantenere un filo con i tifosi. Mi ha fatto piacere che Keita l’abbia detto, perché un giocatore fa molto meglio quando si sente incoraggiare dalla tifoseria, altrimenti è più difficile. Ora abbiamo perso un po’ di tranquillità, ma i bilanci si fanno a fine stagione. Capiamo che i tifosi sono delusi e arrabbiati, ma questa connessione deve sempre essere fatta con rispetto. Ci sono cose che si dicono solo nello spogliatoio, ma esternamente difenderò sempre i miei giocatori”.

Qual è il vero problema di questa Roma che segna così poco?
“Fare in modo che i giocatori capiscano che ho totale fiducia in loro è la cosa che mi preme di più. Poi credo che, quando c’è una striscia negativa, prima o poi si ferma. Durante un lungo periodo della stagione abbiamo fatto bene a livello difensivo, ma in questa parte di campionato facciamo fatica a segnare. Pensavo che con un solo gol potevamo vincere e abbattere la spirale negativa, che invece ha coinvolto anche la difesa. Dobbiamo fare in modo che la palla entri, ma su questa cosa sono certo che continueremo a spingere. I ragazzi hanno talento, ma devono mantenere la fiducia”.

29 punti di differenza tra voi e il Cesena, che ora però è in salute: che gara si aspetta?
“Sappiamo che il Cesena ha qualità e gioca in casa su un campo sintetico, per questo io ho voluto prendere le misure un giorno prima su questo terreno diverso. Sappiamo che dovremo fare attenzione ai loro punti forti, ma noi abbiamo l’obiettivo di ottenere un risultato, anche con una squadra che sta meritando la salvezza. Ma a prescindere da chi ci saremmo trovati davanti, il nostro atteggiamento sarebbe stato lo stesso. Dobbiamo mettere in campo la fiducia, la rabbia e la voglia che dovremo avere dopo questo momento difficile”.