da laroma24.it

Rudi Garcia in coneferenza stampa pre Roma-Empoli.

Preoccupano le assenze per domani?
Sappiamo che questo momento finchè il mercato non chiude si parla tanto di questa cosa. I giocatori lo sanno, allenatori e giocatori siamo concentrati al 100% su domani e non su altre cose. Sapete il mio avviso, le assenze non possono giocare allora mi concentro anche su quelli che possono giocare, e giocare bene e che hanno voglia di prendere 3 punti domani. Solo questo da fare. Sono fiducioso con la rosa che ho per domani.

Nei primi mesi ha insegnato un ruolo nuovo a Paredes. E’ arrivato il momento di puntarci?
Leo ha dimostrato, ha giocato parecchio e bene nelle ultime partite. Non ho aspettato di vederlo in competizione per dire che è al livello degli altri e deve aiutare la squadra.

Destro non era indispensabile, non era meglio cederlo prima?
La tempistica del mercato è così, non è che una società fa le cose come le decide lei: c’è il giocatore, l’altro club e queste cose fanno che per il momento Mattia è andato via. Approfitto per dire che sul giocatore non cambio avviso: un centravanti di talento, un uomo di qualità. L’unica cosa è che voleva giocare di più, per questo era più normale lasciarlo andare. Lo sappiamo, prima di martedì arriverà un sostituto: una punta centrale, un centravanti. E’ così.

Non vincete in casa dalla partita con l’Inter. E’ cambiato qualcosa?
Penso che, anche durante i primi due-terzi della stagione, abbiamo dimostrato cosa fare per vincere all’Olimpico. Ho anche letto che arrivano troppi pareggi per noi e che l’olimpico era una cassaforte e dobbiamo tornare a questa cosa e per tornare a questa cosa sarà più semplice se siamo avanti sul tabellone e se non andiamo indietro soprattutto, non andiamo sotto. Per questo ho parlato di continuità: dobbiamo iniziare forte e fare di tutto per prendere il vantaggio, poi non è che dopo il vantaggio si ferma la squadra: dobbiamo fare una gara piena. È questo che mi aspetto, questa voglia che hanno devono dimostrarla da subito, dal fischio di inizio.

E’ preoccupato?
Per niente, finché so che i giocatori danno tutto in campo, e lo fanno, sono tranquillo. Poi devono capire, perché lo vediamo insieme, che se mettiamo da subito ingredienti sarà molto più semplice. Dobbiamo sfruttare anche il fatto di giocare in casa, perché da inizio stagione, o da quando sono qua, i nostri tifosi sono stati fantastici. Non siamo solo una squadra o solo un club, noi siamo la Roma e nella Roma ci sono tutti, anche i tifosi: devono sapere che quando le cose vanno meno bene, la squadra ha sfortuna o fa fatica a raddoppiare, è in questo momento che abbiamo bisogno di loro. Mi aspetto tutti i tifosi dietro la squadra, come fanno da inizio stagione. Saremo più forti con il loro sostegno. Saremo più forti in 12, e domani se sono con noi come al solito, è ovvio che sarà un vantaggio importante.

Voleva trattenere Destro, anche con Benatia aveva detto così. C’è uno scollamento con la società?
E’ facile capire che, finché il giocatore è della Roma, io lo difendo e sono con lui. Non sappiamo mai se c’è la possibilità che parta, poi quando parte è più facile dire che è partito. Abbiamo parlato con la società e abbiamo deciso insieme, perché è anche mia la decisione, che andava così. E’ più positivo soprattutto se poi il giocatore rimane: se dico vogliamo che parte, poi se rimane che facciamo? Io anticipo sempre il fatto che il giocatore è e può rimanere alla Roma. Poi quando è partito è più semplice la cosa.

Si respira pessimismo, lei è ottimista sullo scudetto?
Siamo in corsa su tre fronti, secondi in campionato. I numeri parlano per questa squadra: in poco tempo a Roma hanno visto numeri così in campionato. È vero che pareggiamo troppo e che abbiamo bisogno di più continuità nel corso delle partite. Ma i giocatori fanno sempre di tutto per vincere e io mi appoggio solo sulle cose che ha fatto la squadra fino ad ora. Dico solo di non avere la memoria corta, solo questo e basta.

Alcuni problemi sui giocatori si sapevano e la società non è intervenuta sulla società
E’ molto ampia come domanda, sono d’accordo su una cosa: sapevamo che Keita e Gervinho partivano per la Coppa d’Africa. Castan speravamo tornasse prima, non sapevamo che tutti questi problemi, soprattutto gli infortuni, ci potevano creare problemi per la continuità e per avere una rosa più ampia come l’avevamo costruita. Sono d’accordo forse sull’ultima cosa, in difesa siamo tranquilli, abbiamo tre difensori centrali molto forti. Poi il mercato non è sempre semplice, penso che una società non deve prendere un giocatore per dire abbiamo preso qualcuno, deve servire veramente questo giocatore e portare una plusvalenza al gruppo. E su questo punto sarà fatto prima di martedì.

Ha qualcosa da rimproverarsi per Destro?
Avrei avuto piacere a vedere un sostegno al 100% per Mattia Destro, ovviamente non parlo di me: io sono sempre stato dietro di lui, i suoi compagni anche e la società anche. Bisogna sapere di chi altro parlo e basta. Sostengo al 100% per un giocatore della Roma, per chi ama la Roma, per chi ama la sua squadra: sostenere ogni giocatore anche nelle difficoltà mi sembra un atteggiamento obiettivo e da tifoso. Bisogna vedere i numeri di Mattia Destro: ha fatto una seconda parte di stagione scorsa fantastica. E’ un giocatore di talento e un uomo di qualità. Bisognerà avere un giocatore più forte, che arriva e che ci aiuterà nella seconda parte di stagione.

L’Empoli?
Non cambio avviso: la squadra dell’Empoli è forse la più organizzata tatticamente del campionato. Sono forti offensivamente sui calci piazzati, hanno segnato tanti loro gol sui calci piazzati. Siamo stati bravi nelle due partite a trovare la chiave per avere occasioni. Forse abbiamo segnato troppo poco soprattutto in Coppa Italia perché le occasioni le abbiamo avuto. Ma la Coppa Italia è differente, adesso c’è il campionato. Non cambia niente il loro atteggiamento di squadra che è micidiale. Speriamo che i giocatori hanno capito cosa fare per difendere bene anche sui calci piazzati e essere efficaci nell’ultimo passaggio e soprattutto nella finalizzazione come in Coppa Italia che dovevamo chiuderla molto prima.

Il Napoli è più vicino a voi
Non dipendiamo da davanti o dietro ma solo da noi: guardiamo sempre avanti e per farlo dobbiamo vincere le partite a cominciare da domani.