da laroma24.it

Rudi Garcia torna a parlare alla stampa, l’ultima del girone di qualificazione. Il tecnico della Roma, alla vigilia del confronto di Champions League contro il Manchester City, incontra i cronisti accompagnato dall’attaccante ivoriano Gervinho. Questo le parole dei due protagonisti:

LE DICHIARAZIONI DI GARCIA

“E’ un’amichevole domani… perché tanta gente?!” (scherza, ndc).

Per il valore della partita ritiene che sia la partita più importante da quando è alla Roma?
No, tutte sono importanti. Questa è particolare perché per noi è una finale. Dovremmo essere fuori dai giochi, siamo usciti dalla quarta urna e loro sono campioni d’Inghilterra. Se siamo qua è anche grazie a noi, l’Olimpico sarà di fuoco e abbiamo l’opportunità di giocare una finale davanti ai nostri tifosi. Come ho detto dopo il CSKA ce la dobbiamo giocare, sfruttando ogni momento. Sarà eccezionale se dovessimo vincere, noi puntiamo all’exploit.

Cosa si aspetta dal Manchester City? L’assenza di Aguero?
E’ un grande giocatore e come tale è fatto per stare sul campo. Mi dispiace non vederlo all’Olimpico. Il City? Sono concentrato sulla Roma, sono forti ma vogliamo qualificarci e andare avanti. Dobbiamo solo essere concentrati su di noi, sul nostro gioco, sulla nostra intensità. Sarà tanto difficile ma sono sicuro che ce la possiamo fare

E’ rimasto male per le critiche dopo il Sassuolo?
Sono sempre lo stesso, concentrato sulla partita che arriva che è quella più importante. La gara scorsa è già passata, non c’è più niente da fare: posso solo ancora sottolineare la grande anima della Roma, in dieci sotto di due gol. Pareggiare è una cosa che non so se è stata sottolineata, io lo faccio: è eccezionale, sono stati non bravi ma fantastici i miei ragazzi. Abbiamo recuperato, ora la parola motivazione non ho bisogno di usarla. Dovremo usare la testa, sarà anche una partita tattica

Al momento del sorteggio disse che la partita decisiva del girone sarebbe stata questa. Era solo una speranza o una convinzione?
Alleno la rosa ogni giorno, so che stato d’animo hanno i miei. Uscendo dalla quarta urna, nel difficile più difficile di tutta la Champions, era normale fosse una speranza potersela giocare nell’ultima partita. Ora abbiamo questa possibilità.

Equilibrio alla squadra: un difensore puro, un centrocampista difensivo e un attaccante meno offensivo. Cosa è per lei l’equilibrio?
Se avevo undici difensore avrei avuto una scelta. Noi non abbiamo scelta domani, c’è solo da giocare per vincere, non per altro. Saremo maestri del nostro destino solo vincendo, non possiamo pensare alla gara del Bayern Monaco. C’è solo uno scenario per noi: attaccare e segnare un gol più del Manchester.

La partita di domani è una partita speciale sul suo piano personale?
Non è soltanto una partita speciale per me, quello che è stato fatto qui finora è un lavoro di squadra. La Roma nelle ultime stagioni non aveva centrato l’obiettivo europeo, ora fa parte dell’ambizione del club. Dobbiamo cogliere questa opportunità, domani sarà speciale con un Olimpico esaurito: rappresenta una tappa successiva di questo percorso e vorremmo dedicare la vittoria ai nostri tifosi che se lo meritano e anche per i giocatori sarebbe importante: vedrebbero il coronamento del loro lavoro quotidiano.

Cosa portare dalla partita di andata?
Abbiamo fatto una buonissima partita a Manchester: mi sembra che questa gara sia differente, si sono ripresi in Campionato, giocheremo in casa. Forse ci può dare fiducia perché ci siamo mostrati all’altezza di questo girone di alta qualità, può darci una carica in più. Ma il momento è differente e anche l’esito finale della partita sarà totalmente differente: quando l’ultima partita è decisiva, sì, sarà una finale veramente.

Avete cambiato 6 giocatori contro il Sassuolo. Le rotazioni hanno tolto punti di riferimento alla Roma?
Gervinho ha risposto bene, tra loro sul campo c’è un feeling importante. Sul campo si ritrova chiunque giochi.

De Rossi: aveva dubbi prima del Sassuolo? Ce l’ha per domani?
Già prima dell’Inter erano uscite cose che non riguardano per niente il campo. Io sono solo l’allenatore di Daniele giocatore e Daniele uomo. Queste cose per me non hanno neanche l’1% di importanza a parte il fatto che devo sempre essere dietro ai miei uomini e fare in modo che stiano bene di testa. Questa cosa penso che dovrebbe essere la stessa per tutti quelli che amano e parlano di calcio. Sta benissimo, peccato che non l’avremo contro il Genoa ma è importantissimo per noi, uomo di spogliatoio, grande campione, 100 presenze con l’Italia: uno così può essere solo un grande campione in campo, e lo è anche nella vita. Così come sto dietro tutti, sto dietro anche a Daniele.

Ci sono giocatori più pronti ad una sfida decisiva come quella di domani?
Tutti i miei giocatori sono pronti per un impegno simile, alcuni hanno più esperienza in Champions ma ritengo che ognuno può dare il suo e aiutare la Roma per qualificarci. Dopo domani sera ti daremo una settimana di vacanza, Claudio (scherza, ndc).

LE DICHIARAZIONI DI GERVINHO

Una partita che vale una finale. Come si prepara?
In maniera normale, è speciale ma al tempo stesso come qualunque altra gara. Il nostro obiettivo è quello di andare avanti e lo vogliamo fare sia per il club che per la gente.

Visto il tuo passato in Premier vedi in questo uno stimolo in più per una rivincita personale?
No. Anche se è vero che ho giocato lì, la partita di domani di per sé da tante emozioni. Neanche se fosse stata contro l’Arsenal sarebbe stata una rivincita. L’obiettivo è quello di raggiungere la fase successiva.

Interviene Garcia: “Questo uomo, Claudio, fa la traduzione in inglese, in francese, senza aver fatto mai un corso. Si è fatto da solo, un fenomeno” (ride, ndc).

Avete cambiato 6 giocatori contro il Sassuolo. Le rotazioni hanno tolto punti di riferimento alla Roma?
A decidere è l’allenatore, la stagione è molto lunga e noi tutti godiamo della sua fiducia avendo occasioni per metterci in mostra. Questa è una grande squadra con grandissimi calciatori, scende sempre in campo una squadra di qualità.

Hai sentito Touré? Quanto peserà la sua assenza?
E’ un grande calciatore, importante per il City. Peccato non ci sia il derby tra noi ivoriani ma io sono solamente concentrato sulla gara di domani e su me stesso, su ciò che devo fare. Chiunque giocherà sarà una partita bella, importante e che possiamo vincere.

Ritiene di essere l’attaccante chiave del reparto della Roma?
Sì è vero, gioco spesso ma lavoro duro in allenamento per meritarmi il posto in campo. Non che il tecnico mi riservi privilegi, tengo a sottolineare come per me non sia facile, scontato e automatico essere schierato in campo dall’inizio. Lavoro duro, come e più degli altri, per meritarmi la fiducia del mister.