giovedì, Maggio 15, 2025 Anno XXI


da GAZZETTA DELLO SPORT – laroma24.it

La partita più difficile è durata quasi quattro ore. Dalle 8.30 di ieri mattina fino ad oltre mezzogiorno Leo Castan ha giocato per la propria vita, mentre tutto il mondo del calcio – a partire dalla sua Roma – ha fatto il tifo. E al fischio finale l’arbitro sembra aver sorriso: dopo la delicata operazione al cervello, la malattia – il cavernoma – sembra sconfitta, anche se gli effetti collaterali per un intervento del genere andranno verificate nelle prossime ore.

Leandro Castan«GUARITO» – A farci da guida nella giornata particolare del difensore brasiliano è l’uomo che, insieme ai professori Di Lazzaro e Colosimo – che avevano diagnosticato la malattia – è stato l’artefice della «vittoria» di ieri. Parliamo del professor Giulio Maira, il neurochirurgo che a Roma ha operato Castan. «È stato un intervento molto complesso – racconta – perché il cavernoma del peduncolo cerebellare medio di sinistra si trovava molto in profondità nella testa, circa tre centimetri e, per di più, vicino al nervo facciale. Per questo, oltre al microscopio chirurgico e il neuronavigatore, abbiamo utilizzato costantemente anche un neurostimolatore, effettuando alla fine una risonanza magnetica che ha dato esiti confortanti. Certo, la prognosi non è ancora sciolta e il giocatore è in terapia intensiva, ma già parla e ha chiesto subito informazioni sulla sua condizione. Sia lui sia la sua famiglia sono apparsi molto sereni. Se tutto andrà bene domani (oggi, ndr) Castan tornerà in camera e successivamente proverà ad alzarsi».

IL FUTURO – Con queste premesse, è logico che Maira al momento si interessi più all’uomo che all’atleta. «Se è vero che altri calciatori in passato sono tornati a giocare dopo un intervento del genere (ad esempio Melchiorri del Pescara, ndr), c’è da dire che ogni cavernoma è diverso dall’altro. Bisogna aspettare e vedere se ci saranno conseguenze di qualche tipo, neurologiche e non. Comunque, qualora le cose andassero nel migliore dei modi, prima di due-tre mesi sarebbe impensabile che ricominci a fare attività fisica, quindi questa stagione per lui è virtualmente chiusa. Ma ogni discorso sul tema attualmente è prematuro. Ciò che conta è che Castan abbia risolto il grave problema che lo ha limitato e che non è stato di facile individuazione. Tutto il resto, viene dopo».

TUTTI PER LEO – Tra le centinaia di messaggi di solidarietà giunti al brasiliano tramite i social, segnaliamo quello di Rudi Garcia, che dice: «Abbiamo avuto delle buone notizie, appena potremo ti verremo a fare una piccola visita». E Pjanic aggiunge: «Speriamo possa tornare presto e più forte. Leo è un ragazzo d’oro, un grande, e nel gruppo è molto amato». La vittoria più bella di Castan, forse, è proprio questa.

M. CECCHINI