mercoledì, Maggio 14, 2025 Anno XXI


Il tempo lenisce il dolore, dicono.

Sono passate 14 ore dalla partita di presunto calcio Juventus Roma, il dolore è lo stesso e la rabbia è montata a livelli impensabili per qualunque essere umano.

Veniamo da una storia recente e lontana fatta di furti, di sviste, di ingiustizie, in campo e fuori.

Andiamo verso un futuro fatto di eventi ancora peggiori ed è arrivato il momento di cambiare il senso degli eventi.

Inutile parlare di presunto calcio ed episodi in cui, per rispetto di me stesso e di chi legge, è ridicolo entrare: sapete e sappiamo interpretarli da soli. Vado oltre la giornata di ieri.

Urlare al mondo che noi non ci stiamo più è inutile, frega un cazzo a nessuno e, allora, adotteremo una posizione diversa, attiva, reattiva, evitando sarcasmo e superiorità morale, qualità che ci hanno portato nella tomba civile.

Diremo semplicemente che NOI non vi daremo più un euro, che ci regoleremo i nostri conti in tribunale, per strada, nel bar, per mezzo di duelli verbali e materiali, con ciascun mezzo possibile.

Dirò che la vostra VIOLENZA è mille volte più efficace di una puncicata nel culo. Dirò che, se avete chiuso le curve per un coro di scherno, ora sarete costretti a chiudere gli stadi interi, perché alla vostra violenza risponderemo con la nostra presenza, che non vi lascerà indifferenti, che non concederà più la scenica presenza televisiva.

Servivamo a questo, a fare numero, quando va bene…

Abbiamo invocato una grande squadra, ce l’hanno costruita, sbagliando e soffrendo.

Ora ce l’abbiamo, ce l’avevamo, a che serve? A niente, ci hanno invitato a mangiare al tavolo dei padroni, ma ci hanno apparecchiato nel cesso sporco della loro merda.

Ci hanno fatto credere che nel calcio, come nella vita, se ti impegni, investi su te stesso, riesci ad elevarti… Nome no?

Gli servivano solo validi sparring partner per organizzare partite da vendere alle pay tv e a cascata ai coglioni che pagano abbonamenti per assistere ad una soap opera.

Ecco, eravamo questi e siamo morti.

Sostituite la Roma con una squadra virtuale, i tifosi della Roma con sagome di cartone, noi faremo altro, ma penseremo sempre a voi.

Maledetti, voi e quella decina di milioni di merdosi che si sentono orgogliosamente rappresentati da voi, feccia di una nazione senza futuro né presente.

Manderemo i nostri figli via da questo paese, saranno felici di non dover competere con voi, vi lasceranno le macerie e ne godrete lo spettacolo.

DA QUEL FUMO LATENTE USCIRÀ L’ULTIMO NOSTRO FIATO, DA QUELLA MONTAGNA INFETTA SI ALZERÀ L’ULTIMO NOSTRO CORO, DI QUELLA DISPERATA REALTÀ SENZA FUTURO RESTERÀ EMBLEMA LA VOSTRA FIGURA, SENZA FORMA, DI GENTE MESCHINA.

Di chi ha scelto di vivere da servo e morire da coniglio.

A noi resterà una morte con onore, con l’amore nel cuore, con il sorriso stampato sulla faccia, il sorriso di chi ha vissuto, ha lottato, ha battagliato fino all’ultimo respiro.

E VI GARANTISCO UNA COSA, MALEDETTI INFAMI, LA ROMA C’ENTRA POCO E NIENTE.

ROMATTO

Associazione CoredeRoma