Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke venerdì, 5 Settembre alle ore 12:01
da ilsole24ore.com
Il nodo della proprietà. Sulla proprietà dell’impianto si rischiava andare oltre i limiti posti dalla legge di Stabilità 2014 che prevede la perequazione di cubature a favore dei privati al fine di garantire la costruzione degli stadi e la conseguente ricapitalizzazione dei club sportivi, come avvenuto in altri casi italiani ed europei. Infatti la legge, ponendosi l’obiettivo di rafforzare i club calcistici, equipara gli stadi ad un’opera pubblica autorizzando lo strumento della perequazione verso privati di volumetrie e conseguenti valori immobiliari a loro favore (esclusa l’edilizia residenziale), in cambio della proprietà dello stadio alle società sportive, che sono comunque soggetti giuridici privati prevedendo procedure agevolate e derogatorie rispetto agli strumenti urbanistici ordinari. La clausola proprietaria della joint venture tra società,soggetti privati e l’AS Roma, infatti, é sicuramente migliorativa rispetto alla proposta iniziale presentata da Pallotta e soci che faceva perno sulla proprietà dello stadio ancorata alla società Usa che controlla l’As Roma (che poi avrebbe docuto affittare l’impianto dalla controllante Usa). Per questo per un parte del Pd l’Assemblea Capitolina che dovrà ratificare l’ok della Giunta e la Regione Lazio dovrebbero ulteriormente intervenire per rafforzare con chiarezza l’interesse pubblico a favore della città, della squadra della Capitale e dei giallorossi prevendendo per l’AS Roma la proprietà al 100% dell’impianto, così come avvenuto nel caso dello Juventus Stadium, che é di proprietà esclusiva del club juventino e la cui realizzazione ha previsto una perequazione per i privati di circa 40 mila metri cubi. Le reazioni. “Stanziati 320 milioni per le opere di urbanizzazione, di cui 195 di interesse pubblico, esterne allo stadio. Lo stadio è della Roma, è di proprietà della Roma: la cosa che teniamo a garantirci è che lo stadio sia legato in maniera indissolubile all’As Roma”. Ha dichiarato l’assessore all’urbanistica, Giovanni Caudo. “La condizione è fare in modo che l’utile di quest’opera, parte degli utili extra-stadio, vadano a favore del club giallorosso tramite una joint venture. E’ prevista una clausola in caso di rottura di questo legame: rimarrà alla Roma per 30 anni, la società avrà il diritto di prelazione sull’impianto”. Marco Bellinazzo da repubblica.it Roma, c’è il sì della Giunta per lo stadio: “Sarà pronto per il 2017” Approvata la delibera di interesse pubblico per il nuovo impianto. Imponenti gli investimenti, sorgerà anche un parco da 34 ettari. Esulta il Sindaco Marino: “E’ una giornata memorabile, lo stadio deve essere pronto per permettere a Totti di giocarci la prima partita” ROMA – “Una giornata memorabile per la Roma e per la città di Roma”. La Giunta capitolina ha infatti approvato la delibera di interesse pubblico del nuovo stadio di proprietà del club giallorosso che darà il via all’iter per l’avvicinamento alla posa della prima pietra. Nella riunione della Sala della Protomoteca in Campidoglio sono stati sciolti tutti i nodi che avevano circondato il progetto nelle ultime ore: “Vogliamo i servizi prima che Totti giochi la sua prima partita nel 2017”, ha detto il Sindaco Ignazio Marino che ha preso parte all’incontro insieme ai dirigenti giallorossi Mauro Baldissoni e Mark Pannes, e all’Assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo. LA GIUNTA HA DETTO SI’ – Sono 319,4 i milioni di euro – di cui 195 per le opere pubbliche – garantiti dal progetto del nuovo stadio della Roma per le infrastrutture e i servizi pubblici. Questo ha deciso la Giunta comunale, d’accordo con la società giallorossa, nell’incontro in Campidoglio per il riconoscimento dell’interesse pubblico dell’opera. Delibera favorevole e il Sindaco Marino che non ha nascosto la soddisfazione per quello che sarà il “più grande cantiere d’Italia”: “Una giornata memorabile, una decisione ‘SbloccaRoma’, molto importante non solo per il valore economico ma anche per il metodo usato. Abbiamo ricevuto una proposta da oltre un miliardo di euro – ha dichiarato il Sindaco nella conferenza stampa al termine dell’incontro – inizialmente irricevibile in quel modo, perché un’amministrazione che ha deciso di investire molto sull’ambiente e sui trasporti non poteva permettere che 21-22 mila persone arrivassero in moto allo stadio e altre 20 mila in macchina. Oggi abbiamo un modello diverso che sposta il 60% di utenti sul ferro”. 195 milioni dei 320 stanziati verranno infatti riservati agli investimenti privati per le opere pubbliche, così ripartiti: 93,7 milioni per la viabilità dello svincolo della Roma-Fiumicino, 38,6 milioni per i lavori sulla via del Mare (adeguamento fino al Grande Raccordo Anulare), 50 milioni per il prolungamento della MetroB, 7,5 per il ponte pedonale tra la stazione Magliana della FL1 e lo stadio e, infine, 5 milioni previsti per gli interventi di mitigazione per il rischio idrogeologico del Tevere. Tra le condizioni anche quella legata alla proprietà: “Lo stadio e’ della Roma – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo – e possiamo garantire che sarà legato indissolubilmente alla squadra. Gli utili che si produrranno anche da altri eventi andranno a vantaggio della società tramite una join venture – tra l’As Roma e la proprietà statunitense-. Nella norma scritta nella delibera è prevista una clausola – pari a 160 milioni di euro -in caso di rottura di questo legame: rimarrà alla Roma per 30 anni e la società avrà il diritto di prelazione sull’impianto”. PARCO DA 34 ETTARI – Una serie di interventi, compreso quello del parco da 34 ettari adiacente allo stadio, che conferiscono alla città di Roma un alto potenziale futuro anche in previsione dei posti di lavoro che verranno richiesti da un’opera di tale portata: “Stiamo parlando di lavori che inizieranno nei prossimi 8-10 mesi, con tremila posti di lavoro durante e altri tremila per il mantenimento delle opere. Penso che Roma abbia un motivo per essere soddisfatta“. Proprio sul parco, “che sarà più grande di Villa Borgese” come sottolineato da Ignazio Marino, gli investimenti previsti per la sua edificazione ammontano a circa 15 milioni. Argomento caldo di discussione nell’incontro avvenuto a New York con il Presidente James Pallotta, la green-zone sarà predisposta di un efficiente sistema di videosorveglianza di ultima generazione per far sì che “ogni singolo metro quadro venga sorvegliato per rendere l’area sicura 7 giorni su 7 come avviene nelle altre città a qualsiasi orario del giorno”. STADIO PRONTO NEL 2017 – La Roma, intesa come club, è dunque certamente soddisfatta del pronunciamento favorevole della Giunta comunale. Lo si evince, peraltro, anche dal Tweet lanciato da Mark Pannes, manager del progetto stadio, che ha ringraziato l’intero apparato istituzionale del Comune per il lavoro svolto, dichiarandosi fiducioso sul “futuro radioso” dei giallorossi. Chiusura sulle tempistiche: “Per chiarezza – conclude il Sindaco Marino – non si farà nessuno stadio e nessuna partita finché non saranno completate tutte le infrastrutture. Entro la prima meta’ del 2017 l’impianto deve essere pronto per poter permettere a Francesco Totti di giocare la sua prima partita”. Una promessa che vale la posa della prima pietra. MATTEO MONTI |
