venerdì, Marzo 29, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Prestigiosa vittoria per i giallorossi di Rudi Garcia, contro i campioni d’europa del Real Madrid. Queste le parole dei romanisti a fine gara:

Rudi GarciaGARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Delle sue considerazioni sulla partita. Roma che ha sofferto il Real e poi uscita bene, sono prove di Champions?
E’ vero che nel primo tempo abbiamo sofferto, ma è anche normale. Non è solo il Real Madrid, ma è anche un Real Madrid che il 12 agosto deve giocare la Supercoppa europea contro il Siviglia ed hanno tanti grandi giocatori. Mi è piaciuta questa cosa di saper soffrire per avere poi la ricompensa nel secondo tempo. E’ quello che ho detto ai ragazzi all’intervallo: che era possibile, anche con un secondo tempo di sofferenza, vincere questa partita, ma fortunatamente abbiamo preso un po’ d’aria nel secondo tempo e abbiamo fatto delle belle cose anche sul piano offensivo.

Abbiamo visto che ha lasciato la squadra titolare per molti minuti, aveva voglia di allungare il minutaggio dei giocatori?
Sì, esatto. Abbiamo previsto di allungare i tempi di gioco. Solo per Miralem era previsto di uscire all’intervallo e fare un’ora massimo, perchè è solo la seconda partita per lui ed infatti quelli che hanno giocato tutta la partita lo hanno fato bene sul piano fisico, ma sopratutto mi è piaciuto il carattere della squadra. Il fatto di dire “ok soffriamo”, ma quando possiamo mettere il naso alla finestra lo facciamo con qualità. Abbiamo fatto un bel gol non solo con la conclusione del capitano, ma anche sulla fase di preparazione.

Cosa vi siete detti con Ancelotti? Cosa è successo tra Keita e Pepe all’inizio della partita?
Con Carlo abbiamo parlato prima della partita, adesso posso parlare con lui italiano. Lui non è solo un grande allenatore, ma è anche una persona per bene, mi piace il suo modo di allenare. Abbiamo parlato anche di questo, che si sente che la sua squadra è dietro di lui, l’ho visto tuta la stagione scorsa e per me è una qualità preziosa per un allenatore. Su quello che è successo tra Keita e Pepe posso solo dire che quello che ha fatto Pepe non si fa dalla parte di un campione.

Con questa rosa può appagare le sue ambizioni?
E’ solo una partita amichevole, non è che abbiamo visto una partita di una competizione ufficiale. Sicuro è meglio vincere sul campo e nel modo in cui lo abbiamo fatto oggi. L’ambizione l’abbiamo, ma c’è anche da dire che è bello sognare nella vita, io penso che se una persona non sogna si annoia. Noi sognamo tutti, anche io sogno, ma quest’anno in Champions se superiamo il girone sarà una bella cosa. L’ho detto e lo ripeto per noi la priorità sarà il campionato, vogliamo finire il più alto possibile e sappiamo che avremo tante difficoltà a farlo perchè ci sono tante squadre importanti e il fatto di essere un outsider in un campionato vuol dire che c’è almeno un favorito. Io voglio finire in alto e sopratutto avere una qualificazione per la Champions. Questo è importante.

Iturbe sembra che sta facendo sempre meglio, come si sta comportando in allenamento e in partita? Vede dei miglioramenti?
Si è impegnato molto questa sera, l’ho detto e lo penso: c’è molto lavoro da fare, sia perchè è giovane, sia perchè si deve inserire nella squadra e capire il modo con in quale gioca la squadra. E’ solo per questo che dobbiamo lasciare a Manuel il tempo necessario per trovare la sua espressione migliore in questa squadra.

Cosa manca ancora alla sua squadra in vista della prossima Champions, anche dal punto di vista strategico?
E’ difficile dirlo, c’è tanto da fare e da lavorare. Siamo sulla strada giusta sopratutto nell’atteggiamento della squadra e dei giocatori. Abbiamo preso tre punti e abbiamo ancora la possibilità di andare in finale. Quella contro l’Inter sarà più una gara di serie A che una di Champions, come tutti hanno detto contro Manchester e Real Madrid. Mi piaciuto il fatto che abbiamo lavorato bene dall’inizio e i ragazzi possono sfruttare questa cosa e la ricompensa arriva a fine gara

Francesco TottiTOTTI AI CRONISTI

Può essere un’anteprima della Champions?
Manca ancora tanto, una partita di Champions è un’altra partita, molto più tesa e sentita. Siamo ancora sotto preparazione, nessuno era ancora al top, però l’importante è vincere

Dove volete arrivare in Champions League?
Dobbiamo arrivare il più lontano possibile, ma sappiamo che è difficile, perchè ci sono squadre molto più forti di noi e speriamo di mettere in difficoltà ogni squadra che incontreremo.

Sei uscito dagli applausi di 57mila persone e di romanisti ce ne erano molto pochi, è stato un gol al Real Madrid molto simile a quello che hai fatto 12 anni fa al Bernabeu, c’è sempre qualcosa di speciale? Rispetto a 12 anni fa ti senti più forte di com’eri?
Uscire tra gli applausi dei tifosi di un’altra squadra fa sempre piacere. Il Real poi per me è la seconda squadra che ho sempre tifato, quindi sono orgoglioso. L’importante però, come ho detto prima, era fare bene, dimostrare che la Roma c’è, anche se è presto dirlo. Come dicevi prima è normale che acquisti più esperienza, una cosa che a 21/22 anni non hai.

Questa Roma è stata costruita per vincere?
Io penso di sì. Anche perchè vogliamo fare meglio dello scorso anno, non è semplice: abbiamo trovato una squadra che ha battuto tutti i record possibili immaginabili, però il mostro è un organico che deve lottare per lo scudetto, noi cercheremo di vincerlo.

Cosa è successo tra Keita e Pepe a inizio partita?
Sinceramente non lo so, perchè ero già andato oltre.

Quanto aiuta alla preparazione venire qui a giocare negli USA?
Sono due cose diverse, la preparazione è la prima volta che la facciamo qui in America, però stiamo disputando un grandissimo torneo internazionale con squadre blasonate, perciò siamo contenti di partecipare a questo magnifico tour.

Oggi il presidente è stato molto duro su Tavecchio, tu pensi che lui sia una vergogna per l’Italia come ha detto lui?
Io vado dietro a quello che dice il presidente, così non sbaglio.