Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke martedì, 13 Maggio alle ore 03:17
da iltempo.it Il ct, ex bianconero, porta al Mondiale il difensore squalificato 3 turni. Stavolta niente codice etico
«Ho visto e rivisto l’azione: per me non è un gesto violento» dice Prandelli, che durante l’ultimo stage aveva avvisato gli azzurri: se sbagliate, niente Mondiale. Ma Chiellini, ai suoi occhi, non ha fatto nulla di grave. Detto che ormai il campo d’applicazione della prova tv si è allargato per correggere gli errori degli arbitri e non più solo per sanzionare quello che non potevano vedere, qualcuno tra Tosel e Prandelli sbaglia. «Massimo rispetto per la giustizia sportiva – ha proseguito il ct – ma sono due canali diversi, come ho sempre detto. Per me l’azione non rientra in una gestualità violenta, non ha alzato il braccio per fare male. Io sono responsabile dei nostri comportamenti, quindi per me non è un gesto violento». Insomma il codice etico vale a seconda delle interpretazioni del ct. Vallo a spiegare a De Rossi, cacciato dalla nazionale per la terza volta in carriera dopo aver rifilato una manata a Icardi. Vallo a spiegare a Destro, escluso addirittura dai test fisici di Coverciano dopo lo scontro con Astori. Vallo a spiegare a Criscito, lasciato fuori dagli Europei per un presunto coinvolgimento nel calcioscommesse (poi rivelatosi infondato per la giustizia sportiva), a differenza di Bonucci che era più o meno nella stessa situazione. Prandelli ha un occhio di riguardo per gli juventini? A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina: Osvaldo, prestato dal Southampton alla Juve dopo aver rifilato un pugno a un compagno di squadra, in nazionale ha continuato ad andarci. Come Balotelli, che non veste bianconero, ma per un motivo o per l’altro non viene sottoposto al codice etico. «Se mi aspetto critiche? Sono quattro anni che ci sono polemiche sul codice etico – chiude Prandelli – ma se vogliamo tornare all’origine, nessuno ha fatto polemiche quando in Inghilterra diedero due giornate a Balotelli, io ero presente a Manchester, avevo visto l’azione, non la reputai violenta e lo convocai». Appunto. Alessandro Austini da iltempo.it Chiamatelo Pilato, non Cesare Filosofeggia l’affabile Cesarone: «Ho visto e rivisto il gesto di Chiellini, non è violento». Giubiliamo, dunque: il buttafuori juventino sarà convocato fra i 30 per il Brasile, malgrado la sanguinosa gomitata a Pjanic. Che vuoi che sia, anche se la prova tv gli è costata una condanna per tre giornate? Ma no, dai, è la mascella del bosniaco a essere finita sul gomito di Giorgino O’ Animale. Succede, nella concitazione. Vuoi mettere con la manata di Destro ad Astori? Quella sì meritava l’ergastolo, mica solo l’esclusione dai Mondiali. Eccoci qui, nella Patria del diritto, a farci prendere per le terga da un Ct educatore, pedagogo, giurista e dal suo «codice etico» che spazza via solo i giocatori non indispensabili. La legge di Pilato Prandelli non è uguale per tutti: premia i più bravi. A pestare gli altri. Stefano Mannucci |
