domenica, Luglio 06, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Rudi Garcia incontra i giornalisti a Trigoria alla vigilia di Catania-Roma. Ecco le dichiarazioni integrali del tecnico, trascritte fedelmente, parola per parola, ascoltando l’audio della conferenza

Rudi GarciaRitiene che Castan e Romagnoli possano giocare insieme se Toloi non ce la farà o magari giocherà Benatia?
Toloi non sarà convocato perchè non ce la fa, il problema è che anche Castan si è fermato prima della fine dell’allenamento, per fortuna Romagnoli sta bene, Benatia anche, ma non ha una partita intera nelle gambe, ma abbiamo ancora soluzioni: c’è Jedvaj, c’è De Rossi che può giocare in difesa, allora troveremo due uomini per domani alle 15 per iniziare la gara e faremo in modo di essere competitivi sul piano difensivo anche con tutti questi problemi.

Una vittoria della Roma a Catania potrebbe dare pressione alla Juve, soprattutto dopo l’eliminazione di giovedì? Che idea si è fatto di questa Juventus a due volti che fa fatica in Europa e vince in Italia?
Il campionato è chiuso, non cambia niente il nostro risultato, ma noi andremo a Catania come sempre per vincere, vogliamo allungare la striscia, sappiamo che sarà difficile giocare sul loro campo, ma sarà il nostro obiettivo giocare bene e dare tutto, non cambia nulla per il campionato che per me è chiuso. Complimenti alla Juve, grandi società e giocatori, ma il campionato da record della Juve è anche grazie a noi che abbiamo spinto tanto da dietro e vale lo stesso per noi.

Lei ci aveva sempre creduto, ci aveva insegnato che le cose nel calcio succedono quando uno meno se l’aspetta…
Io non me l’aspetto più.

Una squadra che ha fatto 93 punti in campionato ed è stata eliminata in EL dal Benfica rafforza la sua convinzione che serva una rosa competitiva per la Champions?
Posso dire solo che faremo la Champions l’anno prossimo, giocheremo con voglia, con onore. Cercheremo di vincere più partite possibili, anche per il ranking Uefa serve una Roma che faccia cose interessanti in Champions e in Europa.

Lei è sempre stato attento a commentare i fatti del campionato italiano, nelle ultime settimane è stato più dentro le polemiche. Ha completato la sua conoscenza del campionato?
Non lo so, imparo ogni giorno, questo sì è importante, non solo conoscere la gente, ma anche le società, la gente che lavora, tutta la società che riguarda il calcio, ho iniziato quest’anno e l’anno prossimo sarà ancora più importante questo, ma ho bisogno ancora di un po’ di tempo per avere un quadro generale del calcio italiano.

Conte in settimana ha detto che le sue erano “chiacchiere da bar”, salvo poi lamentarsi dopo l’eliminazione in Europa League. Pensa che sia stato incoerente?
Non contate su di me per continuare a giocare nel cortile della scuola. Io suono la campanella della ricreazione, va bene?

La
Roma andrà a Catania con la determinazione di sempre? Quello sarebbe il vero segnale di discontinuità con il calcio italiano.
Non so se vinceremo, ma andremo così, io sono motivato al massimo, sicuro, perchè abbiamo fatto 9 vittorie di fila e voglio fare la decima, anche se sarà difficile e avremo problemi in difesa,  abbiamo una squadra che ha fame e voglia di vincere, è importante continuare a giocare bene e vincere anche per l’anno prossimo, un professionista si vede anche quando non c’è più un obiettivo di classifica, dobbiamo giocare al massimo per il rispetto del campionato e di tutti gli avversari.

Guardiola è stato criticato in Germania nonostante i risultati, lei teme il risvolto negativo della medaglia per il prossimo anno?
Io non temo niente, ma non sono ingenuo, so che quando un allenatore vince è sempre più facile avere un ambiente positivo. Ma già l’ho detto: la qualità di una rosa e di un allenatore serve per uscire velocemente dai momenti difficili, lo abbiamo fatto quando abbiamo perso una volta in campionato e una in Coppa Italia, abbiamo vinto subito dopo e fatto grandi cose, strisce di vittorie, questo mi aspetto dal gruppo e non ho dubbi su di loro, c’è il carattere, anche nello staff, dobbiamo seguire questa strada.

Per come sono andate le cose quest’anno, lei ritiene chen indipendentemente da tutto, la Roma sia la vincitrice morale del campionato? Tiene a questo titolo?
Il titolo morale a cui tengo è il fatto di aver visto i nostri tifosi ritrovare l’orgoglio ed essere fieri della loro squadra, questa era la priorità, perchè vuole dire che sul campo abbiamo giocato bene e dato tutto e, soprattutto, che abbiamo sempre avuto un atteggiamento di squadra, ognuno ha dato il meglio, anche quando eravamo un po’ in difficoltà sul piano numerico con alcune assenze importanti, l’anno prossimo dobbiamo lavorare su questo punto; perchè con una gara a settimana perdere Strootman, Totti, Gervinho per mesi e Balzaretti per metà stagione sarà più pesante l’anno prossimo senza una rosa ampia.

Cosa manca al calcio italiano in Europa? Castan come sta?
Ha sentito un problema muscolare e si è fermato subito, vedremo col dottore domani, non voglio prendere rischi. Sull’Europa è difficile dire qualcosa, l’anno prossimo non sarà semplice perchè saremo in quarta fascia e perciò avremo due/tre squadre importanti nel girone, lo abbiamo visto col Napoli che ha fatto una bella Champions, ma non è andato avanti. Questa è una cosa a cui pensare, se vogliamo rappresentare l’Italia per andare avanti nella più bella delle competizioni dobbiamo essere pronti, con fiducia, ma avere anche la possibilità di farlo.

Un neo della stagione possono essere quelle partite dove non avete giocato con lo stesso ritmo per 90 minuti, a che punto è il processo di crescita della squadra rispetto alle grandi d’Europa?
E’ vero che nessuna squadra può fare una stagione intera giocando al 100% ogni partita, è successo poche volte per noi. Il campionato italiano è molto duro e, sinceramente, posso dire che ad esempio il Portogallo non è molto difficile e possono far riposare alcuni giocatori, qui non si può fare. Il Benfica lo scorso anno ha perso tutto, tre finali, il campionato, quest’anno sono di nuovo in finale e hanno già vinto il campionato, questa è la strada da seguire per noi, loro hanno lavorato bene l’anno scorso e, anche se non hanno vinto quest’anno, hanno sfruttato questo. Noi non abbiamo vinto niente, ma ora dobbiamo fare del surf su questa acqua positiva che abbiamo sotto di noi.

Quale è la cosa che più l’ha delusa del calcio italiano?
Gli stadi, l’Italia ha bisogno di progetti come quello della Roma, avere stadi di proprietà, è importante per sviluppare la società, la Juve su questo è un modello da seguire e l’abbiamo visto anche quest’anno. L’Olimpico è uno stadio particolare, con un ambiente fantastico, ma sarà ancora meglio per i tifosi venire in uno stadio nuovo dove si sta benissimo e si vede benissimo, la proprietà americana l’ha capito subito, Pallotta ha capito che per sviluppare il brand servivano nuove infrastrutture, anche un nuovo campo per la squadra professionale, professionistica, professio…qualcosa (ride)!

Se De Rossi giocasse al centro della difesa potrebbe tornare a giocare a centrocampo Florenzi?
Sì, è tutto vero, c’è anche Taddei, c’è la possibilità di giocare in due a centrocampo e cambiare modulo, l’abbiamo fatto anche all’andata contro il Catania, ma è sicuro che le soluzioni a centrocampo sono Mazzitelli e Florenzi che già l’ha fatto e anche bene.

Oggi si gioca la finale di Coppa Italia, lei non lo considera un rimpianto, ma non c’ha mai pensato che poteva esserci la Roma?
Eh sì, soprattutto dopo che abbiamo vinto l’andata contro il Napoli, ma abbiamo fatto di tutto per qualificarci. Il Napoli è stato più bravo di noi, è veramente una bella finale e speriamo di vedere un bello spettacolo, sono due squadre che giocano bene, con allenatori important. Peccato che non ci sia la Roma, ma sarà un’Olimpico bello, pieno. Noi andremo a Catania oggi pomeriggio, non vedremo la partita allo stadio, ma vedremo la partita con voglia di essere protagonisti il prossimo anno.

Dodò ha già raggiunto una dimensione internazionale o deve ancora migliorare?
Quello a livello internazionale è Leo Castan, lui merita i Mondiali. Dodò è ancora giovane, mi è piaciuta molto la stagione, non dimentichiamo l’infortunio grave che ha avuto, quando sei giovane hai bisogno di tempo per tornare al 100%. Lui è migliorato tanto, ha giocato bene, è stato frenato da un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori, ma è tornato bene, deve continuare così, con grande voglia e non mollare e fare gare come quella contro il Milan.

Su Pjanic?
E’ importante. Oggi ho letto che lui ha detto cose importanti sul PSG e sul Barça. Io ho ascoltato l’intervista sulla web tv; Sidney Govou, suo ex compagno, gli ha fatto queste domande e lui ha risposto molto bene soprattutto sulla Roma, che si sente bene, che ama i tifosi e che lo amano, lui ha detto che vuole rimanere qui, lo ha detto, ma questo non è uscito. Dopo, quando Govou gli ha chiesto sul PSG, lui è una persona educata, il PSG ha tanti soldi e vuol vincere la Champions e chi dice che non piace il gioco del Barça dice una bugia. Io sono molto ottimista.