sabato, Maggio 17, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Rudi Garcia incontra i giornalisti nella sala stampa di Trigoria alla viglia di Roma-Atalanta. Ecco le dichiarazioni integrali del tecnico giallorosso.

Rudi GarciaTotti non ha giocato l’ultima, oggi ha fatto il primo allenamento vero, in che condizioni è? E’ pronto?
E’ pronto, ha fatto un allenamento normale anche ieri. Ha lavorato differenziato perchè la squadra non ha fatto grandi cose sul piano fisico e invece lui aveva bisogno di lavorare più intensamente. Tutto bene quindi per il Capitano.

Sul sorteggio di Champions?
A questo punto in Champions possono essere già due finali, vedremo, io ho sempre un debole per il Bayern, penso che è la squadra più forte di tutti, ma giocare con il Real è una sfida di alto alto livello, l’Atletico Madrid fa tante cose belle quest’anno, ma il Chelsea ha tanta esperienza, saranno belle partite da seguire.

Lei è il simbolo di questa nuova Roma, ha cambiato faccia alla squadra, è diventato un eroe: all’inizio c’era scetticismo, si sta prendendo una rivincita?
No, niente rivincite, dovevamo lavorare forte con i ragazzi e fare in modo che la squadra giocasse come volevo io, che avesse un’identità di gioco e ora ce l’ha. Sono convinto che, se giochiamo bene, abbiamo più chanche di vincere, i risultati e la classifica dipendono da questo.

Sul caso Destro, a prescindere dalla burocrazia, secondo lei Mattia poteva evitare quel comportamento?
E’ inutile parlare: lo ha detto lei, mi sono già espresso. Oggi io ho una partita da preparare, non è il momento per parlare di questo, c’è un ricorso che ci sarà giovedi prossimo, mi sembra. Quello che è sicuro è che Mattia con il giallo che ha preso non può giocare domani e allora bisogna parlare solo di questa partita, che è la più importante della stagione. Ora, come lo sarà la prossima, giochiamo ancora prima degli altri e bisogna vincere, lo abbiamo già fatto tante volte questa stagione: 23 vittorie su 32 partite anche se l’Atalanta è una buona squadra e sarà difficile. Quest’anno abbiamo avuto anche tanti infortuni importanti e tante assenze importanti e questo non ha mai cambiato l’efficacia della squadra, ho tanta fiducia per chi giocherà domani, sono tranquillo sereno e, come al solito, motivato perchè il campionato non è finito e non finirà domani sera.

Come spiega i numeri della squadra dal punto di vista disciplinare?
Vuol dire che abbiamo di più la palla rispetto agli altri e quindi non bisogna fare fallo quando l’abbiamo: io conosco tutti i miei giocatori, non c’è nessuno cattivo, c’è sempre fair play, a volte bisogna essere intelligenti sul campo. Voi dite sempre che esistono i falli tattici e possono essere anche falli intelligenti, ma sul piano degli squalificati è casuale, bisogna vedere ogni caso individuale, ma per me non è tanto importante, quando uno è squalificato fa spazio per un altro e, a volte, fa bene per il riposo di quel giocatore. Io non ho mai fatto caso ai diffidati, di sicuro è meglio perdere uno dopo l’altro che 3 in una volta, ma domani ci sarà un Olimpico con quasi 50mila tifosi e questa è una bella cosa: abbiamo tutti fame di andare avanti, dobbiamo giocare con entusiasmo, con gioia e non mollare questa voglia di vincere che ha la squadra dall’inizio della stagione.

Quanto le brucia collezionare record su record senza vincere trofei?
Giochiamo solo per vincere, se abbiamo più punti della storia della Roma sarà bene, ma sarà bene anche raggiungere il posto più alto che, per il momento, è il secondo: l’unico che possiamo difendere. L’unico che possiamo attaccare è il primo, ma non dipende da noi. Dopo la partita col Cagliari ho sentito dire che eravamo a -5 e che la corsa allo scudetto era aperta e poi, dopo la partita della Juve, era chiusa: non è cosi, è ovvio che quando passano le partite e lo scarto non cambia è così, ma possono cambiare le cose già da domani sera, è così ogni giornata; noi dobbiamo andare avanti a fare il nostro, se sarà una Roma da record sarà una stagione straordinaria che già c’è, ma che non è finita e io la voglio finire nel migliore dei modi.

I giocatori di Garcia hanno perso fiducia nella giustizia?
Non c’è niente contro la Roma o contro un’altra squadra: dopo la partita a Cagliari, quando un giocatore fa tre gol, sentire parlare solo dell’episodio della manata è triste, dobbiamo mettere il calcio avanti, i grandi giocatori, le squadre che fanno gol e fanno piacere ai tifosi, perchè la natura del calcio è quella, fare spettacolo, così faremo in modo di avere sempre stadi pieni come vediamo in Champions o in altri campionati. Noi allenatori abbiamo il dovere di fare in modo prima di prendere piacere sul campo, sennò facciamo un altro mestiere, e poi di dare gioia ai tifosi.

Destro aveva ritrovato, dopo 9 mesi di infortunio, una forma invidiabile, la Roma un grande centravanti, la Nazionale anche: come sta vivendo lui questo stop?
Lui sapeva che quando ha preso il giallo a Cagliari non avrebbe giocato contro l’Atalanta, è tranquillo, poi dobbiamo aspettare giovedì prossimo, ma di questo parleremo nella prossima conferenza stampa, prima della Fiorentina.

Preferirà Ljajic a Bastos domani?
Le cose sono semplici: abbiamo 5 attaccanti validi e ci saranno 3 o 4 sul campo dall’inizio, avremo bisogno di tutti perchè non avrò scelta in panchina, perchè ce ne sarà solo uno. Quindi domani tutti avranno il loro ruolo da giocare o dall’inizio o dalla panchina.

Cosa pensa lei del caso Destro? Gli ha parlato?
Invito lei ad ascoltare di nuovo quello che ha detto Baldissoni, io ho già detto delle cose nel dopo partita e anche mercoledì: già ho detto quello che penso, non bisogna tornare su questo episodio, non bisogna parlare di questo caso, è almeno la quarta domanda, ma mi aspettavo di più (ride, ndr)… Allora siete bravi.

Garcia ha messo un codice interno alla squadra? Lei è anche un educatore, ma ora non sembra così: è esagerata la decisione di Prandelli?
Ci sono delle cose nello spogliatoio che riguardano solo i giocatori e me, anche se oggi è difficile tenere tutto dentro, ma ci sono cose che si dicono solo nel mio ufficio. Delle regole ci sono sicuramente, non si può vivere in famiglia o nella rosa senza regole, i giocatori lo sanno bene: dopo io gestisco se succede qualcosa di meno normale, ma potete avere fiducia in me che la gestisco.

Di Prandelli cosa pensa?
Ognuno ha il suo modo di gestire la squadra, è il ct della Nazionale, auguro all’Italia di andare il più avanti possibile nel Mondiale con più giocatori della Roma possibili.

Crede sia un campionato falsato in relazione alle dichiarazioni del presidente e dell’allenatore del Livorno?
Io non posso fare niente, sono l’allenatore della Roma e posso solo pensare a mettere in campo la squadra che mi sembra più adatta per vincere le partite, e fare in modo di vincere più partite possibili. Non è il momento di fare un bilancio, ma come si fa a non essere contenti della stagione della Roma? Sono contentissimo di quello che fanno i miei giocatori, domani sarà difficile, ma vorrei che questo campionato non finisse mai, non solo per raggiungere la Juve, ma anche perchè, vedendo giocare la mia squadra, prendo piacere: ho un gruppo fantastico, di uomini. Ognuno che entra qui si sente fiducioso, può sbagliare, ma già pensa a rimediare, a fare qualcosa per la squadra e per quell’entusiasmo che mi aspetto non solo dai giocatori, ma anche dai tifosi. Restano 3 gare in casa e dobbiamo godere ogni momento, essere dietro a questa squadra che lotta anche per un centimetro.

Che differenze ha trovato tra la stampa francese e quella italiana?
Quella francese parla francese, quella italiana parla italiano (ride, ndr). Le cose nel mondo del calcio sono cambiate, prima c’erano meno media, ora ce ne sono di più. E’ difficile rispondere ad ognuno, è un peccato, ma non possiamo fare diversamente.