sabato, Maggio 10, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

L’allenatore giallorosso Rudi GARCIA incontra i giornalisti in sala stampa a Trigoria alla vigilia dell’incontro di campionato contro il CAGLIARI. Ecco le sue dichiarazioni integrali trascritte fedelmente, parola per parola, ascoltando l’audio della conferenza:

Rudi GarciaLa Roma non vince a Cagliari da 19 anni, che difficoltà si aspetta domani?
Questo dimostra che quello che dico sempre è vero: è sempre difficile vincere in trasferta, ma le statistiche sono fatte per cambiare e domani cambieremo questa statistica.

La Juve è favorita per lo scudetto e per la vittoria in Europa League?
Ovviamente. Sono primi con otto punti di vantaggio, noi faremo in modo di essere a -5 domani alle 17.00. Noi dobbiamo fare il nostro e poi aspettare. Sulla coppa ho detto già che loro hanno una squadra costruita per vincere la Champions, quindi è ovvio che per l’Europa League sia lo stesso.

E’ la fase più delicata per la Roma in questo momento?
Perchè dovrebbe essere difficile questo momento? Per me non cambia nulla; l’unica cosa è che arriviamo piano piano alla fine della stagione, rimane un mese e mezzo che è molto, ma quando ci sono meno partite la squadra che è dietro ha meno diritto all’errore e lo sappiamo, ed è per questo che domani andremo per prendere i tre punti. E’ il miglior modo per avere questo scarto sul terzo e provare a diminuire lo scarto sul primo.

Molti dicono che lei e Conte vi assomigliate come carattere, in quanto siete due grandi motivatori. E’ vero? La litigiosità del campionato la meraviglia?
Non posso rispondere a questa cosa, io mi conosco abbastanza bene, ma con gli altri allenatori parlo poco tempo prima di una partita, dopo è difficile, per parlare di una persona bisogna conoscerla e io non lo conosco (Conte). I migliori per rispondere su un allenatore sono i giocatori, che vivono con lui l’intera stagione e possono avere un parere giusto. Del resto non mi importa, voglio andare avanti con la Roma e niente di più.

All’andata avete creato un gran numero di palle gol, lei ha fatto rivedere quella o le ultime del Cagliari?
Ho fatto vedere le ultime. Io quella dell’andata l’ho rivista, ma non ne ho parlato con i giocatori.

Quotidianamente si sentono critiche ai giocatori, a Ljajic, a Destro. Questo le dà fastidio?
Avevamo l’obiettivo di tornare in Europa, questa cosa è già fatta, quando riusciamo in un obiettivo e rimangono tante partite è normale cambiare obiettivo. Saremo in Champions ma  vogliamo esserci direttamente, col primo o col secondo posto. Sul primo posto il destino non è nelle nostre mani, ma sul secondo sì. L’altro obiettivo che avevamo era giocare per la felicità dei tifosi, quando vedo Taddei esultare con la Curva Sud penso che lo abbiamo raggiunto da tempo. Ridare orgoglio ai tifosi e renderli orgogliosi della loro squadra, ridare anche il sorriso ai nostri giocatori; in questo l’immagine di Taddei è perfetta, questo obiettivo era più importante della classifica perché se raggiungi questo obiettivo la classifica diventa una conseguenza.

Ljajic ha pochi sorrisi in questo momento. Lei ieri l’ha paragonato ad Hazard. Adem la segue in tutto e per tutto?
Adem è come un diamante grezzo. Hazard era lo stesso all’arrivo a Lille, quattro anni dopo è completamente differente; per Adem può succedere lo stesso, lui si impegna molto, ha fatto 5 gol e 5 assist e ha un talento importante.

Quanto in alto vuole che arrivi la Roma per continuare ad allenarla?
Il più in alto possibile. Penso che bisogna crederci fino alla fine, dopo sarà una stagione eccezionale. Ma dobbiamo fare in modo di andare avanti, perché non è finita. Poi sarà il momento di parlare della prossima stagione coi proprietari e i direttori che sono qui ogni giorno e vedere quello che possiamo fare. Bisogna prima raggiungere questo finale di campionato e fare in modo di essere più in alto possibile. Penso sarà tutto più facile a fine stagione. Se parlo oggi dicendo di stare tutti concentrati sulla partita di domenica e poi inizio a parlare di mercato, di contratti, non va bene. Non voglio cadere in questa trappola.

Che settimana è stata quella di Nainggolan?
Abbiamo parlato insieme. Quando un giocatore ha giocato molto tempo con una squadra e ci è stato molto bene, come nel caso di Radja che ha il Cagliari nel suo cuore, è normale che sul piano emotivo sarà una sfida particolare, come sempre quando succede questo. Lui farà il massimo per la Roma, per vincere con noi, con tutto il rispetto necessario per la sua ex squadra.

La Roma ha cambiato il suo modo di giocare, con pressing e difesa alta. Dipende dalla stanchezza avversaria o è un lavoro in preparazione del prossimo anno?
L’abbiamo sempre fatto, dopo dipende se giochiamo ogni tre giorni. C’è sempre un momento della gara dove c’è questa strategia di dare fastidio al possessore di palla avversario e fare in modo di recuperare alcuni palloni alti per essere più vicini alla porta. Può succedere per tutta la partita, ma bisogna creare spazi che non esistono contro alcuni avversari.

Quest’anno si sente in una posizione più forte a livello di mercato?
A inizio stagione abbiamo lavorato mano nella mano con Sabatini, l’abbiamo fatto tutta la stagione e lo faremo anche in futuro. L’unica cosa che cambia è che nel club conta prima l’economia. Vedremo cosa succede a fine stagione, l’unica cosa che sappiamo, anche se non serve a nulla tornare indietro, è che abbiamo avuto bisogno di vendere di più durante il mercato estivo. Ma abbiamo fatto in modo di costruire una rosa per raggiungere l’Europa e l’abbiamo raggiunta. Le scelte sono state giuste e faremo in modo di farlo anche l’estate prossima. L’unica cosa, e poi mi fermo, è che quando c’è un mercato non esiste dire che nessuno si sbaglia. Nessuno fa il 100% di successi. Ci sono tanti parametri quando un giocatore arriva. Non bisogna vedere solo il talento, ma anche come si inserisce, la sua vita privata, se ha bisogno di tempo. Per questo alcuni giocano alla grande subito e altri che hanno bisogno di tempo. Su questo bisogna sapere questa cosa.

L’attuale squadra può superare un ipotetico girone di Champions nel quale la Roma dovrebbe essere in terza o quarta fascia?
Vedremo, già ho risposto a questa domanda. La verità è che la rosa del prossimo anno non sarà la stessa di quest’anno. Forse a Barcellona non cambierà, ma ogni rosa del mondo cambia almeno un giocatore. Vuol dire che per il momento non possiamo rispondere. L’unica cosa su cui siamo d’accordo è che vogliamo la migliore Roma ogni anno, e questa di quest’anno non è veramente male.

Quale delle prossime tre partite sarà la più insidiosa? Ha contromisure per Conti?
Posso rispondere solo alla seconda, sulla prima la domanda mi interessa, ma non la risposta. Non parlo mai di gare successive. Mi importa solo del Cagliari e loro hanno giocatori forti. Anche il figlio di Bruno Conti è uno di quelli, sono forti anche in attacco, è una squadra pericolosa. Noi abbiamo le nostre forze e andremo di là per dare fastidio a questa squadra, anche se sappiamo che sarà dura anche per noi, ma faremo in modo che sarà dura anche per loro.

Con l’82% di passaggi riusciti, De Rossi è il centrocampista più utile della Serie A. Contro squadre come il Cagliari, ha pensato di spostarlo più avanti per una maggiore efficacia offensiva? Se Strootman lo ha definito ‘lavatrice’, Daniele come lo definirebbe?
È semplice rispondere, Daniele è un grande giocatore. Uno dei più grandi centrocampisti che ho visto nella mia carriera. Nel mio gioco tocca molti palloni e non perde quasi mai la palla. Ma ha anche il vantaggio di giocare basso e avere tutto il gioco davanti a lui. È normale che quando un centrocampista gioca più alto e deve prendere più rischi ci sono meno passaggi riusciti, ma quando uno sta davanti, come per esempio Pjanic, deve rischiare, bisogna provare il passaggio decisivo. Daniele lo può fare, ma perché levare un giocatore che dà il meglio davanti alla difesa per metterlo più alto perdendo equilibrio? Non è il caso, anche se nelle settimane scorse abbiamo giocato più col trequartista in un 4-2-3-1 che col 4-3-3.