Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke giovedì, 20 Febbraio alle ore 10:37
da ilromanista.it
Altro che passo indietro. Altro che rivisitazione della norma sulla discriminazione territoriale. La Federcalcio non ci pensa proprio. Abete ieri è stato chiarissimo. Chiarissimo, oddio. Insomma. «Se passasse il concetto secondo cui questa realtà (la discriminazione, ndr) viene depotenziata in termini sanzionatori, assisteremmo tutte le domeniche a una libertà di insulto generalizzata, una dimensione che ha interessato alcune grandi tifoserie ma non si è manifestata in tanti club professionistici che non hanno avuto questo tipo di problemi. Il contrasto è più di carattere sociologico che normativo». Secondo Abete, «il cuore del problema sono i comportamenti da tollerare oppure no all’interno di uno stadio. C’è una pluralità di persone che ritiene sia legittimo insultare e che questa situazione sia normale allo stadio. Il confronto è su questi temi, non sul fatto se la sanzione sia più o meno grave. Quella è una riflessione che si può fare ma il cuore del problema non è il tipo di sanzione erogata ma la qualità dei comportamenti che devono essere tollerati o meno all’interno dello stadio». Abete non spiega invece perché i cori di discriminazione territoriale siano sanzionati solo per proteggere Napoli e i napoletani, come se Napoli e i napoletani ne avessero bisogno, come se Napoli e i napoletani – che si sono insultati da soli al San Paolo – desiderassero essere messi sotto protezione. DANIELE GALLI |
