sabato, Luglio 27, 2024 Anno XXI


PRIMO: partecipare alle feste altrui con il ruolo assegnato di abbacchio a noi ce sconpiffera poco e niente e per fortuna l’hanno pensata così anche i giocatori. SECONDO: siamo convinti che gli 11 titolari della Roma non siano inferiori a 11 titolari qualsiasi dell’Inter ma risultati alla mano poi, ovvero la supercoppa e l’andata di campionato dicevano il contrario. E’ nel lungo respiro del campionato che l’Inter ha fatto la differenza potendo schierare sempre giocatori di primo livello a differenza nostra.  Bisogna però anche  riconoscergli un ruolino di marcia incredibile con una striscia record di vittorie da far impallidire qualunque squadra d’Europa. Aver vinto a San Siro e soprattutto aver giocato ancora una volta un primo tempo di calcio d’avanguardia assoluto conforta le sensazioni comuni.
TERZO: avevamo chiamato a gran voce la Roma a riscattarsi dalla disfatta di Manchester, con prove gagliarde,  vogliamo che giochi così fino alla fine, sempre, non ci interessa l’avversario, fossero  anche i dilettanti della Cisco.
QUARTO: non ci dispiace affatto della mancata assegnazione degli Europei del 2012 all’Italia.
Sembra dimenticato lo schifo del calcio italiano e le sentenze da “tana libera tutti”, un classico dell’italica giustizia.
Gli Europei all’Italia avrebbe significato ancora una volta fiumi di denaro nelle tasche degli stessi che intascarono altrettanto se non di più per i mondiali del ’90 consegnandoci stadi, inutili, rabberciati e obsoleti in pochi anni. Stanno ancora tutti lì, ed erano pronti a nuotare nell’oro insieme alle loro progenie alle spalle degli appassionati.
Ci dispiace (manco un pò), tornate a rubare i soldi in altri settori merceologici, abbandonate il calcio e può darsi che finalmente si possa avere la possibilità di gestire in proprio l’impianto di gioco, vero freno allo sviluppo della competitività del nostro calcio rispetto al resto dell’Europa. In Italia o hai grandi  aziende ramificate alle spalle che girano il denaro e lo investono nelle squadre di proprietà  (Milan, Inter, Juve) oppure non vai da nessuna parte. Non puoi crescere, puoi solo sperare di diventare come loro con qualche multinazionale che arriva, rileva la società e compra 20 giocatori all’anno. A noi neanche piacerebbe tanto, preferiremmo (e lo scriviamo da anni) che la Roma sviluppasse un modello alternativo, sulla scia dell’Ajax ad esempio: grande impulso al settore giovanile, acquisti mirati, società sana e forte, gestione del marchio e dello stadio a 360°.
QUINTO: essendo di Roma non possiamo non ricordare l’anniversario di due tragedie della nostra città: il rogo di Primavalle con la terribile morte dei fratelli Mattei e il rastrellamento del 1944 del Quadraro nel quale oltre 900 persone furono deportate (o portate….alle Fosse Ardeatine) e il 95% non tornò più a vedere Roma libera dalla guerra.
Che la violenza cieca, immotivata esca per sempre dalle strade dell’Urbe e non si ammanti dei falsi colori della politica o dell’ideologia.
SESTO: e domani la comune Mater ne fa 2760. Non abbiamo più aggettivi o parole per esprimere ciò che proviamo nei confronti della nostra città, la sentiamo come una cosa viva, vicina, soffriamo quando viene violata e siamo fieri ogni qualvolta si distingue in qualsiasi campo.
Vorremmo solo, in una percentuale infinitesimale, essere degni di tutti quelli che dalla notte dei tempi hanno preso un villaggio sul Tiber e consegnato all’immortalità.

Tutto questo è successo o ricorre in questa settimana: una settimana particolare.
FORZA ROMA