ARMI IN UN BORSONE FUORI DAL SINIGAGLIA: NEL MIRINO 53 ULTRAS
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomercoledì, 4 Dicembre alle ore 01:34
Domenica scorsa è stato trovato un borsone contenente manganelli, coltelli e fumogeni, nascosto sotto una panchina nei pressi dello stadio Sinigaglia, dove si stava svolgendo la partita tra Como e Venezia.
Como, 4 novembre 2013 – Sono stati identificati tutti, ma l’attribuzione di ruoli e responsabilità è ancora oggetto delle indagini condotte dalla Digos di Como. Sono 53 gli ultras su cui gli inquirenti stanno svolgendo accertamenti, in seguito al ritrovamento, domenica scorsa, di un borsone contenente manganelli, coltelli e fumogeni, nascosto sotto una panchina nei pressi dello stadio Sinigaglia, dove si stava svolgendo la partita tra Como e Venezia.
Tutti oggetti sottoposti a sequestro, sia i corpi contundenti che le lame, sono stati sottoposte ad rilevazione delle impronte digitali da parte della polizia scientifica, per capire se tra gli identificati qualcuno li ha maneggiati o ha lasciato tracce. Oltre a questo, la polizia sta acquisendo i video delle telecamere di sicurezza, sia pubbliche che private, presenti in tutta la zona, per verificare se qualche frame mostra quel borsone, di dimensioni non trascurabili, nelle mani di una o più persone mentre si avvicinano alla zona di via Rosselli. Questi sono gli accertamenti principali e più urgenti, ma oltre a questo si stanno raccogliendo altri elementi da incrociare con quanto già noto.
Domenica a Como si disputava il primo dei due incontri di calcio, in cui la curva del Como è rimasta chiusa a causa della squalifica decretata dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, per i cori effettuati dagli ultras nelle ultime due partite di campionato. Una premessa che aveva spinto la Questura a una vigilanza ancora più capillare di quanto già avviene solitamente. Il borsone, che ora si trova negli uffici della polizia, è stato trovato dagli stessi agenti, durante i controlli preventivi dell’incontro Como – Unione Venezia: tra le verifiche di rito, rientrano infatti una serie di attività di bonifica prepartita previste nello stadio e nelle zone adiacenti.
La borsa una sacca sportiva nera – è stata notata nelle aiuole esterne un bar di via Rosselli: al suo interno c’erano numerosi bastoni in legno, coltelli e qualche fumogeno. Chi l’ha lasciata, ha evidentemente cercato di nasconderla, pur lasciandola in un luogo a portata di mano. A pochi metri, sono stati fermati e identificati i 53 ultras, ora sottoposti ad accertamenti. Molto probabilmente chi ha portato e cercato di nascondere quel borsone, con tutto il kit pronto all’uso per eventuali scontri del dopopartita, si trova tra questi tifosi. Prima di arrivare a provvedimenti restrittivi occorrerà però aveva elementi concreti: la presenza di impronte digitali, o immagini video chiare, costituiscono la verifica principale da parte della Digos.
[Fonte: Il Giorno]